Taglio ai costi della politica, il Governo presenta le “Riforme del cambiamento”: si è tenuta oggi, 2 ottobre 2018, la conferenza stampa alla Camera con protagonisti Riccardo Fraccaro, Luigi Di Maio, Roberto Calderoli e i capigruppo di Lega e Movimento 5 Stelle. Sono due le proposte di legge presentate: la prima sul referendum propositivo, la seconda sulla riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbe così da 945 a 600. “Non vogliamo stravolgere la Costituzione” ha sottolineato il ministro ai Rapporti con il parlamento e alla Democrazia diretta, che ha aggiunto: “le abbiamo chiamate riforme del cambiamento perché incarnano più delle altre lo spirito del cambiamento su cui abbiamo avuto mandato degli elettori il 4 marzo”. Sul Blog delle Stelle, Fraccaro ha aggiunto: “Stiamo per realizzare una vera e propria rivoluzione copernicana per mettere i cittadini al centro del sistema politico. Con queste riforme daremo più potere al popolo, renderemo più produttive le istituzioni, valorizzeremo la partecipazione e taglieremo gli sprechi. Questa sarà una legislatura costituente che traghetterà il Paese verso un nuovo orizzonte. L’Italia può cambiare in meglio solo se ricambiamo la fiducia che i cittadini ci accordano distribuendo le responsabilità”.
FRACCARO PRESENTA LE “RIFORME DEL CAMBIAMENTO”
Il ministro ai Rapporti con il parlamento e alla Democrazia diretta, tra gli esponenti di spicco del Movimento 5 Stelle, ha poi sottolineato: “Con le riforme sulla democrazia diretta affermiamo un principio sacrosanto: è il popolo l’organo politico più qualificato. Siamo convinti che democrazia diretta e democrazia rappresentativa lavorino in sinergia ed è dimostrato che dove ci sono investimenti nella partecipazione dei cittadini le istituzioni siano più efficienti”. E presenta le due riforme: “Con la riduzione drastica del numero di parlamentari porteremo a compimento il più grande taglio ai costi dei politici mai fatto finora. Una radicale riduzione dei costi della politica per aumentare l’efficienza e senza tuttavia intaccare il principio della rappresentanza. Anzi. Taglieremo il numero dei parlamentari proprio per avvicinare le istituzioni ai cittadini e legittimarle maggiormente. Con l’introduzione del referendum propositivo a zero quorum, invece, azioneremo il percorso di partecipazione e democrazia diretta dei cittadini all’interno della vita pubblica e politica del Paese”.