Alessandro Di Battista: “Italia sotto attacco della finanza”, questo il monito dell’ex parlamentare al governo Lega-Movimento 5 Stelle. In giro per il mondo per la sua attività di reporter, Di Battista ha scritto un lungo messaggio su Facebook per fare il punto della situazione politica del nostro Paese, mettendo nel mirino la finanza: “L’Italia è sotto attacco. Credo che chiunque abbia avuto a che fare con lo studio del sistema finanziario se lo sarebbe aspettato. Io, da parlamentare, mi sono occupato della “Bancocrazia”, la forma più moderna di Stato totalitario, e onestamente me l’aspettavo. Il problema, lo ripeto, non è il deficit al 2,4%, o il reddito di cittadinanza, o il superamento della legge Fornero”. Continua Alessandro Di Battista: “Il problema è che per la prima volta si è deciso di tirare fuori denari per ripristinare alcuni diritti economici e sociali dei cittadini e non per garantire le solite entrate alle banche d’affari. E se tale scelta politica dovesse per di più produrre un aumento del PIL e un conseguente abbassamento del deficit per tutti coloro che hanno obbligato gli Stati sovrani a tagliare la spesa pubblica, a privatizzare i loro gioielli, a mettere le mani sui diritti dei lavoratori o sulle pensioni gli si metterebbe male”.



“GOVERNO SIA UNITO”

“Una ribellione democratica e di partecipazione è necessaria” spiega Alessandro Di Battista, promuovendo una campagna di informazione per i cittadini. Prosegue l’esponente pentastellato: “Votare non basta, l’avete visto, provano in ogni modo a rendere l’esercizio del voto un’attività pressoché inutile. Il Popolo italiano ha il dovere di difendere non la politica di Salvini o del Movimento o del PD o della sinistra antagonista ma il sacrosanto diritto di un Parlamento e di un governo ad esser sovrani e a rispondere delle loro scelte di fronte al Popolo stesso, non di fronte ad organismi internazionali che ambiscono, da decenni, alla privatizzazione delle società”. E sottolinea: “E’ indispensabile che il governo oggi sia unito e che le opposizioni, che hanno il diritto a contrastare la maggioranza, capiscano che qui non è in gioco il destino di un governo ma la speranza che milioni di cittadini ancora hanno nei confronti della politica la quale deve ribadire il suo primato rispetto alla grande finanza”. Infine, il messaggio ai cittadini: “Le battaglie si possono vincere o perdere. Certamente si perdono se ci si lascia intimorire da minacce sempre meno velate da parte di chi, sulla privatizzazione dei diritti ha costruito il suo impero. Coraggio!”.

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