Guido Alpa sul premier Giuseppe Conte: “Lavora molto, ma deve arrampicarsi sugli specchi”, il giurista ai microfoni de Il Secolo XIX ha parlato del collega, oggi premier. Presentato anche come “mentore di Conte e di questo Governo”, Alpa ha commentato il lavoro svolto dal politico di Volturara Appula: “Si arrampica sugli specchi, poveretto, perché il momento è difficile. Ha ricevuto un’eredità difficile, il momento economico è altrettanto difficile, quello politico è complicatissimo. Lui sta dando molto, ha una straordinaria capacità di lavoro”. E queste sono ore particolarmente delicate per il presidente del Consiglio, con lo scontro Lega-Movimento 5 Stelle che tiene banco: “Io so una cosa: lui esamina i fascicoli dalla prima all’ultima parola, non gli sfugge nulla ed è il primo presidente del consiglio dopo tanti che non sta alle sole direttive, ma vede poi come queste direttive sono state applicate nei testi e li corregge personalmente. Interviene personalmente su tutto”.
“GIUSEPPE CONTE UN COLLEGA MERITEVOLE”
Guido Alpa ha poi parlato della condivisione dello studio legale con il premier, confermando: “Ho ospitato Conte in uno studio in via Sardegna, concedendogli una stanza. Tutto qui, ognuno faceva il suo. Nessuna collaborazione, né lui lavorava per me, né veniva stipendiato da me”, le sue parole a Repubblica. Una conoscenza che risale già al 1991, quando Conte fece il concorso per ottenere una cattedra all’università: “Nel mondo accademico, quando si tratta di colleghi bravi e considerai valenti dalla comunità scientifica, credo che si debba aiutarli e non emarginarli. Conte si era fatto da sé e non era figlio d’arte”. Infine, un retroscena che coinvolge Matteo Renzi: “È vero che fu Conte a presentarmi Matteo Renzi: ci siamo incontrati una volta a Roma. Renzi era con la Boschi e la conoscevamo perché era una ricercatrice a Firenze, tra l’altro molto brava. Ma davvero molto brava tecnicamente e giuridicamente”.