Prosegue spedita verso l’ufficialità la manovra di bilancio 2019. Poco fa è arrivata la notizia, come riportato dai principali quotidiani online, che il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, ha sottoscritto il decreto legge fiscale. Il dl è stato trasmesso questa mattina da Palazzo Chigi al Quirinale e a questo punto, affinché arrivi la fatidica fumata bianca, manca solamente la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. Un assenso, quello del capo dello stato, che va in netta contrapposizione con il pensiero della commissione dell’Unione Europea, che invece continua a considerare negativa la legge di bilancio italiana (di cui il decreto fiscale fa parte), e che boccerà ufficialmente nel giro di pochi giorni, forse già nella giornata odierna. Ma il governo non è intenzionato a modificarla, e come spiegato più volte dal premier Giuseppe Conte, e dai due vice-presidenti del consiglio, Di Maio e Salvini “Si va avanti”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
QUI LE ULTIME NOTIZIE SULLA RISPOSTA UE ALLA MANOVRA ITALIANA
SPREAD RISALE
Intervenendo ieri sera a Quarta Repubblica, il Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari Pierre Moscovici ha provato a spiegare che non è lui ad essere nemico del popolo italiano, bensì il debito pubblico che il Governo gialloverde vuole alzare e non diminuire con questa Manovra: «Non è pertinente dire che sono un nemico dell’Italia, assolutamente. Il problema non è il 2,4% bensì il cosidetto deficit strutturale, veramente troppo grande; il secondo problema è che crediamo che la crescita in Italia non sarà così alta come vuole far intendere il governo». In questo modo si può già intuire come sarà la lettera di risposta a Tria e Conte dopo la missiva inviata ieri a Bruxelles: «Non sento di dover intervenire sulle questioni interne della politica italiana, non dirò al governo che bilancio dovrebbe redigere. Non ritengo di avere una posizione di rigore o intransigente, solamente imparziale. Se mi si concede la metafora, quando si gioca a calcio ci sono delle regole: sappiamo quando c’è una punizione, quando la palla è fuori, e per questo esiste un arbitro. Ecco, la Commissione Europea è un arbitro e deve essere imparziale», spiega ancora il Commissario intervistato da Nicola Porro su Rete4 ieri in prima serata. Intanto lo spread continua a correre e in mattinata è schizzato subito oltre quota 310, salvo poi retrocedere a 302 punti poco dopo le 9.30.
SALVINI: “BOCCIATURA CERTA MA ANDIAMO AVANTI CONVINTI”
E’ ormai certa la bocciatura della manovra da parte della Commissione europea. Ne è convinta anche la Lega, con il suo leader, Matteo Salvini, che è uscito allo scoperto nella serata di ieri, durante un incontro in un ristorante in centro con il premier Conte e il vice-presidente del consiglio, Luigi Di Maio: «La bocciatura della manovra da parte della Ue è pressoché certa – le parole del ministro dell’interno – ma se uno è convinto di quello che fa, come noi, va avanti». Salvini ha poi ribadito che la manovra non cambierà anche se arriverà la “stangata” europea: «Cambiare quota 100 e reddito di cittadinanza? No. Ognuno fa le sue scelte, l’Ue farà le sue e noi le nostre. Ma non vedo perché l’Ue dovrebbe bocciare una manovra con 15 miliardi di investimenti». Tra l’altro, Salvini è convinto che «le stime del Pil sono inferiori a quel che sarà». La bocciatura ufficiale potrebbe arrivare nella giornata di oggi o comunque entro pochi giorni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI DI MAIO
Il Ministro dello Sviluppo Economico e vicepremier Luigi Di Maio ha affermato di non temere eventuali sanzioni della Commissione Europea riguardo la Manovra che sta ponendo l’Italia sotto la lente di ingrandimento di Bruxelles. Di Maio ha affermato di vedere l’Italia nel giusto, senza timore di possibili ripercussioni: “Per ora sta andando tutto come previsto, ci aspettavamo dalla Commissione europea delle osservazioni sia sulla manovra di bilancio sia sulla lettera che abbiamo inviato questa mattina, ma se questo governo è nel giusto non avrà nulla da temere. E siccome siamo nel giusto perché siamo dalla parte dei cittadini non dovremo fare altro che spiegare le nostre ragioni. E anche se la Commissione europea dovesse bocciare le ragioni di questa lettera ci saranno altre settimane, altri tempi, per riuscire a interloquire con le istituzioni e spiegare quello che vogliamo fare. Quello che ci chiede l’Unione europea è di evitare di eliminare la Legge Fornero di evitare di fare il reddito di cittadinanza. Gli interventi che si stanno facendo contro questa manovra non riguardano i numeri ma riguardano la vita delle persone.” (agg. di Fabio Belli)
PRONTA LA “STANGATA”?
È pronta la stangata, assicurano gli analisti Ue in merito ai contenuti della Manovra italiana: nonostante il durissimo richiamo di una settimana fa sul debito e le troppe spese, la lettera di Tria prova a spiegare come nonostante i binari non “perfetti” il recupero sulla crescita saprà ricucire tutto. Domani si riuniscono i membri dell’esecutivo comunitario a Strasburgo (dopo le ore 13): è attesa una risposta “ufficiale” entro pochi giorni, con Bruxelles che dovrebbe in qualche modo bocciare la legge di Bilancio emettendo « una richiesta formale di modifica del progetto di bilancio in relazione a saldi che violano il patto di stabilità e gli impegni di riduzione del deficit in termini strutturali assunti dallo stesso governo Conte a fine giugno». Se la Commissione andrà dritto per la strada che “sembra” fino ad ora, sarà la prima volta che arriva un atto del genere contro un proprio Stato Membro. Il Premier Conte ha già detto che se bocciatura sarà, allora si siederanno al tavolo e inizieranno le discussioni: se però non vi saranno modifiche sostanziali al deficit, sottolinea Il Giornale, «l’Italia rischierebbe l’apertura di una procedura europea per deficit eccessivo in relazione al mancato rispetto della regola di riduzione del debito nel 2017».
SALVINI-DI MAIO: “LA MANOVRA NON SI TOCCA”
Da Dombrovskis a Moscovici, passando per Oettinger, Juncker e gli stessi capi di stato dei singoli Paesi membri: i dubbi sulla Manovra italiana sono sempre più ingenti e il rischio che anche la lettera di risposta del Ministro Tria venga respinta è purtroppo molto alto. Da Roma i due vicepremier provano allora a fare scudo contro l’Ue evitando per una giornata i toni “durissimi” e lasciando spazio a qualche rassicurazione: in questo, Di Maio molto più “convincente” di Salvini. «I mercati vogliono più bene all’Italia di quanto ne vogliano i commissari europei. Non vogliamo uscire né dall’euro né dall’Unione europea, sia chiaro per tutti. Ci dicono che siamo scalmanati? Hanno usato anche parole peggiori», spiega il leader M5s, poco prima invece l’altro vicepremier aveva aggiunto «le manovre lacrime e sangue, spedite via fax da Bruxelles, che hanno massacrato gli italiani, con noi non funzionano. Non torniamo indietro di mezzo centimetro».
MOSCOVICI: “AUMENTO DEBITO PAGATO DAL POPOLO”
Resta alta la tensione tra Italia e Ue al netto delle rassicurazioni inserite da Giovanni Tria nella lettera di risposta alla Commissione sulla Legge di Bilancio. Perché il tema dello scontro resta di fatto proprio la Manovra, viste le forti preoccupazioni nutrite da Bruxelles al riguardo. Intervistato da France Inter, come riportato dall’Huffington Post, il commissario Ue Pierre Moscovici ha detto:”Il rischio è che non rilanci affatto la crescita, perché c’è poco investimento in questa politica di rilancio, ma anzi che l’affossi. Chi pagherà il debito? Le generazioni future e gli italiani che pagheranno. Ecco perché un bilancio che aumenta il debito non è buono per il popolo. Sono sempre i più vulnerabili che alla fine dovranno pagare”. Secondo Moscovici, firmatario insieme a Dombrovskis della lettera di richiamo inviata dall’Ue, “l’Italia può fare la propria politica di bilancio, ma rispettando delle regole comuni, come fanno tutti i Paesi da 10 anni. Il massimo che possiamo fare – è una possibilità e ne dibatteremo – è di chiedere all’Italia di ri-sottomettere un altro documento di bilancio che tenga conto delle osservazioni, delle questioni e delle regole europee”. La Commissione, ha aggiunto Moscovici “non lo ha mai fatto” e la richiesta di un nuovo documento programmatico di bilancio “sarebbe una prima volta”. (agg. di Dario D’Angelo)
CONTE APRE A TRATTATIVA, “MA NO PREGIUDIZI INACCETTABILI”
Si intravede un margine di trattativa con l’Europa nelle parole pronunciate da Giuseppe Conte sulla Manovra in un incontro con la stampa estera. Come riportato dall’Ansa, il premier ha chiarito:”Nella lettera all’Ue vogliamo spiegare la nostra manovra. Abbiamo detto perché l’abbiamo impostata in questi termini, abbiamo spiegato la direzione della nostra politica economica, gli obiettivi che intendiamo raggiungere. Ma siamo disponibili a metterci a un tavolo per proseguire una interlocuzione con la Commissione europea”. Conte ha comunque voluto rispondere alle parole del Commissario Oettinger, che nei giorni scorso aveva preannunciato la bocciatura della Manovra italiana da parte della Commissione Europea:”Se un commissario Ue prima di leggere la manovra e prima che arrivi la lettera dell’Ue mi dice che questa manovra verrà rigettata, io dico che è un pregiudizio e che è inaccettabile che provenga da chi rappresenta un’istituzione”. (agg. di Dario D’Angelo)
CONTE, “NON E’ MANOVRA AZZARDATA”
«Se io oggi di fronte alla lettera della Ue dicessi ‘abbiamo sbagliato, la riscriviamo’, significherebbe che avremmo fatto una manovra azzardata, non meditata, ma non è così», spiega ancora il Premier Conte alla stampa estera nel giorno dell’invio della lettera alla Commission Ue (qui sotto i principali contenuti, ndr). Disposti a sedersi al tavolo con l’Europa, disposti a rivedere il tutto qualora non dovesse avere gli effetti sperati nel prossimo anno, ma l’impianto di base non si cambia: «Lo scarto effettivo del deficit è in realtà dello 0,4%. Questo significa sedersi al tavolo, spiegare che si partiva dall’1,2%, con la clausole Iva si va al 2%, e quindi lo scarto e’ solo dello 0,4», ha ribadito il Presidente del Consiglio. Nel frattempo il Ministro dell’Economia, nella lettera ufficiale inviata all’Ue (ecco qui il testo integrale) ha spiegato che «sono cosciente di aver scelto un’impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di Stabilità e Crescita – sottolinea il titolare del Mef -. E’ stata una decisione difficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre-crisi e delle drammatiche condizioni in cui si trovano gli strati più svantaggiati della società italiana».
ITALIA, LETTERA RISPOSTA ALL’UE
L’Italia questa mattina ha inviato la lettera di risposta all’Unione Europea in merito ai richiami ricevuti da Bruxelles nei giorni scorsi sulla Manovra Economica per il prossimo anno: era previsto entro le 12 l’invito della lettera che spiegasse nel merito, secondo il Governo italiano, come la Legge di Stabilità adottata non sia uno “choc” che rischia di portare alla crisi l’Eurozona, bensì una Manovra approntata per la crescita e il conseguente rientro di parte del debito pubblico. «Il governo è cosciente di aver scelto un’impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del patto di stabilità è crescita. E’ stata una decisione difficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre crisi e delle drammatiche condizioni economiche in cui si trovano gli strati più svantaggiati della popolazione», si legge nel documento (visionato da Repubblica, ndr) firmato dal Ministro dell’Economia Giovanni Tria. In una conferenza con la stampa estera a Roma, il premier Conte sta illustrando in questi minuti i contenuti di quella lettera e la posizione che il Governo Lega-M5s intende portare a Bruxelles anche per i prossimi mesi: «Abbiamo ribadito nella lettera che è stata spedita poco fa che noi siamo assolutamente in Europa, vogliamo dialogare con le istituzioni Ue, vogliamo che quest’interlocuzione si svolga nello spirito di un dialogo costruttivo, non mettiamo in discussione i ruolo della commissione Ue».
MANOVRA ITALIA, KURZ: “COMMISSIONE UE LA BOCCI”
Sempre secondo il premier Conte, nella lettera il Governo spiega «la direzione della nostra politica economica, gli obiettivi che intendiamo raggiungere. Ma siamo disponibili a metterci a un tavolo per proseguire una interlocuzione con la Commissione europea». Le critiche arrivano contro soprattutto alcuni Commissari Ue (Oettinger su tutti, ndr) che dicevano di bocciare la Legge italiana prima ancora di averla visionata: «e un commissario europeo prima di ricevere la manovra, di leggerla e di studiarla, mi dice che verrà rigettata, io dico che questo è un pregiudizio ed è inaccettabile che provenga da chi ha la responsabiltà di rappresentare un’istituzione», spiega il Presidente del Consiglio. Conte e Tria hanno rivisto ieri sera la lettera prima dell’invio, con il Ministro che ha sottolineato con chiarezza «Qualora i rapporti deficit/Pil e debito/Pil non dovessero evolvere in linea con quanto programmato, il Governo si impegna a intervenire adottando tutte le necessarie misure affinché gli obiettivi indicati siano rigorosamente rispettati». Secondo il Governo non vi sarebbero rischi per la stabilità finanziaria dell’Ue, ma è chiaro che da Bruxelles quasi nessuno in questo momento si trova d’accordo: «Se non viene corretta, la Commissione europea deve respingere la manovra», attacca il premier austriaco Sebastian Kurz, mentre Moscovici prova a “spegnere” le polemiche, «non vogliamo una crisi con Roma».