I dati definitivi delle elezioni provinciali a Trento confermano definitivamente il trionfo della Lega nei dati di lista, primo partito capace di doppiare i voti ottenuti dal Partito Democrativo e più che triplicare i voti del Movimento 5 Stelle. Questi i dati del voto di lista dopo l’elezione di Fugatti come nuovo presidente della Provincia Autonoma di Trento. Lega 69.116 voti; 27,09 % Pd 35.530 voti; 13,93 % Patt 32.109 voti; 12,59 % M5s 18.437 voti; 7,23 % Futura 2018 17.670 voti; 6,93 % Civica Trentino 11.777 voti; 4,62 % Upt 10.150 voti; 3,98 % Progetto Trentino 8.248 voti; 3,23 % Autonomisti popolari 7.621 voti; 2,99 % Fi 7.204 voti; 2,82 % Agire per il Trentino 5.458 voti; 2,14 % Udc 5.306 voti; 2,08 % Ad 5.117 voti; 2,01 % Tre 3.826 voti; 1,50 % Fdi 3.686 voti; 1,44 % Leu 3.560 voti; 1,40 % Fassa 2.490 voti; 0,98 % Popoli liberi 2.285 voti; 0,90 % L’altro Trentino 2.101 voti; 0,82% Moviment Ladin de Fascia 1.890 voti; 0,74 % Casapound 1.215 voti; 0,48 voti Riconquistare l’Italia 341 voti; 0,13 voti. (agg. di Fabio Belli)
FUGATTI ELETTO
«Con questa coalizione – ha spiegato il neo presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti – abbiamo i numeri per lavorare bene, se i risultati definitivi confermeranno quelli attuali. Spero che tutti gli alleati, coi risultati definitivi, abbiano una rappresentanza in Consiglio»: il risultato analizzato dal vincitore di questa tornata trentina si aggiunge ad un trionfo complessivo del Centrodestra (a traino leghista), «una coalizione che ha parlato di cambiamento, ma coi piedi per terra. Quanto alle priorità, questa è una terra di autonomia – ha concluso Fugatti -, che deve svilupparsi, crescere e progredire. Anche quella dei territori rispetto alla Provincia, non solo della Provincia rispetto allo Stato». Per un trionfante che commenta, una decisa sconfitta che nella stessa coalizione – anche se in Alto Adige – ammette la debacle pesantissima: «Il dato di Forza Italia in Alto Adige ci lascia basiti e perplessi», spiega la deputata Michaela Biancofiore annunciando di aver rimesso il mandato nelle mani del Presidente Berlusconi. «E’ vero che qualcosa non ha funzionato, dice, ma non si capisce, ci sono dei dati incongruenti anche nei voti per corrispondenza. Non si capisce, inoltre, perché in tutte le manifestazioni elettorali abbiamo avuto una massiccia adesione e grandi dimostrazioni di affetto»: per questo motivo annuncia anche di voler chiedere il riconteggio dei voti.
CADE UN’ALTRA ROCCAFORTE PD
Con i dati oramai definitivi, si delinea meglio il quadro dei risultati delle Elezioni Regionali 2018 in Trentino Alto Adige, dove il boom della Lega ha premiato il candidato nonché già sottosegretario nel Governo Conte, Maurizio Fugatti: male invece, ma era prevedibile in queste zone, il Movimento 5 Stelle e anche Forza Italia che fa registrare percentuali vicine alla scomparsa, ma a fare più rumore è la nuova Caporetto del Partito Democrati che perde ancora un’altra roccaforte storica al Nord e lascia in mano a Lega e centrodestra tutto il settentrione, ad eccezione del solo Piemonte dove si tornerà però al voto l’anno prossimo. Nonostante le divisioni, col presidente uscente Ugo Rossi che è andato per conto suo col Patt (12,4%), anche se avesse corso assieme al dem Giorgio Tonini (25,4%) non avrebbero potuto scalfire il 46,7% di Fugatti, ma quantomeno addolcire la pillola. E nelle ultime ore è arrivata da parte di Tonini l’ammissione della sconfitta, con tanto di telefonata al rivale leghista per complimentarsi con lui e augurargli buon lavoro: “La nostra opposizione sarà intransigente sulla difesa dell’autonomia, perché vediamo una contraddizione con l’impostazione nazionalista al Governo di Salvini” è stato il primo commento del candidato Pd. (agg. di R. G. Flore)
VINCE FUGATTI COL 46,7%
Un risultato che lascia poco spazio ad interpretazioni quello delle elezioni regionali in Trentino, dove il centrodestra a guida Maurizio Fugatti, ma soprattutto al traino di una Lega al momento inarrestabile fa sua la vittoria con un 46,7% che supera di gran lunga il 40 necessario ad assicurarsi il premio di maggioranza. Certo a contare è di sicuro il fatto che il candidato sia stato il sottosegretario leghista, ma è un dato che in questo momento le posizioni di Salvini fanno breccia in aree d’Italia fino a qualche tempo fa impensabili. Nella ripartizione dei seggi del nuovo consiglio sono 21 quelli assegnati alla coalizione di centrodestra, di cui ben 13 soltanto al Carroccio, due a Civica Trentina, uno a Progetto Trentino, Agire per il Trentino, Forza Italia, Udc, Fassa, Autonomisti Popolari. Il centrosinistra, dilaniato dalle solite divisioni interne, vede il Partito Democratico rappresentato da 5 consiglieri (tra cui il candidato Tonini), due a Futura 2018 e uno a Unione per il Trentino. Il Partito Autonomista Trentino Tirolese di Ugo Rossi prende quattro seggi, mentre il M5s si ferma a due. Resta da capire adesso l’impatto che questa affermazione avrà anche sugli equilibri di coalizione. Un Salvini “dominus” spingerà gli alleati a compattarsi o a distinguersi dalle sue posizioni? (agg. di Dario D’Angelo)
BOOM LEGA A TRENTO E BOLZANO
«Lega prima a #Bolzano e prima in tutto il #Trentino! Alla faccia di presunti intellettuali, trasmissioni faziose, professoroni e giornalistoni, per la prima volta nella storia in Trentino e in #AltoAdige il PD e la sinistra fanno le valigie e se ne vanno a casa!»: con queste parole scritte poco fa su Twitter, il leader della Lega Matteo Salvini conferma ancora di più la vittoria del Carroccio in Trentino, oltre che primo partito a Bolzano. Ma la seconda notizia ufficiale è l’elezione, ormai sicura, di Maurizio Fugatti a nuovo Presidente del Consiglio Provinciale di Trento: dopo Lombardia, Liguria, Veneto e Friuli Venezia Giulia, anche il Trentino Alto Adige si profila, seppur con diversità evidenti, una Regione a forte traino Lega-Centrodestra. In forte calo rispetto alle Politiche del 2018 il Movimento 5 Stelle che passa dal 19% al 10% preso in Trentino da Filippo Degasperi, ancora peggio in Alto Adige dove prende un solo seggio nel prossimo Consiglio Provinciale di Bolzano. A proposito di seggi, secondo il portale dei risultati ufficiali della Regione Trentino, vi è già un primo calcolo in base allo spoglio che procede spedito verso la conclusione (480 sezioni su 529, Fugatti sempre più leader al 47,03%): al Centrodestra al momento vanno 20 seggi (13 alla Lega, 2 Civica Trentina, 1 per Progetto Trentino, Fassa, Autonomisti Popolari, Forza Italia, Udc), al Centrosinistra ne vanno 7 (4 al Pd, 2 per Futura, 1 per Unione Trentino), per l’ex Governatore con Patt vanno 3 seggi, 1 al Movimento 5 Stelle. Con la vittoria di Fugatti sopra il 40% si profila inoltre il Premio di maggioranza.
QUI TUTTI I RISULTATI E LA CRONACA DELLE ELEZIONI REGIONALI TRENTINO ALTO ADIGE: LA GIORNATA DI IERI
SALVINI RAGGIANTE: “SINISTRA A CASA”
Nella conferenza stampa organizzata a Milano questa mattina, il vicepremier Matteo Salvini è raggiante per i risultati che stanno emergendo nelle Regionali del Trentino: «Esprimo somma soddisfazione per il risultato delle elezioni perché sono le prime elezioni vere, con voti veri da quando è nato il nuovo governo e dopo 4 mesi di massacro mediatico e massaggi allo spread. E’ un voto locale che vede la Lega con dei risultati mai raggiunti, ed è evidente chi è stato promosso e chi è stato bocciato». Il Pd è stato doppiato dalla Lega in Trentino, mentre a Bolzano Salvini ottiene il pieno nella città di Bolzano anche se viene triplicata dalla Svp a livello provinciale e battuta dalla lista dell’ex M5s Koellensperger. Sulla stessa scia del leader Salvini anche il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: «Quello di Bolzano è un risultato storico della Lega: siamo passati dalle elezioni del 2013, quando avevamo preso il 2,5% insieme a Forza Italia, a oltre l’11%, diventando la terza forza politica con un risultato straordinario a Bolzano città, dove siamo il primo partito. È davvero cambiata la storia». (agg. di NicMag)
VINCE FUGATTI, INCOGNITA SU PREMIO DI MAGGIORANZA
Con lo spoglio che è giunto ormai a metà delle sezioni da scrutinare (270 fatte su 529 totali), la supremazia e vittoria del candidato presidente al Consiglio Provinciale Maurizio Fugatti è sempre più netta. Come giustamente notano da YouTrend, la vittoria è ormai certa ma l’unica incognita riguarda se il candidato del Centrodestra riuscirà a stare sopra al 40%, il che garantirebbe il premio di maggioranza. Al momento, il 46,54% sembra essere abbastanza solido per poter rimanere anche nelle prossime ore ma dipende come sempre tutto da come sono distribuite le sezioni ancora da scrutinare: nel caso dell’Alto Adige questa notte, ad esempio, la Lega era balzata subito in testa perché si era cominciato dai grandi centri, salvo poi perdere consensi nei distaccamenti più rurali dove storicamente i partiti nazionali hanno molta meno presa. Al momento comunque non v’è dubbio su chi si possa considera vincitore nel Trentino, dato anche il basso 25,11% di Tonini e il 12,105 dell’Ex Governatore Rossi. Come titola La Repubblica, dopo il 1945 «cade il muro di Trento»: la destra infatti non solo conquista Bolzano ma diventa il primo movimento nel Trentino andando a sconvolgere l’organigramma dei prossimi Consigli Provinciali di Trento e Bolzano, che formeranno poi il completo Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige (comprende tutti e 35 gli eletti in Trentino e i 35 altoatesini).
I PARTITI E LE LISTE: BOOM LEGA
La Lega e il Centrodestra sfondano in Trentino: mentre prosegue lo spoglio dei voti nella provincia di Trento, un breve focus occorre farlo sulle prime sorprese nella speciale classifica dei partiti vincenti dopo le prime 120 sezioni scrutinate. Il Carroccio di Matteo Salvini, dopo una intensa campagna elettorale durata settimane, raccoglie moltissimo e porta il partito al 26,11%, praticamente il doppio del Partito Democratico che al momento chiuderebbe al 13,85%. Dietro insegue il PATT del Governatore uscente (12,36%), mentre non sfonda il Movimento 5 Stelle che resta ancorato al 6,95%: indietro tutte le altre liste in corsa per entrare al Consiglio Provinciale, tra cui troviamo Futura 2018 al 6,69%, PT al 4,21%, Civica Trentino al 4,16% e poi ancora UPT al 3,51%, Autonomisti Popolari al 2,75%, Forza Italia ad un bassissimo 2,65%, AD al 2,42%, TRE al 2,43%, Fassa all’1,97%, l’Udc ad un basso 1,91%. Ancora più indietro Leu e Fratelli d’Italia (1,26% e 1,21%), battuti da Agire per il Trentino (1,82%) e Moviment Ladin de Fascia (1,51%): Freie Volker (0,86%), L’Altro Trentino a Sinistra (0,74%), Casapound (0,41%) e Riconquistare Italia allo 0,15% concludono la “classifica”. (agg. di NicMag)
RISULTATI ELEZIONI PROVINCIALI TRENTO: I PRIMI DATI
La lunga giornata di elezioni provinciali a Trento e Bolzano ha visto ieri una conclusione attesa ma comunque clamorosa: nelle Regionali del Trentino Alto Adige è la Lega ancora una volta la grande protagonista con un balzo in avanti notevole rispetto a 5 anni fa e in netta crescita anche dopo le Politiche 2018 nel marzo scorso. In Alto Adige il Carroccio si attesta all’11,1 dei consensi, dato sbalorditivo in una Regione in cui le pressioni autonomiste degli storici partiti italo-tedeschi sono sempre molto forti. Ancora più notevole il risultato che invece sta emergendo in Trentino: quando infatti sono state scrutinate poco più di 50 sezioni su 529 il Candidato Presidente del Consiglio Provinciale di Trento più votato è Maurizio Fugatti, leghista doc e rappresentante della coalizione di Centrodestra a “guida Salvini”. 42,5% al momento, seguito a netta distanza dal candidato del Pd Giorgio Tonini (28,83%), dal leader di Patt, nonché Governatore uscente, Giovanni Angelo Ugo Rossi (10,3%) e dal grillino Filippo Depauperi (dato all’attuale 7,48% dopo le prime sezioni). Lo spoglio in diretta con tutti i risultati andrà avanti per tutta la giornata, ma le prime indicazioni già danno il sottosegretario alla Salute del Governo Conte come il grande protagonista e favorito nell’avere la maggioranza interna al Consiglio Provinciale di Trento.
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RISULTATI ELEZIONI PROVINCIALI BOLZANO: BOOM LEGA
Per quanto riguarda invece il voto in Alto Adige, lo scrutinio è concluso (partito subito dopo le Elezioni di ieri, mentre per il Trentino le schede sono messe al vaglio solo dalle 7 di questa mattina, ndr) il partito di maggioranza relativa resta sempre l’Svp che però pur vincendo si conferma in leggera flessione rispetto a 5 anni fa: 41,9% per lo storico partito del Sud Tirolo, seguito dal boom incredibile dell’ex M5s Kollensperger (secondo partito al 15,2%) e dalla Lega Nord che compie l’exploit all’11,1% divenendo il primo partito nella città di Bolzano. In flessione i Verdi (6,8) e soprattutto i Die Freiheitlichen (6,2%), poi chiudono il Sued Tiroler Freiheit (6%), il Pd (3,8%), il M5s (2,4%) e FI (1%). L’effetto gialloverde in Alto Adige si conferma dunque fortissimo, anche se per i grillini il vero successo l’ottiene colui che 5 anni fa fu l’unico dei 5Stelle ad essere eletto nel Consiglio Provinciale: oggi Paul Köllensperger vale il secondo partito regionali. «I voti veri, i cittadini, gli italiani, non ascoltano professoroni, giornaloni, criticoni e burocrati europei, ma chiedono alla Lega di andare avanti con forza», è il commento di Salvini che continua la salita nei consensi e vince, di fatto, rispetti agli altri partiti nazionali la prima sfida elettorale post-Contratto di Governo. L’affluenza alle urne per le elezioni provinciali in Alto Adige è stata del 73,9%, pari a 282.920 votanti; per il Trentino invece si sono recati alle urne 275.017 persone su 429.378 aventi diritto, ovvero il 64,05%.
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