IPSOS (21 OTTOBRE): MANOVRA, IL 32% CREDE AL GOVERNO

Nel giorno in cui l’Ue boccia la manovra italiana, è interessante sottolineare il sondaggio recente espresso da Ipsos lo scorso 21 ottobre per cui – al netto di tutti i rischi possibili dall’Ue e per i mercati – l’elettorato comunque si fida del Governo italiano, almeno per il momento. Il 13% si dice certo che il Governo Conte «riuscirà ad approvare la manovra economica senza mettere a rischio la tenuta dei conti pubblici del nostro Paese»; il 32% invece, seppur con qualche remora, si dice concorde nel credere alla bontà delle riforme di Lega e M5s nonostante la bocciatura dell’Unione Europea e dei mercati internazionali. Il 23% invece si dice poco convinto dal contenuto della Legge di Stabilità, mentre a bocciare Di Maio e Salvini sono il 14% degli elettori intervistati. 



TECNÈ (22 OTTOBRE): INTENZIONI DI VOTO, LEGA PERDE IL 2% IN UN MESE

Dopo la semi-bocciatura della Manovra e soprattutto dopo le elezioni in Trentino Alto Adige, i dati espressi dai sondaggi appena pubblicati da Tecnè per Rti sono alquanto interlocutori: la Lega di Salvini infatti perde un 2% rispetto ad un mese fa, eppure nel voto altoatesino e trentino ha dimostrato di essere non solo in “forma” ma di poter schiacciare gli avversari con un consenso in ascesa continua, anche a dispetto del Governo assieme ai 5Stelle. Se si guardano però i dati nazionali, l’effetto Salvini subisce una battuta d’arresto: in un mese, tra il 22 settembre e il 22 ottobre il Carroccio ha perso il 2% rimanendo comunque il primo partito al 30,6% dei consensi. Perde terreno anche il Movimento 5 Stelle, passando dal 29,2% al 27,4% dimostrando una flessione del Governo gialloverde in generale, dettato dai tanti problemi che la Manovra Economica sta creando in Italia e in Ue. Per gli altri partiti, crescita leggera per Pd (17,3%) e Forza Italia che risale fino all’11% dopo un periodo nerissimo passato tra il 7 e il 10%: Fratelli d’Italia è in buona salute per i sondaggi Tecnè, al 3,9%, mentre LeU sale fino al 2,6%. 



PIEPOLI (18 OTTOBRE): REDDITO DI CITTADINANZA BOCCIATO DAL 52% DEGLI ELETTORI

Se la Manovra economica non piace all’Unione Europea, non è neanche tanto “apprezzata” dalla maggioranza degli elettori intervistati nel sondaggio di Piepoli: alla domanda specifica sulla Legge di Stabilità che il Governo Conte ha approvato in questi giorni, il 43% risponde di avere fiducia nel futuro e con buone aspettative per le misure addottate da Lega e M5s, ma è un altrettanto 43% ad essere preoccupato, pensano al futuro e non andando incontro alle proprie aspettative. Se si scende poi nell’agone dei singoli provvedimenti della Manovra, a convincere di meno la platea degli intervistati è il Reddito di Cittadinanza: il 42% si dice soddisfatto del sussidio di aiuto al reddito me è invece il 52% a dirsi completamente negativo e non soddisfatto per una misura che non risolve affatto il problema della mancanza di lavoro. 



EUROMEDIA (18 OTTOBRE): INTENZIONI DI VOTO, SALVINI ANCORA AL TOP

Nei sondaggi politici espressi da Euromedia lo scorso 18 ottobre, prima del voto elettorale che ha poi visto trionfare la Lega in Trentino Alto Adige, il Carroccio era dato ancora in testa nelle intenzioni di foto con un ottimo risultato al 31,7% dei consensi su scala nazionale. Si amplia il divario con il Movimento 5 Stelle che con Di Maio cala ancora al 27,6%, comunque davanti e di molto alla condizione attuale del Centrosinistra: Congresso o non Congresso, il Pd non cresce e anzi resta ancorato a quel 16% scarso (15,9%, ndr) che proietta la coalizione al 19,1% grazie al 2,6% di +Europa con Emma Bonino. Per quanto riguarda il Centrodestra invece, cresce di nuovo Forza Italia con Berlusconi che riesce a tornare sopra il 10%, anche se di pochissimo: con Fratelli d’Italia al 4,1% e Noi con l’Italia-Udc allo 0,4%, la coalizione in totale sale fino al 46,6% con chiara spinta leghista al suo interno. Chiudiamo con Liberi e Uguali al 2,4% e tutti gli altri partiti complessivi riuniti che non superano quota 4%.

IPSOS (13 OTTOBRE): CROLLO DELLA FIDUCIA NELL’UE

Nei sondaggi espressi ancora una volta da Ipsos si prova ad analizzare l’andamento della fiducia nella massima istituzione comunitaria, ovvero quell’Unione Europea che in questi mesi con lo scontro tra Governo gialloverde e Bruxelles vede sempre più assottigliarsi la completa e massima fiducia nei valori europei. Stando ai dati emersi nel sondaggio, nel 2002 quando ancora la crisi economica era lontana nell’Ue la fiducia stava al 65%: nel corso degli anni, è incredibile vedere prima un crollo deciso nei mesi di crisi con lo scontro dei Governi Berlusconi e Prodi, poi l’impennata in positivo nel 2008 con il 75% di massima fiducia nelle istituzioni europee. Da quel momento in poi è solo una discesa verso gli inferi: la crisi, l’asuteriry, i Governo Monti e Letta (si passa dal 70 al 55%) fino ai giorni nostri, con la reggenza Pd di Gentiloni e Renzi (fiducia in Ue tra il 58% e il 51%) e poi nell’ultimo anno e mezzo il tracollo che ha portato i partiti “sovranisti” ed “euroscettici” a trionfare alle ultime elezioni. Con Lega e M5s al comando, la fiducia nell’Europa cala fino al 38% di oggi: da qui si può capire come la distanza tra popolo europeo e vertici istituzionali di Bruxelles sia davvero ai minimi termini.