Ivano Marescotti: “Pentito del voto al M5s: sembrano tutti della Lega”, l’attore torna a parlare dopo l’endorsement al partito guidato da Luigi Di Maio. Intervistato da Il Fatto Quotidiano, Marescotti si è detto pentito del voto dato al Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche del 4 marzo 2018: “Per me ‘mai con la Lega’ vuole dire ‘mai con la Lega’, per cui non si può fare qualsiasi accordo politico con la Lega. Perché se tu ottieni qualche cosa, devi cedere qualcosa: la Lega tira, alla fine sembrano tutti leghisti compresi quelli del Movimento 5 Stelle”. Continua l’attore: “Ci sono delle tendenze, come il reddito di cittadinanza o il 2,4 per cento di sforamento, con cui io sono d’accordo: sono iniziative di Sinistra e doveva farle la Sinistra, non il Partito Democratico”.



“ARRESTO DI MIMMO LUCANO, UNA VERGOGNA”

Continua Ivano Marescotti: “Non può farle il Pd, che ha votato l’articolo 81 della Costituzione, dove c’è il pareggio di bilancio: se non si investe oltre a quello che produci, non succederà mai nulla. E’ la vittoria del capitalismo istituzionalizzato, preso in mano da quello che era un partito di Sinistra come il Partito Democratico”. Tornando sul Movimento 5 Stelle: “I 5 Stelle non sono né di sinistra, né di destra, ma governando con la Destra ovviamente sono identificati come un partito di destra insieme alla Lega”. Infine una battuta sull’arresto di Mimmo Lucano, sindaco di Riace: “E’ una vergogna, non polemizzo con i magistrati ma bisogna prendere posizione: io per salvare una vita umana vado contro la legge, se uno che muore di fame ruba io non lo denuncio ma lo difendo. E’ necessaria la disobbedienza civile, sarebbe necessaria la rivoluzione, ma oggi non è tempo di rivoluzione, anche se non è tempo di sposare il sistema capitalistico finanziario”.

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