Sergio Mattarella ha inviato un lungo messaggio all’Acri per la 94esima Giornata Mondiale del Risparmio: Giuseppe Guazzetti, leader dei risparmiatori italiani, ha letto le parole del Presidente della Repubblica che non nascono preoccupazione e “consigli” per l’attuale situazione economica italiana. Dopo il caos sulla Manovra e le forti “minacce” dell’Ue di bocciatura, ieri il Pil è stato segnalato in flessione dagli ultimi dati Istat il che non favorisce di certo un sereno percorso verso la crescita e l’abbattimento del debito: per Mattarella dunque resta fondamentale ricordare che «i risparmi delle famiglie rappresentano complessivamente un elemento di forza che va accuratamente tutelato. Esso, unito all’equilibrio dei bilanci pubblici – espressamente richiamato dalla costituzione – è condizione essenziale dell’esercizio dell’effettiva sovranità del paese». La gestione del risparmio dello Stato, delle banche e dei corpi intermedi è il caposaldo di uno sviluppo sostenibile, continua il n.1 del Quirinale, «un elemento centrale dell’esercizio del credito e deve obbedire a regole di assoluta trasparenza, di saggia amministrazione delle risorse, di protezione di depositi e investimenti».
VISCO LANCIA L’ALLARME SULLO SPREAD
Al vertice dell’Acri per la giornata del Risparmio era presente anche il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria e il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco: proprio quest’ultimo, seguendo la “scia” di Sergio Mattarella, ha voluto “bacchettare” il Governo Conte per l’imminente Manovra economica e per gli effetti sui mercati internazionali. «Le conseguenze di un prolungato, ampio rialzo dei titoli di Stato possono essere gravi», spiega Visco che poi spiega nel dettaglio, «il loro incremento deprime il valore dei risparmi accumulati dalle famiglie e può determinare un peggioramento delle prospettive di crescita economica». Per Visco, tutti i premi elevati a copertura del rischio sovrano «rendono più difficile il controllo della dinamica del rapporto tra il debito pubblico e il prodotto».