Il ministro dell’interno, Matteo Salvini, era presente quest’oggi alla manifestazione della Coldiretti a Roma, presso il Circo Massimo, e nell’occasione è stato incalzato dai giornalisti presenti. I cronisti hanno chiesto delucidazioni in particolare in merito al Decreto sicurezza, voluto fortemente dallo stesso leader leghista e già approvato dal presidente Mattarella. In merito ad un’eventuale fiducia del Parlamento sul Dl, Salvini spiega: «Spero di no. Ci sono proposte migliorative che arrivano dai sindaci e associazioni che ho già visto e sottoscriverò personalmente. Se il Parlamento vuole migliorare io sono felice. Vado in Parlamento sereno per migliorare un testo che porterà più sicurezza nelle città italiane». Oggi diverse scuole hanno manifestato per scioperare contro il decreto di cui sopra, e Salvini ironizza: «Mio figlio stamattina mi ha ringraziato perché non è andato a scuola. Mi ha detto che i collettivi di sinistra avevano organizzato un picchetto contro il decreto sicurezza». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL MESSAGGIO DI SALVINI
E’ finalmente giunta la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul decreto sicurezza di Matteo Salvini, ma in allegato per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è giunta anche una lettera in cui viene ribadito l’obbligo di rispettare la Carta costituzionale sui migranti. Il ministro dell’Interno ha replicato nel corso di una diretta su Facebook al capo dello stato, evidenziando di rispettare la Costituzione ma “prima vengono gli italiani”. Chiaro il messaggio del capo del Viminale: “Li vogliamo rispettare tutti gli articoli della Carta, ma non vogliamo passare per fessi”, sottolineando che “se c’è chi scappa dalla guerra, per carità, è mio fratello. Ma molti di quelli che sono arrivati la guerra ce l’hanno portata in casa”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CONTE DIFENDE SALVINI
Con una nota riportata da fonti di Palazzo Chigi (ad Askanews, ndr) nei fatti “viene difeso” il proprio ministro degli Interni, pur ringraziando il Capo dello Stato per aver ribadito quali sono i principali cardini della nostra Carta Costituzionale: «Sono obblighi che anche per il Governo non sono posti in discussione. Il decreto legge in materia di Sicurezza e immigrazione adottato dal Consiglio dei Ministri rientra in un quadro di assoluta garanzia per i diritti fondamentali delle persone e tiene conto delle convenzioni internazionali, dei principi contenuti nella nostra Costituzione e nella Carta europea dei diritti dell’uomo». Le osservazioni fatte dal Capo dello Stato su immigrati e sicurezza per Conte sono preziose ma erano già state “messe al sicuro” dall’intervento di Conte e Salvini che avevano prodotto un testo tale da poter essere firmato da Mattarella, come in effetti poi avvenuto. Tornando ai contenuti del Decreto Salvini, è lo stesso Ministro a spiegare nella diretta Facebook «Dopo la sperimentazione che stanno portando avanti polizia e carabinieri dare il teaser in dotazione anche alla polizia municipale». (agg. di Niccolò Magnani)
SALVINI: “RISPETTO LA CARTA, MA PRIMA GLI ITALIANI”
Il decreto sicurezza firmato da Sergio Mattarella comincerà la prossima settimana il suo iter in Parlamento. A tal proposito il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha dichiarato: «Potrà essere migliorato ma non mollo di un millimetro: su espulsioni, cittadinanza, permessi umanitari non torno indietro. Sono stanco, ma contento». Nel comunicato del Quirinale c’è un chiaro richiamo all’articolo 10 della Costituzione. Su questo Salvini ha voluto rassicurare il Presidente della Repubblica: «Io li voglio rispettare tutti gli articoli della Costituzione italiana, per me vale dal primo all’ultimo articolo, ma non vogliamo passare per fessi. Prima gli italiani, è mio dovere rispondere alle vostre richieste e ai vostri diritti, che mi pagate». Per Salvini la firma di Mattarella «è la chiusura virtuosa di un percorso condiviso con tutti. Mai decreto è stato così tanto accompagnato e studiato come questo sulla sicurezza e l’immigrazione. Ma è giusto che sia così visto che si tratta di un tema importante e rilevante». Clicca qui per il video della diretta Facebook di Salvini. (agg. di Silvana Palazzo)
SALVINI: “CIAPA LÌ E PORTA A CÀ”
Il decreto sicurezza è stato firmato dal presidente Mattarella, ma contestualmente è stata inviata una lettera al premier Conte per ricordare gli obblighi costituzionali in materia. «Finalmente dopo tre mesi di lavoro abbiamo il decreto, quindi la settimana prossima il Parlamento comincerà a discuterne», commenta Matteo Salvini in una diretta Facebook. E all’opposizione e ai giornali di “sinistra”, che avevano messo in dubbio la firma del Capo dello Stato, dice: «Ciapa lì e porta a cà, si dice a Milano». Che cosa cambia? È lo stesso Salvini a dirlo: «A Mattarella ho spiegato che rispettiamo la Costituzione e gli accordi internazionali, ma non vogliamo passare per fessi». A proposito dell’immigrazione ha spiegato che ci sono meno sbarchi rispetto all’anno scorso: il calo è di 85mila sbarchi. «Mai decreto è stato così tanto accompagnato e studiato come questo sulla sicurezza e l’immigrazione. Ma è giusto che sia così visto che si tratta di un tema importante e rilevante», aveva dichiarato invece ieri il vicepremier Salvini. (agg. di Silvana Palazzo)
MATTARELLA FIRMA DECRETO SICUREZZA E SCRIVE A CONTE
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge in materia di Sicurezza e Immigrazione rinominato “Decreto Salvini”. Contestualmente ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per richiamare il valore della Costituzione con riferimento al rispetto degli obblighi internazionali del nostro Paese e in particolare all’osservanza del diritto d’asilo, come configurato dall’articolo 10 della Costituzione. «Avverto l’obbligo di sottolineare che, in materia, come affermato nella Relazione di accompagnamento al decreto, restano “fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato”, pur se non espressamente richiamati nel testo normativo, e, in particolare, quanto direttamente disposto dall’art. 10 della Costituzione e quanto discende dagli impegni internazionali assunti dall’Italia», ha scritto Mattarella nella lettera a Conte che il Quirinale ha reso nota.
MATTARELLA, LETTERA A CONTE: “RISPETTARE LA COSTITUZIONE”
Il decreto sicurezza e immigrazione è stato emanato oggi, giovedì 4 ottobre, dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Lo ha annunciato il Quirinale in un comunicato nel quale si fa riferimento alla lettera invita al premier Giuseppe Conte e all’articolo 10 della Costituzione, il quale afferma che «l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici». La sottolineatura di Mattarella riguarderebbe in maniera particolare, come riportato dal Corriere della Sera, la salvaguardia dei migranti con riferimento alla presunzione d’innocenza. Il Decreto Salvini prevedeva inizialmente la revoca immediata della protezione per gli stranieri accusati di una lunga serie di reati. La parte era stata riscritta dopo un confronto tra ministero degli interni e Quirinale e prevede ora un riesame della posizione degli stranieri denunciati da parte delle commissioni territoriali.