Vista da fuori la situazione pare come quando si entra in uno di quei vecchi corridoi da circo, pieni di specchi deformanti, dove si perde ogni senso di realtà.

I giornali accusano o plaudono al ministro Paolo Savona perché ha cambiato posizione sull’Europa e a Strasburgo ha difeso l’euro. Ma di che posizione parlano? Di quello che loro stessi avevano detto senza ascoltare le parole di Savona?



Il ministro infatti, proprio in un’intervista uscita su queste pagine all’inizio del suo mandato aveva con chiarezza detto di volere il rafforzamento dell’Europa, non il suo indebolimento. Lo stesso aveva scritto alla fine di agosto nel suo documento programmatico (quello che ora è andato a presentare a Bruxelles) dove diceva le stesse cose: vuole una Ue più forte, non più debole.



Quindi nulla è cambiato in Savona, tutto è cambiato da certa stampa. Ne derivano varie conseguenze. Le fake news purtroppo non sono patrimonio esclusivo di alcuno. Se al governo ci sono molti che hanno una pratica sportiva con la verità, all’opposizione non fanno di meglio. È questo riflesso distorto della realtà tra due specchi deformanti che fa perdere ogni equilibrio alla gente normale e non fa riconoscere come stanno le cose.

La speranza è che qualcuno dei contendenti cominci a dire il vero, perché nell’impero delle menzogne (o fake news, con il termine alla moda) tutti perdono.



Da un lato dunque gli oppositori di Savona hanno cambiato idea. Forse alcuni pregiudizi sull’uomo (ostico e duro, in un paese di leggeri mollaccioni) stanno cadendo. Dall’altro le speranze sul ministro Giovanni Tria forse erano mal riposte. Tria non è uno “Stalin”, un uomo d’acciaio. È persona gentile, accomodante; si piegava cortesemente da una parte quando tutti quelli del vecchio establishment lo corteggiavano, ugualmente si piega adesso quando i suoi veri “padroni” (M5s e Lega) lo pressano.

Savona no, lui non si piega. Qualcuno forse ha capito che è meglio sostenere un uomo forte con le sue idee originali ma non peregrine, che semplicemente credere nelle proprie illusioni. Se è così, forse in mezzo a tanta buriana un porto di pace potrebbe incominciarsi a vedere.