Gregorio De Falco verso l’espulsione dal Movimento 5 Stelle, pugno duro dei vertici pentastellati per i dissidenti del condono Ischia. Il capitano, secondo il Corriere della Sera, dovrà lasciare il partito guidato da Luigi Di Maio ma, come sottolineato da Il Messaggero, i dissidenti sono almeno 15. I ribelli doc sono 5: oltre al già citato De Falco, parliamo di Nugnes, Fattori, Virginia La Mura e Matteo Mantero. E c’è anche la lista dei sospesi: Saverio De Bonis, Donatella Agostinelli, Lello Ciampolillo, Gisella Naturale, Fabrizio Trentacoste, Gianni Marilotti, Bianca Granato, Sabrina Ricciardi, Laura Angrisani, Sergio Romagnoli. Da monitorare la posizione di altri tre senatori (Bogo Deledda, Turco e Vaccaro), che hanno deciso di non partecipare al voto sugli emendamenti. Paola Nugnes ha tenuto a precisare: “Non sono io, non siamo noi a mettere in difficoltà il governo, ma è il governo a mettere in difficoltà noi. Mi salvo perché Fico mi difende? Ma per favore…” .(Aggiornamento di Massimo Balsamo)



DE FALCO: “ESPULSIONE? NON CREDO”

Per Gregorio De Falco il Movimento 5 Stelle starebbe meditando sull’espulsione, ma l’esponente pentastellato che ha votato contro il decreto sul condono di Ischia non pensa di poter essere interessato da un provvedimento così radicale, come riferito ai microfoni di Repubblica: “Non cerco protagonismo, non ho votato con le opposizioni, il 25.10 è il mio emendamento, è uguale. Restituire i soldi? Devo fare i rendiconti. Ci mancherebbe. Continuo a restituire come sempre perché sono coerente, non dissidente. Se temo l’espulsione? Credo proprio di no anche perché nessuno mi ha fatto sapere nulla“. In realtà nelle ultime ore il Movimento 5 Stelle starebbe approntando provvedimenti che potrebbero portare all’espulsione non solo di De Falco, ma anche di Paola Nugnes ed altri parlamentari che si stanno dimostrando “dissidenti” al momento delle votazioni in Parlamento. Le prossime ore in questo senso potrebbero essere decisive. (agg. di Fabio Belli)



DE FALCO: “LA BASE E’ CON ME”

Arrivano nuove dichiarazioni da Roma del senatore pentastellato Gregorio De Falco, uno dei dissidenti in casa M5s. Intercettato da Il Fatto Quotidiano, “il capitano” ha commentato: “Tradito il mandato? Le accuse si fanno in via formale a casa mia. La linea politica è quella delineata nel programma e anche nel contratto. Io sono del M5s a tutela anche dell’ambiente, giusto per ricordarlo. Sostegno dei colleghi? Da tantissimi 5 Stelle in giro per il mondo. Anche la base? Mi pare proprio di sì, i pentastellati si ricordano che una delle nostre stelle è l’ambiente”. Una battuta anche da Matteo Renzi, che aveva difeso i dissidenti grillini: “Io dico che il condono è una schifezza, il lettore de Il Fatto Quotidiano pensa che sia una schifezza: non è né di destra, né di sinistra, è una schifezza”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



DI MAIO: “FATTO GRAVISSIMO”

“Un fatto gravissimo”: così Luigi Di Maio ha commentato il voto dei dissidenti del Movimento 5 Stelle sul condono Ischia del dl Genova, con il Governo “andato sotto” per la prima volta. I vertici pentastellati valutano possibile espulsioni e, dopo le parole di Buffagni, è arrivato il commento su Facebook del sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia: “Chi ha deciso di anteporre i propri interessi a quelli del Paese dovrebbe tornarsene a casa. Lo squallore della politica del passato era sentire promesse che non venivano mantenute perché qualcuno pensava prima ai propri interessi economici, mediatici, ideologici, privati anteponendoli a quelli del Paese. Siamo stati eletti per dare risposte a questo. Ai genovesi, alle vittime di terremoto, alluvioni e altre emergenze. Per essere compatti e portare a casa il risultato”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

BUFFAGNI VS DE FALCO

Bufera in casa M5s, dissidenti verso l’uscita dai pentastellati dopo la bagarre sul condono di Ischia. Nel mirino il senatore Gregorio De Falco, che ha chiarito ai microfoni de Il Fatto Quotidiano: “Io non ho votato con l’opposizione, il mio emendamento era identico al loro”. Luigi Di Maio nelle scorse ore li ha accusati di aver votato contro per “soldi”: “Zemeckis, ‘ritorno al futuro’: ora devo fare i rendiconti e continuerò a versare tutto, io non sono un dissidente ma sono coerente”. Sulla possibile espulsione ha aggiunto: “Se temo? No, nessuno mi ha fatto sapere niente”. E pochi minuti fa, come riportato dai colleghi dell’Ansa, è arrivato il messaggio del sottosegretario M5S Stefano Buffagni: “De Falco aveva detto ‘torna a bordo!’. Io gli dico: se non ti trovi, torna a casa. De Falco rimane un genio che si sente troppo genio rispetto al gruppo. Ha votato contro e senza preavviso insieme con Pd e Fi. Noi dobbiamo tenere in piedi i conti del Paese, non quelli della famiglia De Falco”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

FATTORI: “TERRORISMO PSICOLOGICO”

Il Movimento 5 Stelle si è spaccato sul condono edilizio a Ischia. Per la prima volta, infatti, la maggioranza gialloverde è andata sotto in Commissione Ambiente e Lavori pubblici, con l’approvazione di un emendamento di Forza Italia al decreto Urgenze: decisivo il dietrofront dei ribelli pentastellati Paola Nugnes e Gregorio De Falco. La prima sarà sospesa, il secondo sarà espulso: “De Falco e la Nugnes usciranno subito fuori dal gruppo del Movimento 5 Stelle al Senato”, la conferma dei vertici grillini a Adnkronos. Ma attenzione alle parole di Elena Fattori sulla vicenda: “Un sentito GRAZIE ai colleghi De Falco e Nugnes che hanno seguito la loro coerenza, hanno pensato prima al bene dei cittadini e dell’ambiente che agli ordini di scuderia. Grazie anche per il coraggio di una scelta non semplice in un clima di terrorismo psicoologico lontano da ogni forma di democrazia e condivisione. A riveder le stelle”.

M5S SPACCATO

E il clima di alta tensione è palpabile, con il Partito Democratico che ha accolto con favore il dietrofront dei parlamentari pentastellati, che saranno “presto epurati”. Tommaso Ederoclite ha sottolineato: “La maggioranza in Commissione è andata sotto su un emendamento sul #CondonoIschia. Alcuni senatori del @Mov5Stelle hanno votato contro, qualcuno con schiena dritta esiste. Avanti così”. Questa, invece, l’analisi di Stefano Lepri: “Costituzione italiana: il parlamentare opera senza vincolo di mandato. Movimento 5 Stelle: i nostri parlamentari non possono mai votare di testa loro. Anche quando la loro coscienza si ribella, come di fronte a un condono tombale. È la democrazia diretta. Dalla Casaleggio & C”. E la spaccatura al Senato complica ulteriormente i numeri dell’esecutivo: “Con l’uscita di De Falco e Nugnes dal gruppo Cinque Stelle la maggioranza gialloverde in Senato si assottiglia: la fiducia al decreto sicurezza era passata con appena 163 voti su 320. I dissidenti in quel caso erano stati cinque”, il tweet del giornalista Barbera.