Arrivano le prime reazioni sul Dl Fisco del governo M5s-Lega. Come riportato da Aska News, il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro ha sottolineato: “Siamo favorevoli alla rottamazione delle cartelle sotto i mille euro, però non vorremmo che la pace con i cittadini fosse a discapito dei bilanci comunali. Non vorremmo che la pace con i cittadini si trasformasse in una guerra ai sindaci”. Il primo cittadino barese ha poi precisato: “Non abbiamo la possibilità di togliere dal bilancio le cartelle sotto i mille euro e quindi chiediamo al governo o di restituirci quei soldi o, più facilmente, di permetterci un accertamento straordinario e distribuire in 30 anni questo buco di bilancio che materialmente si configurerà a fine anno”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DI MAIO: “MOLTO FELICE DEI RISULTATI”
“Sono molto felice dei risultati”, così il vice premier in quota Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio commenta l’accordo raggiunto con la Lega sul dl Fisco, con le due forze di governo che si ricompattano almeno per il decreto legge. Come evidenziato da Rai News, tra le altre novità previste segnaliamo un incremento di 3 milioni di euro del fondo nazionale per le politiche migratorie per la lotta al caporalato: a decorrere dal 2019, lo stanziamento sarà utile per fare funzionare un tavolo apposito al ministero del Lavoro. Non ci sono invece accenni pere quanto riguarda il tema delle Bcc: questo resta uno dei nodi da sciogliere, con Matteo Salvini che punta a modificare la riforma del 2016. Per quanto riguarda la pace fiscale, confermata la possibilità di spalmare il dovuto nell’arco di cinque anni, con la possibilità “di uscire da ogni grado di giudizio del processo tributario pagando una piccola percentuale commisurata alla vittoria nei vari gradi di giudizio”, riporta rainews.it. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
NESSUN CONDONO, RESTA PACE FISCALE
Dl Fisco: nessun condono e ok alla pace fiscale, queste le principali novità sul decreto legge dopo l’ultimo vertice di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle. “Pieno accordo sul decreto fiscale. Confermata l’assenza del condono, restano tutte le misure della pace fiscale come la possibilità di spalmare in 5 anni il dovuto, la possibilità di uscire da ogni grado di giudizio del processo tributario pagando una piccola percentuale commisurata alla vittoria nei vari gradi di giudizio”, il commento di fonti leghiste ai microfoni dell’Ansa, confermando la sparizione della possibilità di dichiarazione integrativa. E ancora: ci saranno sia il bonus bebè che la tassazione dei money transfer fino all’1,5 per cento, così come la detassazione delle sigarette elettronica, battaglia portata avanti negli ultimi mesi dal Carroccio e in particolare dal segretario federale Matteo Salvini.
DL FISCO: LE ULTIME NOTIZIE
Ansa evidenzia che Lega e Movimento 5 Stelle presenteranno un emendamento per sbloccare le banche dati: secondo fonti pentastellate, con la modifica decisa nel corso del summit di governo “la guardia di finanza potrà accedere direttamente alla banca dati dell’anagrafe dei rapporti finanziari senza dover più chiedere autorizzazioni alla magistratura. La Gdf, sottolineano ancora le stesse fonti, potrà monitorare i grandi evasori in qualsiasi momento, transazione per transazione”. Un altro emendamento in programma è quello legato alla tassa sui metri quadrati di ombra degli ombrelloni presenti negli stabilimenti balneari, con il Movimento 5 Stelle che punta alla sua abolizione. Il presidente della Commissizione Finanze al Senato Alberto Bagnai inizierà a votare gli emendamenti lunedì in seduta notturna: l’approdo in aula del dl Fisco è atteso dunque per martedì 20 novembre 2018.