Giorni difficili quelli trascorsi da Danilo Toninelli, con il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture finito nel mirino della critiche per il pugno alzato dopo l’approvazione del decreto Genova al Senato. Tra la telefonata di Davide Casaleggio e la sfuriata del leader M5s Luigi Di Maio, il gesto del pentastellato è stato definito “inadeguato” anche dall’ex ministro delle politiche agricole, ambientali e forestali Nunzia De Girolamo: “Il Senato è un’istituzione, è inutile trovare delle scuse: quando ci sono dei morti non c’è una vittoria”. Prosegue l’ex esponente di Forza Italia: “Penso che anche i cittadini che hanno visto queste scene e continueranno a vederle nei prossimi giorni non siano contenti né della maggioranza né dell’opposizione: è un atteggiamento infantile e poco rispettoso nei confronti di chi è morto, di chi è sfollato e di chi vive un disagio a Genova”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
FURIA CONTRO SALVINI
Un periodo di certo non facile per Di Maio, che oltre ad affrontare la questione Toninelli, con il famoso pugno chiuso al cielo dopo l’approvazione del decreto Genova, deve fronteggiare anche l’avanzare dell’amico-nemico Matteo Salvini. Il ministro dell’interno ha battibeccato a distanza con il grillino sulla questione inceneritori e spazzatura di Napoli. “Servono più impianti” le parole del leader del carroccio che hanno fatto andare su tutte le furie il movimento pentastellato, a cominciare proprio dallo stesso Di Maio: «Dovete chiedere a chi l’ha aperta questa discussione – le dichiarazioni del ministro del lavoro ad UpDay, proprio sul tema degli inceneritori – ci tengo a dire che questo tema non è nel contratto di governo e non vedo perché creare tensioni inutili nel governo per una cosa che non essendo nel contratto non si può fare e non si farà». Intanto la Lega avanza sempre di più nei sondaggi, e il movimento indietreggia, e c’è chi parla di elezioni in primavera… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL PUGNO CHIUSO DI TONINELLI CREA POLEMICA
Danilo Toninelli, il pugno chiuso al Senato dopo il via libera al dl Genova ha scatenato la bufera. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha esultato vigorosamente dopo l’ok di Palazzo Montecitorio all’atteso decreto legge e le opposizioni sono andate su tutte le furie, Forza Italia e Partito Democratico in primis. Ma non solo secondo il Corriere della Sera: “Cos’ha fatto stavolta?”, questo il commento piccato del leader pentastellato Luigi Di Maio. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico si è inferocito e non emergono dettagli dal contatto telefonico con Davide Casaleggio, che però “lo ritiene responsabile di aver considerato Toninelli uno in grado di fare il ministro”. E per tentare di mettere una pezza il numero uno grillino ordina una propaganda positiva sull’approvazione del dl Genova, così da contenere la bagarre per l’atteggiamento di Toninelli.
DANILO TONINELLI PUGNO CHIUSO: IL VIDEO
“Sono orgogliosissimo del pugno alzato di ieri dopo l’approvazione del decreto per Genova. Di Maio arrabbiato? Si è complimentato, smentisco categoricamente altro”, questa la smentita di Danilo Toninelli ai microfoni de Il Fatto Quotidiano. Ma il polverone è stato ormai sollevato, l’ennesimo gesto sommerso dalle critiche dopo la gaffe sul tunnel del Brennero e quella su Genova. Ecco l’attacco della dem Teresa Bellanova: “Dicono di aver battuto le lobby. Sì, quelle del buonsenso. Ministri #Toninelli e #Lezzi cosa c’è da esultare quando si promette un decreto per Genova che poi non risolve nulla e si regala un #condono ai disonesti, o si autorizza a distribuire fanghi inquinati nei terreni? Nulla”. Queste le parole di Francesco Bonifazi: “Il pugno di giubilo di Toninelli è solo un pugno nello stomaco ai genovesi, che si aspettano risposte veloci e concrete, non lo spettacolino di un ministro indegno. Vergogna!”.
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