In una intervista a Globalist.it, la deputata del Pd Giuditta Pini torna a spiegare come secondo lei l’emendamento del M5s sui preservativi gratis anche ai migranti (poi ritirato per l’ira della Lega) sia una mera copiatura della sua proposta presentata in Commissione Bilancio dal Governo stesso bocciata. «La Lega ha dichiarato che non si trattava di una proposta urgente e tra le motivazioni della bocciatura c’era anche chi ha sostenuto che non è per motivi economici che le donne non usano la contraccezione, ma per scelta. I cinque stelle tentennavano, c’era chi era più d’accordo e chi no, ma alla fine hanno espresso un parere negativo anche loro. Fino a ieri», spiega la Pini ai colleghi del portale online. La deputata modenese si dice seccata e offesa per tre semplici motivi: prima la guerra fatta alla sua proposta, poi la ripresentazione praticamente uguale dello stesso emendamento e infine il ritiro per la “pressione” esercitata dalla Lega che non condivideva l’assunto di quella proposta.



“PRESERVATIVI GRATIS AI MIGRANTI”: IRA LEGA

Spesso dietro agli infiniti emendamenti presentati nella Manovra Economica (e non solo di questo Governo) si celano dei “particolarissimi” propositi non propriamente “coglibili” di primo acchito: è il caso dei preservativi consegnati gratis ai migranti come da emendamento inserito dal Movimento 5 Stelle alla Legge di Bilancio in arrivo tra pochi giorni in Parlamento. La norma prevedeva contraccettivi gratis per gli under 26, «per coloro che sono già esentati dalla compartecipazione al costo delle spese sanitarie, nonché per le donne che abbiano effettuato entro i 12 mesi precedenti un’interruzione di gravidanza» e anche per i beneficiari di protezione internazionale e richiedenti asilo. Ecco, inutile dire che l’altro partito di Governo non ha per nulla gradito la proposta messa agli atti della Commissione Bilancio alla Camera dal Movimento 5 Stelle: la Lega ha fatto subito le barricate assieme agli altri partiti del Centrodestra e ha acuito il grado di tensione presente nella maggioranza, dal caso Decreto Fiscale fino alla polemica sui termovalorizzatori e i rifiuti.



M5S RITIRA L’EMENDAMENTO DOPO LE POLEMICHE

Discussioni, rischio strappo e alla fine la “conclusione” temporanea con il ritiro dell’emendamento da parte dello stesso M5s: «L’idea di procurarli anche ai beneficiari di protezione internazionale o richiedenti asilo merita attenzione, ma per il momento è destinata a non avere riscontro – spiega in una nota il capogruppo M5s alla Camera Francesco D’Uva -. Si tratta di un emendamento proposto da alcuni esponenti che hanno autonomamente preso un’iniziativa importante, su cui non c’è però accordo con la Lega». Fortissima polemica con il Pd che aveva per primo presentato un piano simile come emendamento alla Manovra: «Il M5s prima in commissione Affari Sociali vota contro la contraccezione gratuita e poi copia il nostro emendamento ripresentandolo. Siamo oltre il limite del ridicolo», attacca Giuditta Pini del Pd. Qualche ora prima era stata Giorgia Meloni ad “avvisare” Salvini di una norma inaccettabile per il popolo del centrodestra: «Preservativi gratis per i richiedenti asilo. La proposta shock del M5s alla legge di Bilancio. Così oltre a vitto e alloggio, paghetta e wi-fi, gli italiani dovranno pagare pure i preservativi a chi si dichiara richiedente asilo, e che nell’85% dei casi risulta essere un clandestino. A questo non ci era arrivata nemmeno Laura Boldrini». Poi il chiarimento e il ritiro dell’emendamento: però intanto la polemica corre, e non poco..

Leggi anche

Sondaggi politici 2024/ FdI sopra 30%, Lega prende voti persi FI. 2 anni Governo: Cdx top, manca la sinistra