Può una manifestazione spontanea di piazza di qualche decina di migliaia di persone ribaltare la linea politica di un comune come quello di Torino? Se il sindaco è Chiara Appendino sì. Dopo aver fatto votare Torino città No Tav alla giunta comunale, ha fatto un immediato dietrofront dichiarando che non ci sarà lo stemma del comune alla contromanifestazione No Tav in programma sempre a Torino. “Appendino fa parte di quel mondo di madamine, come sono state definite, che ha portato in piazza i Sì Tav, la borghesia torinese. Ma deve sottostare agli ordini di Casaleggio, che non vuol perdere quelle migliaia di voti presi in Val Susa alle ultime elezioni” ci ha detto Mario Suttora. Il caos nel M5S è grande, anche grazie al prossimo ritorno di Di Battista.



La Appendino nega lo stemma del comune alla prossima contromanifestazione No Tav. E’ il sintomo di una evidente difficoltà? E’ rimasta scottata dalla piazza del 10 novembre dei Sì Tav?

Certamente, lei fa parte di quel mondo lì, le cosiddette madamine, è una di loro. E’ un tipico esponente della borghesia torinese, tutte persone che si sono intruppate con i 5 Stelle e No Tav, e ora è in estremo imbarazzo.



Perché allora ha fatto votare alla giunta Torino città No Tav?

Perché lei deve rispondere e ubbidire agli ordini di Casaleggio più che a Di Maio. La Casaleggio e Associati non può permettersi di avere una Raggi anche in Piemonte, visto che fra qualche mese ci saranno le elezioni regionali. Fino a qualche mese fa i sondaggi dicevano che i 5 Stelle avevano buone possibilità di prendere il Piemonte, adesso invece sono crollati.

Fino a che punto?

E’ già tanto se arrivano al 15%, anche perché hanno scelto con i loro metodi semi-mafiosi un candidato assolutamente irrilevante. Rischiano di arrivare terzi dietro al centrosinistra e al centrodestra e d’altro canto non possono neanche rischiare di  stare troppo con l’establishment contro i movimentisti.



Ma Casaleggio non “la sgrida” per questi ondeggiamenti?

Casaleggio come appartenenza naturale sarebbe anche lui dalla parte dei Sì Tav perché anche lui fa parte della borghesia torinese, dell’establishment. Però hanno preso decine di migliaia di voti in Val Susa schierandosi con i No Tav e non possono rischiare di perderli. E’ come successe al Pci negli anni 70 quando sostenne il governo di solidarietà nazionale: perse le successive elezioni.

Salvini cerca lo scontro con Di Maio sulla questione rifiuti? Lo fa per mandare in tilt il M5s?

Certo, i grillini sono inossidabili sui termovalorizzatori, e già usare questa parola invece di inceneritori la dice lunga. I termovalorizzatori sono presenti in città come Milano, permettono di risparmiare sui riscaldamenti e danno l’elettricità a 130mila famiglie .

Come andrà finire? I 5 Stelle molleranno lo scontro?

No, hanno aizzato per dieci anni la gente contro gli inceneritori. A Napoli e a Roma mandano migliaia di camion e treni verso la Germania a far incenerire i rifiuti, mentre stiamo pagando 120mila euro al girono di multa della Ue perché non riusciamo a completare il ciclo dei rifiuti. E’ un vicolo cieco ed è inutile che ciancino: un 50% dei rifiuti viene incenerito e l’altro 50% portato all’estero, nessuno neanche a casa sua riesce a differenziare il 100% dei rifiuti.

Quanto tornerà Di Battista che farà? L’agit-prop? La spina nel fianco del governo? C’è un ruolo pronto per lui?

Ho rinunciato ad andare a teatro da quando c’è lui perché è troppo divertente. Come gli ha detto l’Annunziata, guarda che ci sono giornalisti seri che fanno il loro lavoro rischiando la pelle, tu fai speculazione politica pagato decine di migliaia di euro dal Fatto Quotidiano. Il cui consiglio di amministrazione è pure furioso per tutti questi soldi sborsati…

Seriamente, che succederà al suo ritorno?

Coprirà il ruolo dell’anti-Di Maio, il capo dei movimentisti contro il capo dei realisti. Ci sarà scompiglio, alla lunga si spaccheranno. Gli altri movimentisti, la Taverna e Fico, sono stati imbalsamati. Fico riesce a dire ancora qualcosa dato il ruolo che copre, la Taverna è stata zittita.

Che cos’hanno in testa Casaleggio e Grillo?

Grillo si sta sganciando ormai da tempo, fa teatro, ha bisogno di guadagnare. Farà qualche intervento come ha fatto al Circo Massimo, qualche post qua e là.

E Casaleggio?

Casaleggio si è legato mani e piedi con Di Maio, cerca altri personaggi da imporre ma non riescono a tirare dentro uno che sia normale. Non ci resta che sperare in Salvini a questo punto. E’ l’unico normale, scherzi a parte. Quando sui forum dei No Tav leggi cose come “la linea attuale è vecchia di 150 anni ma va ancora bene perché non è satura”, dici: certo che non lo è, non la usa nessuno visto che non puoi superare i 70 chilometri. Manca ogni percezione della realtà…

(Paolo Vites)