Il Movimento 5 Stelle esulta, la Lega non applaude: la Camera ha approvato ma la tensione tra i due partiti di maggioranza è stata evidente e palese e potrebbe avere ripercussioni anche per il prossimo passaggio al Senato del testo sull’Anticorruzione. «Adesso chi sbaglia, grazie al Daspo perpetuo, non avrà più niente a che fare con la Pubblica amministrazione», ricorda la grillina Angela Salafia dopo l’approvazione del Ddl. I contenuti del testo approvato a Montecitorio prevede, su tutti, l’inasprimento delle sanzioni per corruttori e corrotti: interdizione perpetua da pubblici uffici per i condannati, il Daspo per l’appunto e gli agenti sotto copertura nelle indagini. Polemica sorta e non ancora “spenta” sulla Casaleggio Associati, la grande azienda che gestisce il “cuore pulsante” del Movimento 5 Stelle: la piattaforma Rousseau. In poche parole, le opposizioni accusano il Governo di aver favorito l’intreccio tra società commerciali, big data e propaganda in rete, mentre si è cercato di ridurre i finanziamenti e le particolari raccolte fondi per le militanze dei normali partiti politici. «Per i 5 stelle vale il principio orwelliano: in questa fattoria siamo tutti uguali ma c’è qualcuno che è più uguale degli altri. Non a caso, gli emendamenti dei colleghi Maschio-Varchi che introducevano criteri di massima trasparenza anche per la Casaleggio Associati e la piattaforma Rousseau sono stati bocciati, pur avendo ottenuto molti voti a favore», attacca Fabio Rampelli, Fratelli d’Italia.
PASSA IL DDL ALLA CAMERA: 288 I SÌ
La Camera ha approvato dopo un iter che più travagliato non si può il Ddl Anticorruzione con 288 voti a favore, 143 contrari e 12 astenuti (443 i presenti, 431 i votanti): tiene così il Governo Lega-M5s dopo le minacce di “rottura” vissute negli ultimi due giorni, anche se per la maggioranza la prova del nove sarà il passaggio al Senato del testo del Ministro Bonafede (il famoso disegno di legge “Spazzacorrotti”, con stop al peculato) e il conseguente iter parlamentare del Decreto Salvini sulla Sicurezza, con il Carroccio che chiede il contraccambio di lealtà sul testo fondamentale per il Ministro degli Interni. «Sono soddisfatto e orgoglioso. Andiamo avanti con la determinazione che richiede un provvedimento così importante. La maggioranza è stata chiara nell’assicurare l’approvazione entro dicembre», ha commentato il Ministro della Giustizia che sedeva assieme a Di Maio, Savona e Fraccaro nel tavolo del Governo. Grande applauso dai banchi del M5s, mentre la Lega è rimasta “immobile” senza alcuna forma di giubilo: insomma, crisi superata ma stato dei rapporti ancora piuttosto tesi. (agg. di Niccolò Magnani)
GIORGETTI VS M5S: “NON PROVO A FAR CADERE IL GOVERNO”
Anticorruzione, stop sul peculato: Movimento 5 Stelle contro Giancarlo Giorgetti, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel mirino dei grillini per aver spinto alla votazione “dissidente” gli esponenti della Lega. «Secondo me non c’è alcun tipo di problema. Confermo: è un inciampo. Ma io non c’entro proprio niente. Ma figuriamoci se con tutto quello che c’è da fare mi metto a far scoppiare la crisi», ha chiarito Giancarlo Giorgetti, con il braccio destro di Matteo Salvini che è stato rinfrancato anche dalle parole del leader pentastellato Luigi Di Maio: «Leggo da qualche parte che ci sono accuse M5S a Giorgetti. Non è così, smentisco. Lui è in mezzo a tensioni per le quali c’è la solidarietà di M5S perchè forse dà fastidio al Coni e a Malagò», le sue parole in sala stampa alla Camera.
FORZA ITALIA E PD CONTRO DDL ANTICORRUZIONE
E l’opposizione si schiera contro il ddl anticorruzione fortemente voluto dal M5s, il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto, relatore di minoranza, ha commentato ai microfoni di TG Com 24: «Un governo che non compare mai in Aula ieri era allineato e coperto alla Camera per fare il guardiano del voto sull’anticorruzione. E’ la negazione della libertà dei parlamentari e l’applicazione di un approccio militare per garantire l’approvazione di un testo che rappresenta lo sfascio dei principi di diritto. Ieri si è arrivati a votare la possibilità di intercettare gli indagati per reati contro la P.A. anche a casa propria attraverso un trojan nei telefoni cellulari e in altri dispositivi. Una violazione così grave della riservatezza la dice lunga sulla deriva manettara che la giustizia ha imboccato con questo governo. Non si capisce come la Lega possa avallare tutto questo. La Corte costituzionale avrà molto da lavorare nei prossimi mesi perché le leggi che la maggioranza sta varando sono chiaramente e sfacciatamente anticostituzionali». Il Partito Democratico non è da meno, con i deputati dem che stanno continuando a sparare a zero sul ddl sui social.