Il giorno dopo la presa di distanza da Maurizio Pascucci, il candidato sindaco M5s di Corleone che ha scattato una foto col nipote di Bernardo Provenzano aprendo al dialogo coi parenti dei mafiosi, Luigi Di Maio torna sulla questione e rincara la dose:”Se venisse eletto anche un solo consigliere a Corleone nella lista del Movimento 5 Stelle ritirerei immediatamente il simbolo“. Il capo politico M5s ha aggiunto:”Non voglio rischiare che qualcuno possa avere preso i voti della mafia“. Già nella serata di ieri il vicepremier era stato durissimo nei confronti del candidato pentastellato, decidendo di non presenziare al comizio di Pascucci e invitando – come riporta La Repbblica – i probiviri del Movimento a prendere provvedimenti, con l’indicazione esplicita di infliggere “il massimo della sanzione, cioè l’espulsione dal Movimento 5 Stelle“. Dal canto suo Pascucci ha ribattuto:”Noi andiamo avanti. Domani i cittadini di Corleone si esprimeranno e decideranno. Se il M5s dovrà pronunciarsi sulle singole persone poi lo farà al proprio interno“. (agg. di Dario D’Angelo)



DI MAIO, “NON VOGLIO I VOTI DELLA MAFIA”

Prosegue la querelle a distanza fra Luigi Di Maio e Pascucci, candidato grillino presso il paese di Corleone. Oggi il leader del Movimento 5 Stelle, dopo l’annullamento del comizio a sostegno del proprio candidato (accusato di aver aperto al dialogo con i parenti mafiosi), è tornato a ribadire la propria posizione sulla vicenda, spiegando: «Se venisse eletto anche un solo consigliere a Corleone nella lista del Movimento 5 Stelle ritirerei immediatamente il simbolo». Il vice presidente del consiglio Luigi Di Maio si trova a Palermo dove ha tenuto diversi colloqui con i lavoratori della zona, e parlando delle elezioni amministrative nel paese di Totò Riina e Bernardo Provenzano, dove domani si eleggerà il nuovo sindaco, ha ammesso: «Non voglio rischiare che qualcuno possa avere preso i voti della mafia». Pascucci aveva posato insieme al nipote di Provenzano, e lo incriminato scatto aveva fatto andare su tutte le furie lo stesso Di Maio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



DI MAIO VS PASCUSSI: PROSEGUONO LE POLEMICHE

Non si placano le polemiche sul Movimento 5 Stelle per il caso Corleone e l’apertura al dialogo con i parenti dei mafiosi del candidato alle amministrative Pascucci. Luigi Di Maio ha disertato il comizio, ecco il commento di Matteo Richetti: «Dopo che abbiamo denunciato questo messaggio pericolosamente ambiguo, Di Maio ha deciso di non partecipare. Scelta saggia, noi continueremo a segnalare tutte le incoerenze del #M5S». Più duro il senatore Franco Mirabelli: «L’intenzione di aprire, proprio durante la campagna elettorale, un ‘dialogo’ con i parenti dei mafiosi, come lo definisce il candidato sindaco a Corleone per il M5s Maurizio Pascucci, è nella migliore delle ipotesi sbagliata. Anche ammettendo la buona fede del pentastellato, infatti, non è facendosi scattare una foto al bancone di un bar col nipote del boss che si redimono i famigliari dei mafiosi. Il messaggio che arriverà è che i voti di chi convive con la criminalità organizzata senza combatterla sono i benvenuti. Forse è questo ciò che si voleva ottenere? E’ un atto opportunista e pericoloso per la legalità, un abbassamento della guardia che, ripeto, anche nella migliore delle ipotesi non prelude a niente di buono». Infine, l’attacco di Stefano Esposito: «Quindi abbiamo candidato #M5S a #Corleone terra di mafiosi conosciuta in tutto il mondo che vuole dialogare con i parenti dei mafiosi. @luigidimaio rinuncia al comizio con lui. Gesto scontato, ma insufficiente. Su questo tema non si può fare il gioco delle 3 carte caro #DiMaio». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“MESSAGGIO MAL INTERPRETATO”

Un caso politico di proporzioni nazionali, è quello nato dopo le dichiarazioni del candidato sindaco di Corleone del MoVimento 5 Stelle, Maurizio Pascucci, che ha affermato di voler “aprire il dialogo con i parenti dei mafiosi”. Come riportato dall’Ansa, dopo la decisione del capo politico grillino Luigi Di Maio di non prendere parte al comizio previsto per questa sera, tra le ipotesi in campo vi è addirittura quella del ritiro della candidatura. Ad ammetterlo è stato lo stesso Pascucci, che ai cronisti ha dichiarato: “Vedremo, mi confronterò con il meetup e con il parlamentare di riferimento del territorio e decideremo se e come proseguire”. Il candidato sindaco grillino ha poi dichiarato a sua discolpa: “La scelta di fare la foto con il nipote di Provenzano era stata condivisa col meetup e con il parlamentare di riferimento del territorio Giuseppe Chiazzese. Con la foto volevamo trasmettere il messaggio che i parenti dei mafiosi che prendono le distanze dai proprio congiunti non possono essere esclusi dalla comunità. Evidentemente il messaggio è stato male interpretato”. (agg. di Dario D’Angelo)

DI MAIO VS PASCUCCI PER LA FOTO CON NIPOTE PROVENZANO

Luigi Di Maio non sarà al comizio previsto stasera a Corleone in netta polemica con il candidato sindaco M5s Maurizio Pascucci. Lo ha annunciato lo stesso capo politico del Movimento 5 Stelle nel corso di una diretta Facebook: «Volevo avvisare tutti voi che non andrò a Corleone come inizialmente previsto». Evidente che la decisione è legata ad alcune dichiarazioni di Pascucci e ad una foto pubblicata da quest’ultimo sui social. «Ho aperto il cellulare e tra le news c’era questa notizia data dal nostro candidato sindaco M5S», il quale aveva detto che «voleva aprire al dialogo con i parenti dei mafiosi». Per Di Maio queste parole fanno il paio «con una foto sua in un bar, con il nipote di Provenzano». Il vicepremier si è detto sicuro della buona fede con cui ha parlato il candidato M5s, ma d’altra parte è consapevole che «quel concetto è pericolosissimo». E precisa: «I voti di quelli non li vogliamo e ci fanno schifo».

DI MAIO CONTRO PASCUCCI DOPO FOTO CON NIPOTE PROVENZANO

Nella diretta Facebook il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha spiegato le ragioni della sua decisione di non presentarsi al comizio previsto questa sera a Corleone. «Non posso correre il rischio che stasera lo Stato vada lì dopo che c’è stato un appello al dialogo con le famiglie dei mafiosi. Mi dispiace. Le sue frasi sono gravi. Lo Stato deve stare attento a non avvicinarsi mai, neppure con la propria immagine, a quella gente». Il vicepremier ha aggiunto che il governo andrà avanti «con la lotta alla criminalità organizzata. Faremo piazza pulita di corrotti e mafiosi molto presto». La giornata era stata segnata dalle polemiche per le dichiarazioni di Maurizio Pascucci. Il primo ad attaccare era stato Claudio Fava, presidente della commissione Antimafia regionale: «Pubblicare quella foto sui social è una scelta inopportuna, soprattutto per chi si candida come sindaco di un paese che ha subito lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Siamo certi che il vicepremier Di Maio, oggi in visita elettorale a Corleone, lo spiegherà adeguatamente al candidato del M5S».