Matteo Renzi al veleno sui vertici del Partito Democratico, l’ex premier mette nel mirino le analisi fatte dopo la debacle delle elezioni politiche del 4 marzo 2018 e parte all’attacco. Intervistato da Il Messaggero, l’ex segretario dem ha commentato: «Io sono l’unico – di tutto il panorama politico italiano, non solo del Pd – che si è assunto una responsabilità, dimettendosi. Dico solo che una parte della sconfitta venga anche dal fuoco amico: mi hanno fatto la guerra più in casa che fuori. Leggendo le analisi di esponenti del Pd pare che ogni problema della sinistra mondiale dipenda dal mio carattere: mi sembra superficiale». Prosegue Renzi, sottolineando: «Ora mi sono fatto da parte, vediamo che succede. Ho smesso di fare il segretario, ma ho il mio collegio e combatto per la mia gente contro gli errori del governo. Senza rancore, ma senza mollare di un centimetro. E combatto insieme a migliaia di persone che non si vergognano di ciò che abbiamo fatto in questi anni come invece pare che facciano molti ex ministri. Queste migliaia di persone cresceranno settimana dopo settimana con il peggiorare della crisi economica. Sono e saranno il nucleo dei comitati civici».



“COMITATI CIVICI PER DIFENDERE L’ANIMA DELL’EUROPA”

Matteo Renzi, che pochi giorni fa ha criticato aspramente Paolo Gentiloni e Graziano Delrio, rei di averlo pugnalato alle spalle, ha poi aggiunto sui comitati civici per fare cosa: «Per dare una possibilità di impegno a chi non si riconosce nei partiti tradizionali ma ha voglia di dare una mano contro questo governo. E per difendere l’anima dell’Europa». L’ex premier, che sosterrà Marco Minniti alle primarie Pd, poi commenta la definizione di “leader dell’opposizione al governo giallo-verde a nome proprio”: «Non so se sono il leader: sono solo uno di quelli che da subito ha contestato un governo che elimina l’obbligo dei vaccini e fa il condono edilizio. Che ci schiera dalla parte sbagliata dell’Europa e che grazie a Di Maio aumenta i disoccupati, non i posti di lavoro. Diciamo che io l’ho detto dal primo giorno, altri che sognavano di addomesticare i barbari si stanno accodando piano piano alla linea dura. Ma va bene così, non importa chi lo ha detto per primo».

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