Le mani della camorra sul reddito di cittadinanza? È quel che teme Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Il governatore ne ha parlato all’assemblea di Confindustria Salerno. «Credo che buona parte del reddito di cittadinanza sarà intercettata elegantemente dalla camorra». Inoltre De Luca ha espresso le perplessità di «qualche esponente del mondo dell’artigianato» secondo cui con il reddito di cittadinanza «sarà difficile tenere in piedi i programmi di apprendistato». De Luca fa l’esempio di un apprendista che percepisce 500 euro: «Se gli dai 800 euro, credo non avrà dubbi sulla scelta da fare», dice in merito al reddito di cittadinanza. Questo però crea «qualche complicazione in più nell’area campana». Il governatore campano è poi andato all’attacco del Movimento 5 Stelle, rei di aver introdotto nella vita pubblica del nostro Paese «la cancellazione della realtà». Per De Luca «la logica, la razionalità, l’aggancio del confronto politico ai dati non contano più niente».
DE LUCA E IL REDDITO DI CITTADINANZA
L’invettiva di Vincenzo De Luca al Movimento 5 Stelle si arricchisce di un ulteriore attacco: «Ormai il dibattito pubblico avviene sulla base di operazioni di squadrismo mediatico organizzato. Una realtà virtuale costruita sui social in maniera scientifica, aggressiva, squadristica». Questa situazione starebbe modificando «la sostanza della democrazia nel nostro Paese». Durante l’assemblea di Confindustria Salerno, il presidente della Regione Campania ha evidenziato un altro aspetto. Spiega infatti che sono state «appostate risorse per 8 miliardi di euro», ma ricorda che secondo un rapporto Svimez «rispetto alle quote di povertà, avremmo bisogno di 15 miliardi di euro, che non ci sono». Non è mancato un attacco diretto al capo politico M5s, Luigi Di Maio: «Ho la netta sensazione che alla fine tutta questa demagogia sul reddito di cittadinanza si ridurrà in un’erogazione di soldi a un po’ di gente per le prossime elezioni europee».