M5s, dentro Alessandro Di Battista e fuori Luigi Di Maio? Questo il possibile colpo di scena riportato da Linkiesta, con i pentastellati pronti a virare sul piano B per arrestare la caduta. I sondaggi degli ultimi mesi non lasciano spazi a dubbi: la Lega ha raggiunto e superato il Movimento 5 Stelle, con il Governo gialloverde che sta premiando il partito di Matteo Salvini e sta erodendo i consensi dei grillini. Attualmente in giro per il mondo per la sua attività da reporter, Alessandro Di Battista è stato citato a più riprese negli ultimi tempi: il ritorno in campo dell’ex parlamentare sembra essere sempre più vicino e in molti in casa M5s sperano in un cambio alla guida. «Se lui tornasse recupereremmo il terreno perso in questi mesi di governo», uno dei principali spifferi, con deputati e senatori che invocano il suo rientro da protagonista nella politica.
COLPO DI SCENA NEL M5S?
Luigi Di Maio è sotto l’occhio del ciclone per una serie di vicende, l’ultima che coinvolge l’azienda del padre e il lavoro in nero, con il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico che continua a perdere consensi. La sfiducia non sarà immediata, sottolinea Linkiesta, ma tra le altre sfere dei 5 Stelle si ragiona su una strategia di rilancio ben precisa: il ritorno di Di Battista con un ruolo di prestigio nell’esecutivo con un ampio rimpasto di governo. Senza dimenticare l’ipotesi di elezioni anticipate. Sul possibile ritorno di “Dibba” è intervenuto anche Andrea Scanzi, giornalista de Il Fatto Quotidiano: «Ci sono problemi evidenti nel M5s: è un elettorato eterogeneo, ci sono ministri inadeguati al ruolo. A questa crisi si ovvia in due modi: dando la sensazione di essere alternativi alla Lega, è necessario il rientro di Di Battista. Dall’altra parte servono continue vittorie identitarie», le sue parole a La 7.