Arrivano le prime reazioni dalla politica sulle nomine dei direttori di rete della Rai. Maurizio Gasparri di Forza Italia si è espresso favorevolmente sulla scelta di Carlo Freccero per Rai 2: «Tra le nomine della #Rai spicca quella di Carlo Freccero. In pensione da anni, dovrà svolgere il suo ruolo gratuitamente. Freccero lo ricordiamo protagonista di vecchie stagioni alla guida della stessa Rai2 che gli viene nuovamente affidata e ricordiamo anche tante discussioni e tante polemiche». E sottolinea: «Ma negli anni Freccero ha saputo farsi interprete di una sincera volontà di tutelare il pluralismo. Almeno questa è l’impressione che ho tratto nel corso del suo mandato di Consigliere di amministrazione della #Rai quando ci siamo confrontati in Commissione di vigilanza. La Rai della sinistra, con Campo Dall’Orto, aveva imposto una sorta di pensiero unico, ora c’è da augurarsi che non si ripetano gli errori del recente passato e che Freccero ci sappia sorprendere rendendosi interprete e garante di un autentico pluralismo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DE SANTIS A RAI1, FRECCERO A RAI2
Ora è ufficiale: Teresa De Santis, Carlo Freccero e Stefano Coletta sono i nuovi direttori delle reti Rai. Il Cda ha fatto le nomine, confermando Coletta a Rai3, puntando su Freccero per Rai2 e scegliendo la prima donna alla guida di Rai1. A tal proposito, Il Messaggero riporta una voce che circola nei corridoi di Viale Mazzini: la direzione di De Santis potrebbe in realtà essere una co-direzione, visto il legame esistente con Casimiro Lieto. Nel Cda Rai sono state anche approvate le indicazioni di nomina di Auro Bulbarelli alla guida di RaiSport, mentre Antonio Preziosi è il direttore di Rai Parlamento. L’amministratore delegato Fabrizio Salini ha commentato le nomine definendole «scelte tese alla valorizzazione di eccellenti professionisti con una lunga storia aziendale, con le quali rafforzare la leadership televisiva del Servizio pubblico e renderla ancor più autorevole ed universale». Ma ovviamente non sono mancate le polemiche.
RAI, NOMINATI DIRETTORI DI RETE: LE POLEMICHE
Michele Anzaldi (Pd) ha attaccato Pierpaolo Cotone, attuale capo dell’Ufficio affari legali della Rai che sta per diventare capo dello staff del presidente Marcello Foa. In primis, ritiene che «questa nomina aggira illegittimamente la legge Madia, essendo Cotone abbondantemente in età di pensione». E poi ritiene che sia «la dimostrazione che dietro l’illegittima nomina di Foa c’è stato un piano preordinato studiato nei minimi particolari proprio dentro la Rai». Il parlamentare dem, pronto a rivolgersi all’Anac di Cantone, ha aggiunto un altro particolare: «Si scopre ora che Cotone è l’autore del parere legale attraverso cui la Rai ha costruito il castello di carte per rivotare Foa, dopo la bocciatura in Vigilanza». Ma oltre alle polemiche, arrivano endorsement importanti. Come quello di Giancarlo Magalli che ha difeso il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini: «È un razzista? Macché, semmai è un protezionista. Preferisce non far arrivare gli stranieri non perché li odia, ma perché sono persone che spesso portano violenza, delinquenza e disordine».