«La prescrizione non è una scorciatoia, è un istituto neutro: garantisce il rispetto del diritto fondamentale della persona di non restare a tempo indeterminato (sia come imputato sia in quanto vittima dal reato) in balia del sistema giudiziario»: a parlare è la presidente degli avvocati della Romagna, Giovanna Ollà, intervistata dal Corriere Romagna. Il tema è sempre quello, il braccio di ferro tra Lega e M5s per provare a modificare/approvare l’emendamento voluto dal Ministro Bonafede al Ddl Spazzacorrotti. «Noi avvocati diciamo no al processo terno: stop alla prescrizione è norma inefficace e incostituzionale», prosegue la lega penalista riminese. In realtà è tutta Italia, nei vari settori della giustizia, a nutrire più di un dubbio sulla proposta dei grillini: oggi tra l’altro il Guardasigilli ha dovuto fare un dietrofront rispetto alla dura nota con cui ieri ha replicato alle accuse lanciate dal Ministro Bongiorno. «Non volevo definirli degli “azzeccagarbugli”: intendevo richiamare la percezione che hanno i cittadini di fronte alla possibilità, per i tanti furbetti di questo Paese, di utilizzare vari espedienti e artifizi giuridici con il risultato di difendersi dal processo e non nel processo», spiega Bonafede al Fatto Quotidiano. (agg. di Niccolò Magnani)
GIORGETTI: “CONTRATTO? NON È COME DICE BONAFEDE”
«Prescrizione nel contratto di Governo? Non mi intendo di diritto penale, ma non credo che sia nei termini proposti dai relatori della legge»: Giancarlo Giorgetti in una intervista a Repubblica dice forse quello che Salvini non può dire in quanto Ministro degli Interni e soprattutto n.1 della Lega alquanto adirata con il M5s per la ben nota vicenda dell’emendamento Bonafede. «Ci sarà una discussione. Bonafede si confronterà con i nostri esperti, non c’è dubbio. E troveremo una soluzione», spiega ancora il Sottosegretario della Presidenza del Consiglio, mai troppo “amato” dai compagni di Governo del M5s. Di contro, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro (tra i principali collaboratori di Di Maio e Casaleggio, ndr) replica «La vera bomba sui processi è l’impunità. La riforma della prescrizione e’ una misura di civiltà, la prevede il contratto di Governo e la chiedono i cittadini. Non si può negare la giustizia perché a un certo punto arriva la scadenza, vogliamo sanare un vulnus tipico del nostro ordinamento. Per questo prevediamo pure l’incremento del personale della giustizia. Garantire la certezza del diritto e’ interesse comune. Sono convito che tutti si persuaderanno», spiega il Ministro in una intervista al Corriere della Sera. (agg. di Niccolò Magnani)
SALVINI: “NON SI CAMBIA COSÌ”
Intervistato dal Corriere della Sera questa mattina, il Ministro Salvini prova a riallacciare i nodi dell’alleanza di Governo dopo il caos per lo stop alla prescrizione messo in emendamento al Ddl Spazzacorrotti dal Movimento 5 Stelle: «la prescrizione non si cambia così», spiega il leader del Carroccio che non intende accettare una norma che rischia di creare una vera e propria deflagrazione sul mondo della Giustizia. Dopo il match a distanza Bongiorno-Bonafede, il leader della Lega detta la linea: «Quello che firmo io mantengo, gli impegni che prendo li rispetto. La riforma della giustizia e anche della prescrizione sono nel contratto di governo e li faremo. Però, la giustizia è affare delicatissimo: se ci si mette mano, bisogna farlo bene». Entrando nel merito dello stop alla prescrizione voluta dal M5s, Salvini conclude «Io sono d’accordo sul fatto che i processi debbano avere una fine e sono d’accordo sul fatto che non possano essere prescritti quelli di chi ha i soldi. Io dico: riformiamo la prescrizione, ma facciamolo in maniera efficace. Non necessariamente un emendamento presentato dalla sera alla mattina è il modo migliore». (agg. di Niccolò Magnani)
MINISTRO GIUSTIZIA: “UNICA BOMBA È RABBIA DEI CITTADINI”
Non ha usato mezzi termini il ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, nel definire la riforma della prescrizione come una “bomba atomica” in grado di inficiare tutto il sistema penale e non solo i processi per corruzione. Ma al di là degli attestati di stima reciproci tra colleghi di governo, non si placa la tensione all’interno dell’esecutivo, con il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ha lasciato intendere di non aver alcuna intenzione di arretrare. Secondo l’esponente M5s, come riporta Huffinghton Post, la Bongiorno “sulla prescrizione si sbaglia. La bomba atomica che rischia di esplodere è la rabbia dei cittadini di fronte all’impunità. Con la nostra riforma della prescrizione gli unici a dover temere sono i colpevoli. I tempi dei processi saranno brevi grazie agli investimenti di questo governo: lo Stato si deve prendere la responsabilità di rendere giustizia ai cittadini. (agg. di Dario D’Angelo)
DI MAIO, “STO PRESCRIZIONE DEVE ENTRARE NEL DECRETO”
Riforma prescrizione, tensione tra Lega e Movimento 5 Stelle. Le parole di Giulia Bongiorno hanno riacceso la polemica sul ddl anticorruzione, con Luigi Di Maio che ieri aveva affermato chiaramente: “Lo stop alla prescrizione deve entrare nel decreto ‘spazza corrotti’ perché l’emendamento del ministro Bonafede è in linea con il contratto di governo. E’ la norma contro i furbi. In questo Paese i più grandi furbetti del quartierino, i furbetti politici, si sono salvati dai processi grazie alla prescrizione, non la povera gente. Tra loro Licio Gelli”. E Il Fatto Quotidiano riporta un altro passaggio molto importante del vice premier pentastellato, relative proprio alle polemiche con il Carroccio: “Magari ci sono dei problemi interni alla Lega, non lo so e non mi interessa”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
GIULIA BONGIORNO SU RIFORMA PRESCRIZIONE
Riforma prescrizione, alta tensione nel governo M5s-Lega. Giulia Bongiorno, legale della Lega e ministro della Pubblica amministrazione, ha parlato di bomba atomica a proposito della sospensione della prescrizione nei processi per corruzione. Ecco le sue parole a Sky Tg 24: “Mentre il disegno di legge anticorruzione è passato al Consiglio dei ministri, questo è un emendamento dell’ultima ora: io sono preoccupata su questo emendamento perché non credo che sia una correzione che incida solo sulla prescrizione, ma incide su tutto il sistema penale. Se noi dovessimo bloccare la prescrizione dopo il primo grado, non ci sarebbero più appello e cassazione. Sapendo che non c’è la tagliola della prescrizione, non sarebbero più fissate udienze: oggi a Roma per fissare un appello ci vogliono due o tre anni, andrebbe a finire che un soggetto innocente non ha la possibilità di avere un secondo grado di giudizio perché non gli fissano l’udienza. Io non credo che siano tutti colpevoli tutti quelli che sono processati, ma vale anche per i condannati: un condannato deve avere un secondo grado di giudizio in tempi ragionevoli”.
LE PAROLE DI ALFONSO BONAFEDE
Giulia Bongiorno ha poi evidenziato: “Io sono dell’idea che si farà una riforma della prescrizione, non levando gradi di giudizio: io con Bonafede mi trovo benissimo e abbiamo fatto tantissime cose. E’ una persona ragionevole ma dobbiamo stare attenti a non bloccare la giustizia per sempre”. Ma il ministro della Giustizia Bonafede tira dritto: “on possiamo pensare che un processo passato attraverso spese, indagini e sentenze, si risolva a tarallucci e vino prima del giudizio definitivo. E poi la prescrizione esiste solo in Italia. In quei casi sono gli Stati a farsi carico dei tempi della giustizia. Ed è la stessa cosa che voglio fare io. Voglio un sistema giudiziario con le spalle larghe. Capace cioè di reagire in tempi rapidi”, le sue parole a La Stampa.