Si è concluso il bilaterale all’hotel Hilton tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, con il giurista del Movimento 5 Stelle che ha rilasciato alcune battute ai microfoni dell’Ansa: «Non abbiamo parlato di numeri finali, è stato un incontro molto costruttivo, stiamo valutando vari scenari» , ribadendo che «l’obiettivo è evitare la procedura di infrazione,si tratta di un interesse dell’Italia ma anche dell’Europa». Il presidente del Consiglio ha poi sottolineato da Buenos Aires, dove si trova per il G20: «La fiducia è l’ultima ratio. Mi hanno informato che stanno lavorando alacremente a concordare gli ultimi emendamenti. La fiducia si sceglie quando necessaria e se è necessaria». Ricordiamo inoltre che all’incontro hanno partecipato anche il ministro dell’Economia Giovanni Tria e il commissario europeo per gli Affari economici Pierre Moscovici. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



UE VS ITALIA

La procedura d’infrazione in realtà sarebbe già pronta: la Commissione Ue sulla Manovra italiana non vuole lasciare alcuno “sconto” se da Roma non provengono manifestazioni certe del voler cambiare l’impianto centrale della Legge. Negli scorsi giorni Conte ha provato ad illustrare, assieme a Tria, i possibili cambiamenti su Quota 100, Reddito di Cittadinanza e investimenti: per ora però considerato troppo poco visto che la spesa “centrale” resta praticamente la stessa e bisognerà inoltre passare dal voto in Parlamento per arrivare a quel deficit al 2,2% (rispetto al 2,4% del Def) “sperato” da Tria ma considerato comunque “insufficiente” da Dombrovskis e Moscovici. Come riporta Angela Mauro sull’Huffington Post questa mattina, il Comitato Economico e Finanziario (composto dai vari direttori del Tesoro dei Paesi Ue) si è riunito a Bruxelles e ha approvato l’analisi della Commissione Ue sulla Manovra dell’Italia. Il disco verde è arrivato: era uno degli ultimi passi che mancavano per la procedura di infrazione per deficit eccessivo legato al debito. Con l’ok necessario alla Commissione per cominciare a formulare la sua raccomandazione all’Italia, il “pacco mortale” potrebbe arrivare il 19 dicembre. In mezzo ci sono il G20 in Argentina e il Consiglio Europeo, gli ultimi due tentativi che avrà l’Italia per convincere l’Europa di aver intenzione di modificare e non poco la propria Legge di Bilancio.



TRIA DA MOSCOVICI: “FIDUCIOSO SULL’EVITARE SANZIONE MANOVRA”

«Sono abbastanza fiducioso, bisogna lavorarci», ha spiegato il Ministro Giovanni Tria dopo aver incontrato il Commissario Ue agli Affari Economici Pierre Moscovici a margine del G20 in Argentina scattato questa mattina: «L’incontro con Moscovici è stato cordiale, stiamo discutendo», ha spiegato ancora il titolare del Mef che ha subito precisato di star portando la linea del Governo Lega-M5s nel tentativo di cercare una soluzione condivisa e che possa evitare la procedura d’infrazione sulla Manovra. «Non si può chiudere così in breve tempo, con Pierre Moscovici continueremo a vederci nelle prossime settimane, direi continuamente, in fondo la riunione del G20 non è su questo tema» ha concluso il Ministro non prima di spiegare come potrebbe essere possibile nelle prossime ore un vertice privato con il Presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker.

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