Nel corso della lunga intervista rilasciata a Di Martedì il premier Giuseppe Conte ha parlato anche del ddl anticorruzione, con la riforma della prescrizione che sta facendo discutere Lega e Movimento 5 Stelle. Il Presidente del Consiglio ha affermato: “Stiamo lavorando all’accelerazione dei processi penali e stiamo depotenziando la prescrizione: secondo la proposta del M5s, dopo il primo grado non scatterebbe più. Su questa proposta ci riuniremo, non è stata ancora votata: la soluzione è sacrosanta, dobbiamo metterla a punto dal punto di vista tecnico”. E sulla riforma è intervenuto anche Raffaele Cantone, presidente dell’Anticorruzione: “Io starei molto attento a mettere in discussione il principio della prescrizione, non si possono tenere aperti i processi oltre tempi ragionevoli. La soluzione non mi convince ma va riconosciuto al ministro di aver posto un tema importante, perché i processi che finiscono in prescrizione sono troppi”, le sue parole riportate da Il Fatto Quotidiano. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



IL COMMENTO DI GIORGETTI

Il Governo prende tempo sulla prescrizione, ancora una volta: Lega e M5s hanno richiesto e ottenuto alla Camera un nuovo stop dei lavori nelle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia fino al primo pomeriggio. I presidenti rispetti, Giuseppe Brescia e Giulia Sarti, in apertura di Commissione hanno comunicato di «non essere ancora in grado di dare il parere sull’ammissibilità del nuovo emendamento dei relatori sulla prescrizione». Ovvia la reazione di ira delle opposizioni che denunciano la paralisi del Governo per una mancanza di accordo interno tra Salvini e Di Maio: «paralizzata perché bisogna aspettare che rientrino dall’estero i due capi di governo, ma quella sull’ammissibilità è una scelta tecnica non politica. Si confonde il piano politico con il piano istituzionale», sottolinea Enrico Costa di Forza Italia. Tra l’altro, per motivi assai simili, sono bloccate anche le Commissioni Affari Esteri e Interni per il parere sul ddl Sicurezza: Giorgetti, interpellato durante l’inaugurazione dell’Eicma ha provato a “mediare” «Come spesso accade bisogna incontrarsi e discutere. Quando tornano Salvini dal Ghana e di Maio dalla Cina può darsi che si incontreranno e troveranno soluzione». (agg. di Niccolò Magnani)



OGGI SUMMIT CON CONTE?

Conferme da Rai Uno: oggi è previsto un summit tra il premier Giuseppe Conte e i vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini per tentare di trovare un’intesa sul ddl anticorruzione e, in particolare, sul tema prescrizione. La lite tra Lega e Movimento 5 Stelle non si placa e c’è chi parla anche di rottura. Nelle ultime ore i grillini hanno sottolineato l’importanza della riforma: “Lo stop della #prescrizione dopo la sentenza di primo grado è necessario oggi. Solo in questo modo non ci saranno più delinquenti che non pagheranno il proprio conto con la giustizia e i processi potranno svolgersi in maniera spedita. Su questo non facciamo passi indietro”, le parole di Paola Taverna. Queste, invece, le parole di Mirella Liuzzi: “In legge di Bilancio il ministro #Bonafede ha già inserito fondi per assunzioni di personale utili a garantire il funzionamento della macchina giudiziaria, ma non si può non partire dall’eliminare il sotterfugio della #prescrizione”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



VERTICE DI MAIO-SALVINI

Nuovo scontro all’interno del governo. Ancora una volta, il Movimento 5 Stelle e la Lega si trovano in disaccordo su una riforma. Questa volta, oggetto della contesa, è la prescrizione, con la frangia grillina che non intende accogliere le richieste leghiste, che vorrebbero una prescrizione “morbida”. Come riferisce quest’oggi l’edizione online di Rai News, nella tarda serata di ieri si è tenuto un contatto fra le parti in gioco che non ha portato ad alcuna soluzione condivisa, e di conseguenza, sarà necessario un vis a vis fra il ministro dell’interno, Matteo Salvini, e quello del lavoro, Luigi Di Maio, per arrivare all’ok. Uno scontro in cui il Movimento 5 Stelle dovrà giocarsi per l’ennesima volta la fiducia dei propri elettori, già traditi con la tap, la tav e il decreto sicurezza, e in cui la Lega non potrà distaccarsi di troppo da quello che è una questione “tradizionale” per il centro-destra. La sensazione circolante è che nella giornata odierna i due leader possano vedersi a Palazzo Chigi, o magari colloquiare via telefono, per decidere una volta per tutte il da farsi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

IL COMMENTO DI BAZOLI

Opposizioni indignate per il comportamento tenuto dal Governo sul Ddl anticorruzione e il provvedimento sullo stop alla prescrizione. Alfredo Bazoli, capogruppo del Partito Democratico in commissione Giustizia, ha affermato: “Per i relatori e per il ministro della Giustizia si può cambiare il contenuto di una legge, e modificare un istituto fondamentale come la prescrizione, con un emendamento depositato all’ultimo minuto. Basta solo cambiare nome alla legge. Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Quanto si può tollerare questa presa in giro del Parlamento e delle istituzioni? E la Lega si fa ridicolizzare e umiliare così dal suo alleato di governo?” Rincara la dose Mariastella Gelmini, capogruppo alla Camera di Forza Italia: “Suggerisco a Bonafede che ‘accusa’ la Lega di proporre emendamenti nel solco Forza Italia, di planare sul pianeta terra e di leggere il giudizio che le Camere Penali danno sugli emendamenti M5S: ‘espressione di una concezione autoritaria del diritto penale e del processo.” (agg. di Fabio Belli)

E’ ROTTURA LEGA M5S?

E rottura, forse questa volta, c’è stata: il provvedimento sullo stop alla prescrizione è stato sì riformulato dal M5s tramite la relatrice del Ddl anticorruzione Francesca Businarolo, ma poi è stato presentato poco dopo con un titolo diverso e un contenuto pressoché identico. L’obiettivo, come del resto ribadito anche oggi da Di Maio, è quello di ribadire il blocco della prescrizione dal primo grado di giudizio in poi. Come spiega l’Adnkronos, nel testo riformulato «dopo le parole ‘pubblica amministrazione’ viene semplicemente inserita la dicitura ‘nonché in materia di prescrizione del reato». La Lega è furiosa e tramite il deputato Igor Iezzi fa sapere «Ne devono discutere i leader. A livello parlamentare non abbiamo raggiunto un’intesa. Non è possibile modificare la prescrizione con sole due righe: hanno cambiato solo il titolo..». Il vertice di Conte questa sera potrebbe essere ancora una volta decisivo per capire chi la spunterà tra Di Maio e Salvini, nessuno dei quali è intenzionato a porre un passo indietro rispetto alle attuali (distanti) posizioni. Il “mini-vertice” tecnico di questa sera sarà probabilmente l’anticipo di un nuovo tavolo che domani il “triumvirato” compierà dopo il ritorno dalle rispettive missioni in Algeria (Conte), Cina (Di Maio) e Ghana (Salvini).

CONTE MEDIA: “STASERA VERTICE DI GOVERNO”

Siamo alle solite anche sulla prescrizione: davanti alle distanze tra Salvini e Di Maio nel merito del Ddl Spazzacorrotti, il Premier Conte è chiamato a “mediare” per trovare la quadra e non portare scontri in Aula su di un tema assai delicato come la giustizia penale. «Sulla prescrizione il nodo lo “scioglieremo nelle prossime ore: è un tema sacrosanto perché il nostro processo penale attraverso la prescrizione conosce la denegata giustizia. Una pronuncia di prescrizione per me equivale a denegata giustizia», ha spiegato il Presidente del Consiglio in conferenza stampa durante la missione in Algeria. Non solo, Conte ha aggiunto «Negli anni si è fatto un grande abuso di questo istituto e i successivi interventi ne hanno distorto la vocazione originaria. La riforma è nel contratto, manterremo il punto». Poco fa Di Maio ha rilanciato ancora sul tema facendo intuire che quella distanza con Salvini è tutt’altro che risolta: «La prescrizione deve rimanere nel ddl anticorruzione. Nessuno stralcio. Ne parleremo con la Lega». Anche per questo motivo, Conte ha deciso di convocare stasera un vertice di maggioranza a Roma dove M5s e Lega discuteranno e proveranno a mettere nero su bianco l’accordo finale sulla prescrizione: «chiamo a raccolta Bonafede e gli altri ministri competenti per un ultimo vertice per vedere quale è lo strumento migliore per portare a casa un risultato che è nel contratto di governo. Anche la Lega ha dichiarato di essere disponibile a rivedere». conclude il premier dall’Algeria. (agg. di Niccolò Magnani)

PRESCRIZIONE, È ANCORA LITE LEGA M5S

Prescrizione, lite M5s-Lega: Luigi Di Maio si dice sicuro di “trovare un accordo”. Sabato è nato il braccio di ferro tra i due partiti di governo sul ddl anticorruzione, con la leghista Giulia Bongiorno che ha parlato di “bomba atomica” sul blocco delle prescrizioni, con la pronta risposta del ministro della Giustizia grillino Alfonso Bonafede. Il capo politico del Movimento 5 Stelle però tenta di rasserenare il clima: “La prescrizione per noi rappresenta un punto fondamentale e sono fiducioso che troveremo un accordo con il Carroccio: sulle cose importanti lo abbiamo sempre trovato ma deve essere approvato il disegno di legge anticorruzione”. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ha poi evidenziato ai microfoni di Radio Radicale: “Io penso che le prescrizioni, così come le nuove assunzioni nel comparto giustizia e la semplificazione del codice civile per le imprese, rappresentino un passaggio fondamentale per accorciare i tempi della giustizia e garantire la stessa ai cittadini”. “Basta impunità per i furbetti del quartierino che si salvavano dai processi per frode fiscale”, il monito di Di Maio.

BONAFEDE: “EMENDAMENTI SEMBRANO DI BERLUSCONI”

“La vera bomba sui processi è l’impunità. La riforma della #prescrizione è nel contratto e la chiedono i cittadini: garantire la certezza del diritto è interesse comune. Anche su trasparenza e lotta alla corruzione non arretriamo. Andiamo avanti compatti nell’interesse del Paese”, il commento del ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta Riccardo Fraccaro. E il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede rincara la dose in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Devo dire che non ci volevo credere: perché, coprendo le firme dei deputati leghisti, quegli emendamenti sembravano suggeriti da Berlusconi“. Il guardasigilli evidenzia che “se arriveranno proposte di annacquamento, sulla prescrizione non arretreremo di un millimetro”, aggiungendo: “È evidente che quell’emendamento apre un confronto all’interno della maggioranza. Ragioniamo pure su un miglioramento del testo ma non ci sono dubbi sul fatto che il Paese non può più aspettare”.