Reddito di cittadinanza per 4,5 milioni di persone, Luigi Di Maio conferma: “Partirà nei primi mesi del 2019”. Il Movimento 5 Stelle, insieme alla Lega, è al lavoro per mettere a punto il suo provvedimento bandiera, con il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico che ha tenuto a precisare: “La platea dei beneficiari coinvolge 4,5 milioni di persone e non è individuata in base alla dichiarazione dei redditi, ma in base all’indicatore della situazione equivalente”. E i grillini rilanciano sul Blog delle stelle: “Il solito sistema non vuole accettare in nessun modo che il Governo del Cambiamento abbia finalmente messo nero su bianco la Manovra del Popolo e quindi tenta in ogni modo di screditare il nostro lavoro, generando confusione e allarmismo. Lo ripetiamo ancora una volta: sul Reddito di Cittadinanza, sul taglio alle pensioni d’oro, sulla quota 100 e tutte le altre misure della Manovra il Movimento 5 Stelle non arretra di un millimetro”.
LA SPIEGAZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Nonostante sia stato al centro di diverse polemiche nelle ultime settimane, con il M5s che ha ricordato alla Lega che “c’è un contratto di governo da rispettare”, il reddito di cittadinanza sarà presto attivato: “Nella Manovra del Popolo abbiamo stanziato 9 miliardi per il Reddito di Cittadinanza e 7 miliardi per superare la Fornero con Quota 100, e i dettagli di attuazione delle misure saranno inseriti in appositi decreti collegati. Eppure da settimane si susseguono dichiarazioni e articoli di giornale che vogliono far sembrare impossibile il Reddito di Cittadinanza, come l’articolo firmato da Federico Fubini sul Corriere della Sera, in cui si dice addirittura che sarebbero necessari oltre 50 miliardi per finanziarlo, cioè varie volte più delle risorse che abbiamo stanziato. Peccato che Fubini faccia calcoli in base alla sua idea di Reddito di Cittadinanza, che non c’entra nulla con quella vera!”, evidenziando che “sarà destinato a tutta Italia in maniera uniforme, da Nord a Sud: il 47% degli aventi diritto si trova al Centro-Nord”.