L’impresa era ardua, ma Beppe Grillo pare avercela fatta: in un colpo solo, rilanciare (senza accorgersene) una fake news sull’esaurimento nervoso di Emmanuel Macron e nello stesso tempo insultare la moglie Brigitte con una battuta di dubbio gusto (e un po’ superata ormai) sulla arcinota differenza di età. Tutto questo è quanto riuscito al fondatore M5s nelle ultime ore con un post su Facebook che ha attirato per una volta non solo le critiche delle opposizioni (scontate) ma anche degli stessi followers del Beppe nazionale. Dopo il recente “scandalo” delle battute contro le persone affette da autismo e Sindrome di Asperger, Grillo torna in scena con un nuovo polverone sollevato questa volta contro il Presidente francese: «Macron in clinica psichiatrica per sospetto esaurimento nervoso? Lo conferma Munchau», posta come foto, e poi commenta «il vibratore della collezione più vecchia della maestra ha le pile scariche..». Invece che contestare Macron – anche in maniera dissacrante come è sempre stato bravo a fare – sulle politiche e le tante mancanze dell’Eliseo, si impunta su una fake news e sulla conseguente battutaccia.
LA FAKE NEWS RILANCIATA DA GRILLO
Proprio non è periodo per il Garante del Movimento 5 Stelle, ma in generale per la “sua creatura” che già vive le tensioni interne della base indiavolata contro Di Maio per gli accordi con la Lega e ora si ritrova in poche ore con due mini-scandali: prima Rocco Casalino che in un video del passato insulta anziani, bimbi e down e ora anche Beppe Grillo contro Macron e Brigitte. La notizia rilanciata dal fondatore M5s, tra l’altro, è stata erroneamente presa dal prestigioso editorialista del Financial Times Wolfang Munchau: in realtà sul sito francese satirico Secretnewsfr si trova la notizia esattamente come postata da Grillo che dunque è caduto sul suo stesso campo d’origine, la satira dissacrante. Per ora silenzio dalla base M5s sull’ultima uscita di Beppe ma i malumori contro il “sacro totem” iniziano ad emergere con più frequenza, come si può evincere dai commenti al post su Facebook “della discordia”.