Il ddl Pillon viene “scaricato” anche dalla Lega, secondo cui il provvedimento è un’iniziativa autonoma del senatore. Come spiega Il Giornale, oltretutto il ministro della Famiglia, pure lui appartenente al carroccio, avrebbe espresso un parere critico sul ddl, evidenziato che “ci sono sicuramente degli aggiustamenti e delle cose da correggere”. La posizione del ministro Lorenzo Fontana sembra poter essere funzionale a “disinnescare” il ddl Pillon, contro cui oggi si tengono delle manifestazioni. Il Movimento 5 Stelle, attraverso il leader Di Maio, aveva espresso perplessità sul provvedimento e dunque per la Lega, impegnata su altri fronti in cui avere l’appoggio dell’alleato di Governo, cui ha dovuto far anche “ingoiare” il rinvio della norma sullo stop alla prescrizione, in questo momento potrebbe essere un bene mettere da parte il disegno di legge di Pillon. Il capogruppo della Lega al Senato ha fatto comunque capire che per quanto si possa discutere del provvedimento, la sua “ossatura” deve rimanere invariata. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
DI MAIO CONTRO IL DDL PILLON
Ddl Pillon, affido condiviso: il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio in tackle. “Questa legge non è nei programmi di approvazione dei prossimi mesi perché così non va. La modificheremo proprio per evitare gli effetti che lei ha descritto”, queste le parole del ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ai microfoni di Elle, con la protesta che arriverà domani in 60 piazze italiane. Ma anche all’interno del governo gialloverde c’è maretta sulla proposta della Lega, con il senatore che non sembra avere molti sostenitori. Come sottolinea l’Ansa, da fonti del ministero della Famiglia emerge che si tratta “di una iniziativa parlamentare del senatore Pillon: seguirà il suo iter parlamentare e non è stata sottoposta al giudizio preventivo del ministro Fontana.Come tutte le proposte legislative avrà la possibilità di essere migliorata e modificata”.
DDL PILLON, PROTESTE SU PROPOSTA LEGA
Domani, sabato 10 novembre 2018, in tantissime piazze italiane andrà in scena una manifestazione di protesta: “tocca tutte le regioni, dal nord al sud dell’Italia, dal Piemonte alla Sicilia”, il commento degli organizzatori. Unite numerose associazioni, una mobilitazione che coinvolgerà anche Cgil, Uil, Cisl, Usb, associazioni di donne (Associazione nazionale volontarie Telefono Rosa, Udi), e del terzo settore. Presente anche il movimento Non una di meno, ecco il commento di uno dei promotori: “La bigenitorialità, così come intesa nella proposta di legge non favorirà una condivisione della cura in base alle possibilità e ai desideri dei genitori, ma imporrà una rigida spartizione del tempo. A bambini e bambine non viene riconosciuta alcuna possibilità di scelta o diritto di espressione e pur invocando l’uguaglianza della responsabilità genitoriale, la proposta di legge non cancella gli squilibri esistenti nel lavoro di cura, produttivo e riproduttivo”. Segnaliamo inoltre il commento della dem Monica Cirinnà: “Anche @luigidimaio si accorge, dopo che il @pdnetwork ne ha chiesto il RITIRO, che ddl #Pillon è un testo pessimo, patriarcale e maschilista, demolitorio dei diritti di donne e bambini. Spero non sia solo l’ennesimo dispetto a #Salvini !”. Pillon, recentemente protagonista di uno scontro con Zucconi, al centro delle polemiche…