Nuova polemica tra Matteo Salvini e un simbolo vivente della sinistra italiana. Dopo i botta e risposta delle scorse settimane con Roberto Saviano tocca questa volta a Nanni Moretti finire nel mirino del vicepremier, che sui social ha commentato con ironia le recenti dichiarazioni del regista anti-berlusconiano per eccellenza (suo Il Caimano, ndr) tornato al cinema con un documentario sul golpe cileno dell’11 settembre 1973 che portò al potere Augusto Pinochet e già dal titolo “Santiago, Italia“, lascia intuire molto della sua visione politica. Intervistato sul “Venerdì” da Mario Calabresi, direttore de La Repubblica, riferendosi alla sua ultima fatica cinematografica, arrivata a 3 anni da “Mia Madre”, Nanni Moretti ha dichiarato:”Appena Salvini è diventato ministro ho capito perché lo avevo girato”
SALVINI RISPONDE A NANNI MORETTI, “QUANTA PAZIENZA”
Dinanzi alle dichiarazioni di Nanni Moretti, Matteo Salvini si è sentito evidentemente in dovere di rispondere alle affermazioni del regista. Così dal suo profilo Facebook il ministro dell’Interno ha commentato:”Il regista radical-chic è tornato e mi affianca a un dittatore sanguinario. Quanta pazienza…Comunque, anche a Nanni inviamo un bacione“. Dunque per Salvini, un nuovo fronte polemico aperto, contro un regista che per l’immaginario collettivo italiano incarna le idee della sinistra. Un’occasione ulteriore per il leader della Lega di compattare le file di chiunque non si riconosca a sinistra e di forzare idealmente, oltre che nelle urne, il passaggio di consegne come guida del centrodestra. Se una volta il nemico di Nanni Moretti era Silvio Berlusconi e oggi è Matteo Salvini vuol dire che qualcosa è cambiato. Ai lettori, e agli elettori, il compito di dire se in meglio o in peggio…