Una lista con bimbi di “etnia rom” sta agitando il Comune di Roma. La pietra dello scandalo è una mail che è suonata subito come discriminatoria. Da qualche giorno sta circolando negli uffici capitolini. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, il messaggio della discordia con la dicitura “etnia rom” sarebbe stato scritto dall’ufficio Quote contributive del XII Municipio e inoltrato al Segretario sociale. La mail si riferisce ad un gruppo di bambini per i quali sarebbe stato richiesto il servizio mensa a scuola, ma su cui non risulta né l’Isee né avviata alcuna richiesta di esenzione. La responsabile dell’Area minori del Municipio ha visto la mail e ha segnalato la definizione, giudicandola «impropria e stigmatizzante». Non è tardata ad arrivare la replica del Comune, che con una nota ufficiale fa presente che il messaggio non era destinato all’esterno. «Si tratta di una procedura interna, tra l’ufficio scuola e i servizi sociali del Municipio».



LISTA DI BIMBI DI “ETNIA ROM”, SCOPPIA IL CASO A ROMA

Nella risposta il Campidoglio fa riferimento ad una procedura interna «necessaria per conoscere chi sia in carico ai servizi sociali e può quindi avere delle esenzioni nel pagamento della mensa piuttosto che risultare moroso». Quindi, l’elenco dei bambini sarebbe stato stilato solo sulla base dell’appartenenza allo stesso domicilio, cioè il campo La Monachina. Peraltro è uno dei due campi dove il Comune di Roma sta intervenendo per il superamento, cioè imminente chiusura, come prevista dal Piano dell’amministrazione capitolina. «Relativamente alla trasmissione all’esterno di dati che riguardano minorenni, dalla relazione richiesta al Municipio sarà possibile accertare eventuali violazioni». Ma c’è dell’altro, perché a quelle associazioni di volontariato che si preoccupavano tra le altre cose anche di aiutare le famiglie rom a predisporre l’esenzione con l’autocertificazione di “nullatenenza” non sono state rinnovate le convenzioni.

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