La Lega della Valle d’Aosta “si lecca le ferite” il giorno dopo della designata sfiducia votata a maggioranza dal Consiglio regionale: l’ormai ex presidente Nicoletta Spelgatti nelle ultime settimane aveva visto lo sfaldarsi delle varie liste a sostegno della giunta leghista con alcuni movimenti autonomisti interni alla maggioranza che si sono poi accordati con gli altri autonomisti che sedevano all’opposizione. Si è arrivati poi alla mozione di sfiducia costruttiva e alla conseguente elezione di Fosson come nuovo presidente: intanto stamattina è stata confermata e pubblicata sul portale della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome la nuova giunta guidata dal Presidente Antonio Fosson di Pour Notre Vallée. Il vicepresidente della Regione Valle d’Aosta, nonché Assessore alle Finanze, Attività Produttive e Artigianato sarà Renzo Testolin di Union Valdôtaine: confermati poi i nomi già riferiti ieri, ovvero Luigi Bertschy (Union Valdôtaine Progressiste) agli Affari Europei, Albert Chatrian (Alpe) all’Ambiente, Chantal Certan (Alpe) all’Istruzione, Stefano Borrello (Stella Alpina) alle Opere Pubbliche, Mauro Baccega (Union Valdôtaine) alla Sanità e Laurent Viérin (Union Valdôtaine Progressiste) al Turismo e Sport.



RIBALTONE IN REGIONE: CADE LA GIUNTA DELLA LEGA, FOSSON PRESIDENTE

Nicoletta Spelgatti non è più la Presidente della Regione Valle d’Aosta: dopo il voto di sfiducia dell’aula, il ribaltone contro la Lega è servito e ad essere eletto neo Governatore è Antonio Fosson (67 anni). Rappresentante di un movimento autonomista (Pour Notre Vallée), assieme all’alleanza post-Elezioni formata da Union valdotaine, Alpe, Stella alpina e Union valdotaine progressiste è riuscito a presentare la mozione di sfiducia e con 18 voti su 35 ha ottenuto di poter far cadere la giunta Spelgatti, in sella dopo il voto dello scorso maggio che aveva visto invece l’exploit del Carroccio in Valle d’Aosta. Il complesso sistema elettorale della Regione a Statuto Autonomo ha portato non a nuove elezioni bensì alla formazione di un nuovo Governo che rimarrà in carica fino alla scadenza naturale (tra 4 anni e qualche mese): ko la giovane giunta leghista della Spelgatti, incapace di trovare una mediazione con le tante forze “locali” e autonomiste. Il neo Presidente Fosson è originario di Ayas ma è nato ad Ivrea, Antonio: medico e chirurgo, è stato assessore regionale alla sanità dal 2003 al 2008 e dal 2013 al 2016. Come riporta il suo stesso curriculum politico, dal 2008 al 2013 è stato senatore eletto in una coalizione sostenuta dall’Union Valdotaine. Alle elezioni del maggio scorso è stato confermato nell’Assemblea regionale con 1.437 preferenze, era presidente del Consiglio Valle.



ECCO IL NUOVO GOVERNO DELLA REGIONE VALLE D’AOSTA

«Questa è una maggioranza che dovrà essere in grado di dialogare, di fare sintesi. Non si può governare da soli, bisogna avere la capacità di mediare. E’ il dialogo che consente il cambiamento, forse è quest’aspetto che è mancato alla presedente Giunta», sono le primissime parole da Presidente della Valle d’Aosta per Antonio Fosson, che ha subito presentato la nuova giunta di Governo. «Laurent Vierin (Uvp) all’agricoltura, beni culturali, sport, commercio e turismo; Luigi Bertschy (Uvp) alle politiche del lavoro, inclusione sociale, trasporti e affari europei; Albert Chatrian (Alpe) all’ambiente, risorse naturali e corpo forestale; Chantal Certan (Alpe) all’istruzione, università, ricerca e politiche giovanili; Stefano Borrello (Stella alpina) alle opere pubbliche, edilizia residenziale pubblica e territorio; Renzo Testolin (Uv) a finanze, artigianato e attività produttive; e Mauro Baccega (Uv) alla sanità, salute e politiche sociali», spiegano le fonti ufficiali dell’Ansa. Per Fosson ora l’aspettativa delle spinte autonomiste diventa molto alta, «Il nostro è un progetto di responsabilità e di sicurezza. Un governo istituzionale con uno sguardo ai problemi concreti. Vogliamo portare quel cambiamento che da altre strade non è arrivato. Si poteva andare ad elezioni ma prima c’è da approvare un bilancio e da modificare la legge elettorale. Stiamo vivendo un momento di crisi e di emergenza». Tra le varie emergenze affrontate nel discorso di insediamento in Consiglio Regionale, Fosson ha sottolineato di primaria importanza la situazione del Casinò di Saint Vincent: «Lo spazio per intervenire ormai è ridotto quasi a zero, c’è il rischio di perdere l’azienda. La priorità deve essere la salvezza della casa da gioco, attraverso una rimodulazione che prevede la riduzione del costo del personale, e faremo tutte le valutazioni possibili».

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