Parlando dalla scuola politica della Lega, il leader Matteo Salvini pone le “condizioni” per sedersi poi al tavolo questa sera con Di Maio e Conte e mettere “mano” alla Manovra, in primis sull’ecotassa: «Non ci sarà. Non c’è nel contratto di governo. Posso dirlo sia a nome mio e sia del Movimento 5 Stelle che non ci sarà nessuna nuova tassa sulle auto», spiega il Ministro degli Interni, sottolineando come «Un conto è aiutare le auto non inquinanti un conto è penalizzare chi non può permettersi queste nuove auto che costano decine di migliaia di euro». In attesa che l’ennesima fase dello scontro interno arrivi fin dentro le porte di Palazzo Chigi, Di Maio “avvisa” i compagni di Governo: «sono le ore più importanti che stiamo vivendo dal 4 marzo 2018 a questa parte. E’ il momento quindi di essere compatti, di non cedere alle strumentalizzazioni e alle provocazioni di chi vorrebbe veder naufragare tutto quello per cui abbiamo lottato e che siamo a un passo dall’ottenere». (agg. di Niccolò Magnani)



ATTESA NUOVA BAGARRE IN AULA

La questione ecotassa sta creando non poche tensioni all’interno del governo. Da una parte c’è infatti il Movimento 5 Stelle, convinto che l’introduzione degli eco-incentivi per acquistare auto green, penalizzando quelle più inquinanti, sia una misura degna di un paese moderno. Dall’altra c’è invece l’ala leghista dell’esecutivo, contraria a qualsiasi nuova tassa, indipendentemente dal suo fine. Sulla vicenda hanno detto la loro in tanti, come ad esempio il sottosegretario all’economia Massimo Garavaglia, che a margine dei lavori della Commissione Bilancio del Senato ha spiegato: «Come governo diciamo no a qualsiasi nuova tassa, sulle auto come su altro. Se gli amici del M5s trovano altre coperture per gli incentivi siamo ben contenti». Secondo il calendario, il testo della manovra è atteso oggi pomeriggio attorno alle 14 in commissione Bilancio al Senato; le votazioni dovrebbero proseguire anche in notturna ed eventualmente lunedì mattina. Martedì pomeriggio, invece, il testo giungerà a Palazzo Madama, ma non sono da escludere ritardi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MANOVRA, GUERRA SULL’ECOTESSA, MA LE GREEN GIA’ SPOPOLANO…

Il governo vuole inserire nella manovra una sorta di ecotassa, una serie di incentivi per favorire l’acquisto di auto ecologiche. In poche parole, chi compra un’automobile con emissioni di Co2 minime, potrà ottenere un bonus fino ad un massimo di 6mila euro. Di contro, chi compra auto inquinanti, dovrà invece pagare un malus di tot euro. Peccato però che tale misura, così come redatta fino ad oggi, favorirebbe l’acquisto di auto costose e di grossa cilindrata. Facendo un breve calcolo, infatti, chi compra un Suv da più di 160mila euro, una Bmw Serie 7, o una Porsche ibrida plug-in, potrà godere del massimo beneficio, a differenza invece di chi compra una Fiat Panda (l’auto più venduta in Italia), che dovrà invece aggiungere al prezzo di listino altri 300 euro circa. Il governo vuole inserire questi bonus/malus per incentivare l’acquisto di auto poco inquinanti, ma il mercato delle “green” è già fiorente senza l’aiuto dello stato. Si pensi infatti, come riporta Yahoo, che le auto elettriche sono cresciute del 154 per cento nell’ultimo anno, e le ibride plug-in del 67 per cento, grazie a bonus come gli accessi alle Ztl, i parcheggi gratuiti e altri vantaggi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MANOVRA, ECOTASSA: QUESTA SERA VERTICE A PALAZZO CHIGI

Questa ecotassa non s’ha da fare, anzi sì. Sale la tensione all’interno del governo in vista delle ultime modifiche alla manovra, ed in particolare, dell’introduzione o meno dei bonus/malus per incentivare l’acquisto di auto green. Nella giornata di ieri la Lega ha presentato un emendamento che boccia definitivamente l’ecotassa, a cui ha replicato subito il Movimento 5 Stelle. Continua quindi il braccio di fero fra le due stesse metà della mela, con i verdi (e il settore auto) che non vorrebbero introdurre le novità per incentivare l’acquisto di mezzi ecologici, che penalizzerebbero troppo le persone a basso reddito, mentre dall’altro lato ci sono i gialli, che invece sono convinti della bontà della loro misura, sicuri che porterà solo benefici. Per provare a fare il punto della situazione questa sera si terrà un vertice a Palazzo Chigi alla presenza del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, dei due vice-premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, dei ministri Riccardo Fraccaro e Giovanni Tria, e infine, dei sottosegretari Massimo Garavaglia e Laura Castelli. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

MANOVRA, ECOTASSA “NESSUNO SCONTRO NEL GOVERNO”

«Non c’è nessun braccio di ferro» tra Lega e Movimento 5 Stelle sull’ecotassa: questo quanto filtra da Palazzo Chigi dopo le notizie delle ultime ore. «La questione verrà affrontata, come sempre, con il dialogo e la mediazione», riporta Tg Com 24: domani sera è in programma un vertice per discutere alcuni temi dirimenti, presenti il premier Giuseppe Conte, i vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, i ministri Fraccaro e Tria e i viceministri Garavaglia e Castelli. Parole di circostanza o precisazione veritiera? Gli animi si sono scaldati, con una sfida tra Carroccio e grillini che potrebbe incrinare ancor di più un rapporto già fragile. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sul summit di maggioranza, alla ricerca di un punto di incontro su uno dei tanti capitoli della manovra. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

IL COMMENTO DI ADICONSUM

Tensione su ecotassa e incentivi a auto elettriche tra Lega e Movimento 5 Stelle. Come riportato da Secolo Trentino, sul tema è intervenuto il Vicepresidente di Adiconsum Danilo Galvagni. «Esprimiamo una prima soddisfazione per l’accoglimento delle nostre osservazioni. La mobilità è un diritto che i consumatori devono esercitare senza subire un aggravio di costi che non tenga conto delle condizioni reddituali. Ora ci auguriamo che al più presto venga convocato il Tavolo con tutti gli stakeholder per definire le modalità attuative degli incentivi». E aggiunge il numero due di Associazione Difesa Consumatori e Ambiente: «Anche alla luce dei risultati conseguiti auspichiamo che questo metodo di confronto tra Associazioni di rappresentanza dei consumatori e Governo su tematiche rilevanti per il Paese, esca dalla logica di incontro sporadico ed occasionale, e diventi prassi». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

CRIPPA (M5S): “FACCIANO PACE CON SE STESSI”

Nuovo scontro nel governo sull’ecotassa e sui bonus per l’acquisto di auto green dopo l’emendamento alla Manovra presentato dalla Lega che mette nel mirino le proposte “ecologiste” del MoVimento 5 Stelle. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, a testimonianza del fatto che la tensione tra le parti è parecchio elevata arrivano le parole di Davide Crippa, sottosegretario allo Sviluppo del M5s che a Radio Capital ha commentato: “Facciano pace con se stessi (riferito alla Lega, ndr). L’idea di sopprimere tout court la norma è in contrasto con il contratto di governo”. Crippa lascia intendere che il MoVimento non è intenzionato ad arretrare, la posizione dei grillini è chiara:”Si sta ragionando di alzare le soglie per escludere le utilitarie, tassando le auto più inquinanti tipicamente destinate a fasce di acquisto più alte e si ridurrebbero di conseguenza anche i soggetti che hanno diritto al bonus”. Ma cosa ne penserà la Lega? (agg. di Dario D’Angelo)

DALL’ORCO (M5S) “BONUS AUTO ELETTRICHE PER NOI IMPRESCINDIBILE”

Il governo formato da Lega e Movimento 5 Stelle si scontra nuovamente sull’ecotassa. Nelle ultime settimane l’ala grillina dell’esecutivo sta discutendo l’introduzione in manovra di una serie di bonus/malus che siano da incentivo all’acquisto delle auto green, quelle che hanno emissioni basse di Co2. Peccato però che la stessa misura, così come è stata presentata ad oggi, vada a colpire gli acquirenti di auto utilitarie come la Panda e la Fiat 500, fra le più vendute in Italia, favorendo invece coloro che acquistano auto di grande cilindrata, leggasi la Bmw Serie 7. Quest’oggi la Lega si è opposta “ufficialmente” all’ecotassa con un emendamento a firma Massimiliano Romeo, capogruppo in Senato. «Il bonus per le auto elettriche è una misura imprescindibile – ha replicato al carroccio il sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco (M5S) deve rimanere e le risorse di copertura da qualche parte ci devono essere. Il malus non è una nuova tassa e comunque la nostra intenzione è non toccare le utilitarie. Stiamo cercando di rivedere il malus: arriverà una riformulazione del governo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

MANOVRA, STOP ECOTASSA

La Lega ha presentato in commissione Bilancio del Senato un emendamento alla manovra per cancellare la tanto contestata ecotassa. Il testo è stato firmato da tutti i componenti del gruppo del Carroccio e Tgcom24 riporta le parole di Massimo Garavaglia: “Come governo diciamo no a qualsiasi nuova tassa, sulle auto come su altro. Se gli amici del M5S trovano altre coperture per gli incentivi siamo ben contenti”. Le parole del sottosegretario all’Economia, anch’egli appartenente alla Lega, fanno capire che di fatto l’emendamento sembra cancellare anche gli incentivi per l’acquisto di vetture elettriche e non solo le tasse aggiuntive sui veicoli più inquinanti. Inoltre, le parole pronunciate a nome del Governo lasciano pensare che anche su questo tema Lega e Movimento 5 Stelle torneranno a scontrarsi.

ANCHE FDI CONTRO ECOTASSA

L’iniziativa della Lega troverà senz’altro d’accordo Fratelli d’Italia, la cui leader Giorgia Meloni ha postato su Facebook un video girato davanti allo stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco, città tra l’altro dove vive Luigi Di Maio. Meloni ha fatto sapere che il suo partito è contrario alla proposta del Movimento 5 Stelle, visto che non solo l’ecotassa finisce per colpire le famiglie meno abbienti che non possono comprarsi un’auto elettrica, ma che quel tipo di vetture non sono prodotte in Italia e quindi si finirebbe per aiutare produzioni straniere. A suo modo di vedere, poi, non è con queste iniziative che si contrasta realmente l’inquinamento. “Fratelli d’Italia è impegnata in una lotta senza quartiere contro questa follia dell’ecotassa, tipica del movimento 5 stelle che quando parla di lavoro non sa di cosa parla”, ha aggiunto l’ex ministro.