Un Roberto Fico scatenato a 360° che sarà gradito dalla sinistra ma probabilmente molto poco da Di Maio e dalla leadership odierna del Movimento 5 Stelle: «Rispetto al Tap e al Terzo Valico in campagna elettorale abbiamo fatto delle promesse che non possono essere mantenute per mille e uno motivi, allora si chiede scusa e si va sui territori fino in fondo a spiegare il perchè» attacca il Presidente della Camera con evidente riferimento a Di Maio e Toninelli, anche se mai citarli. Quando però gli viene detto che è molto stimato dalla sinistra e da una parte del Pd, Fico fa “spallucce” e afferma alla Annunziata «Non c’è nessuna scomodità in questo, ma non è il punto. Più che di sinistra e destra noi dobbiamo parlare di tematiche […]. Sull’acqua pubblica, in discussione alla Camera, che legge vogliamo fare? Siamo d’accordo che su alcuni beni non si può fare profitto? Chi ci sta a dire queste cose? Siamo d’accordo che dobbiamo fare un piano ambientale storico e non dobbiamo costruire più inceneritori? Siamo d’accordo su queste tematiche? Il ragionamento su questi temi è da fare con tutti».



PRESIDENTE CAMERA: “SUI MIGRANTI NE ME FREGO DEI SONDAGGI”

Sono destinate a far discutere le dichiarazioni di Roberto Fico, ospite di Lucia Annunziata a Mezz’ora in più su Rai Tre. Il presidente della Camera, espressione dell’ala ortodossa del M5s, già nei mesi scorsi era stato protagonista di più di una polemica sul fronte dei migranti con Matteo Salvini. La posizione di Fico, da sempre favorevole all’accoglienza, per quanto i sondaggi sembrino favorire l’approccio del pugno duro professato dalla Lega, non è cambiato:”Se il sondaggio dice che l’accoglienza dei migranti non ‘tira’ più, io me ne frego del sondaggio. Perché so che c’è un fenomeno che va governato, non posso cambiare le mie politiche in base a un sondaggio”. Fico ha voluto precisare: “Se il sondaggio cambia me, perdo tutto, perdo la visione e la politica”. A proposito dei rapporti con la Lega, Fico ha commentato anche la recente uscita di Giorgetti, che ha espresso tutte le sua perplessità sul reddito di cittadinanza, definendola “un’ingiustizia, non ci può essere una Italia che mi piace o meno a secondo di un’idea, se non capisco le ragioni dell’altro non potrò mai risolvere i problemi degli altri“.



FICO, “TAV? PROGETTO FALLITO, NON SERVE”

Ad ulteriore conferma della diversità di opinioni tra M5s e Lega anche le parole di Roberto Fico sulla Tav, la Torino-Lione voluta dal Carroccio e avversata dai pentastellati. Il presidente della Camera è stato netto:”La Tav è totalmente fallita rispetto alla sua origine. Le previsioni e i dati sul trasporto delle merci su ferro non sono solo disattese ma sono assolutamente fuori quota. La Tav non serve“. Sul via libera a Tap e Terzo valico, Fico ha giocato in difesa: “Se in campagna elettorale abbiamo promesso delle cose, ma al governo non siamo stato in grado di mantenerle, per mille motivi, si chiede scusa, si va sui territori e si spiegano le ragioni“. Rispetto al dialogo tra il governo e la Commissione Ue per cercare di evitare una procedura d’infrazione sulla Manovra, come riporta Huffington Post, Fico ha commentato:”Quando c’è il dialogo non è mai un calarsi le braghe, è un rapporto in cui si cerca di capire sempre le ragioni degli altri. Io nel recente passato sono stato a Bruxelles, ho parlato con Junker e Timmermanns, con cui ho avuto un dialogo franco. Quando fai capire la situazione sociale, penso che ci siano più margini di manovra, e questo lo si ottiene solo con il dialogo“.

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