“L’audio su Whatsapp? Solo una mossa politica, o non so che tipo di mossa sia”: si difende così e passa al contrattacco Mara Lapia, esponente in Parlamento per il Movimento 5 Stelle dopo essere finita al centro delle cronache nazionali per via della presunta aggressione subita in un supermercato di Nuoro e che le avrebbe anche causato al frattura di una costola. La testimonianza di una donna che avrebbe assistito alla scena e l’audio di cui sopra finito in possesso di alcuni giorni smentirebbero di fatti la sua versione, o meglio la attenuerebbero: per questo motivo la Lapia spiega che la verità che lei ha detto è tutta nei verbali della polizia e nei referti dei medici dell’ospedale (che poi ha condiviso attraverso i suoi profili social). “Ora lascio lavorare gli investigatori e la magistratura” ha poi riferito all’Ansa, sottolineando che l’audio e gli attacchi subiti nelle ultime ore avrebbero un preciso movente politico. (agg. di R. G. Flore)
TESTIMONE, “SI E’ BUTTATA A TERRA”
Sta diventando un vero e proprio caso che probabilmente finirà anche a carte bollate, tra coloro che non sono stati i protagonisti materiali della vicenda, l’aggressione o presunta tale che Mara Lapia, deputata sarda del Movimento 5 Stelle, avrebbe subito a Nuoro. Dopo che alla parlamentare grillina è arrivata la solidarietà del mondo politico e si è parlato anche di costole fratturate, nelle ultime ore è spuntato l’audio Whatsapp di una operatrice della Croce Rossa e la versione di una testimone che non negherebbero i fatti ma attenuerebbero la gravità dell’accaduto. Secondo quanto riporta la testimone oculare di cui sopra, interrogata dalla Polizia, la Lapia si sarebbe buttata a terra dopo essere stata leggermente spinta. Tuttavia la parlamentare e il suo legale hanno replicato che se la storia fosse inventata non avrebbe potuto “frantumarsi le ossa in quel modo” e che l’audio diffuso avrebbe un chiaro intento diffamatorio. (agg. di R. G. Flore)
LEI REPLICA MOSTRANDO IL REFERTO
Continua a far discutere, a colpi di audio Whatsapp, post su Facebook, referti resi pubblici e insinuazioni la vicenda della presunta aggressione a Mara Lapia, deputata del Movimento 5 Stelle che sostiene di essere stata presa di mira da qualcuno mentre era in un supermercato di Nuoro. Un audio acquisto dalla stampa nelle ultime ore smentirebbe in parte la sua versione e un comunicato emesso dall’ospedale in cui è stata ricoverata parlerebbe non di una costola fratturata: dopo il post pubblicato contro la stessa parlamentare che parla di un “attacco politico” nei suo confronti, è intervenuto anche Basilio Brodu, il legale che segue la Lapia, spiegando che sull’audio verranno fatte le valutazioni del caso sotto il profilo giuridico e che intanto la Polizia sta acquisendo tutti gli atti: “Il fatto comunque è successo e ci sono le certificazioni sanitarie a dimostrarlo” ha concluso l’avvocato, facendo riferimento anche al referto che la deputata grillina ha mostrato sui social, smentendo chi nelle ultime ore aveva provato a minimizzare l’accaduto e la stessa dinamica dell’aggressione, su cui comunque si attendono conferme da parte degli inquirenti. (agg. di R. G. Flore)
L’AUDIO DI UNA TESTIMONE
Un aggressione, una smentita, una controreplica e ora altre due novità importantissimi: il caso di Mara Lapia nel giro di poche ore sta monopolizzando le cronache non solo in Sardegna ma fino al Parlamento nazionale, in quanto lei deputata M5s ieri difesa da tutti partiti in modo solidale, oggi invece con qualche “distinguo” visto le notizie circolate dopo l’emergere dell’audio su WhatsApp della presunta testimone oculare. Poco fa è stata data notizia della denuncia per lesioni contro il presunto aggressore della deputata del M5s, mentre è ancora la Lapia a provare a spiegare il perché dell’audio diffuso nelle scorse ore «Non so che mossa sia – dice all’Ansa – se sia una mossa politica o di che tipo. C’è tutto nei verbali della polizia e nei referti medici che ho pubblicato sulla mia pagina Fb. Ora lascio lavorare gli investigatori e la magistratura». Secondo punto di svolta, le parole dell’ufficio stampa dell’ospedale San Francesco di Nuoro che ha visitato la deputata grillina: «L’esponente M5s non ha riportato la frattura di alcuna costola, ma l’infrazione della stessa» il che dunque rende meno grave l’effetto della presunta aggressione avvenuta. La costola non è rotta, ma “solo” incrinata anche se viene confermata la spinta di un qualche soggetto contro la Lapia: il mistero si infittisce e le “puntate” della querelle sono destinate a proseguire.. (agg. di Niccolò Magnani)
LA REPLICA DELLA LAPIA: “ATTACCO POLITICO CONTRO DI ME”
Il “giallo” si infittisce: dopo la smentita fatta da una testimone all’Adnkronos, arriva la comprensibile replica della deputata M5s che si è sentita attaccata e “diffamata” per l’accusa di essersi inventata praticamente tutto: la controreplica è se possibile ancora più complessa della smentita, oltre che assai articolata. «C’è un disegno politico per diffamarmi e per colpirmi politicamente», spiega Mara Lapia dopo aver sentito l’audio WhatsApp che circola sul web in cui verrebbe smentita la testi dell’aggressione al supermercato di Nuoro. «Mi trovavo alla cassa del supermercato. In fila dietro di me – spiega la deputata M5s – c’era l’uomo, che nel frattempo mi aveva riconosciuta. Nonostante avessi chiesto alla cassiera di passare piano gli articoli in cassa, lei ha continuato a farlo velocemente, facendo cadere alcune lattine di coca cola, che mi hanno bagnato i vestiti. Così io ho protestato e l’uomo ha colto la palla al balzo per darmi della cafona, della maleducata. Ha continuato a offendermi, così mi sono voltata verso di lui chiedendogli di smetterla, perché altrimenti avrei chiamato la polizia», racconta ancora la deputata non prima di sottolineare come l’uomo a quel punto la segue fuori dalla Lidl e le urla dietro. «Ho avuto la malaugurata idea di fotografare la targa della sua auto. Lui mi ha dato il primo spintone, ha fatto cadere il mio telefono e l’ha preso a calci. Ha continuato a darmi spintoni, per poi colpirmi al petto con un pugno. Fuori al supermercato c’era sua madre che urlava ‘non picchiarla, che stai facendo!». Poi lo svenimento e quando riprende i sensi sente un uomo e una donna che dicevano «sta fingendo. Vai via, diciamo che ha inventato tutto», e quella voce sarebbe proprio quella della testimone che l’accusa ora. «Passata circa un’ora, dopo aver rilasciato la sua testimonianza alla polizia, la donna è tornata, ha fatto un giro e poi è andata di nuovo via. Una donna che vuole fare la testimone in modo serio non lo fa così», conclude la Lapia. Ci sono inoltre delle motivazioni politiche, secondo la deputata M5s, dietro a queste testimonianze presunte: «Lui il giorno prima su Fb aveva postato delle cose molto pesanti verso Salvini e verso di me, che coltivo buoni rapporti con la Lega. È stata una cosa orchestrata insieme ad un ex assessore di Nuoro. E’ stato lui a diffondere l’audio su Fb. Ricordiamo che Nuoro andrà a elezioni presto e tutta la Sardegna andrà al voto per le regionali».
TESTIMONE OCULARE SMENTISCE TUTTO: “NON È STATA AGGREDITA”
Il “caso Lapia” subisce una svolta potenzialmente clamorosa, qualora venisse confermata anche dalle forze dell’ordine di Nuoro: una testimone oculare smentirebbe l’intera versione della deputata M5s dicendo addirittura che non è stata minimamente aggredita ma che anzi si è di fatto inventata (quasi) tutto. A partire da un audio che circola in rete con la spiegazione “diversa” fornita da una donna operatrice della Croce Rossa nell’ospedale di Nuoro, i colleghi di Adnkronos hanno raccolto la versione che di fatto la stessa infermiera aveva già più volte raccontato alla Polizia. E i fatti sono decisamente diversi da quelli raccontati dalla deputata Mara Lapia: il diverbio è nato tra la politica sarda e un uomo che con la madre anziana stava facendo la spesa nello stesso Lidl di Nuoro. Per una lattina fatta cadere dal signore, è nata la discussione: «”lasci i documenti, lei non sa chi sono io” e avrebbe iniziato a filmare la scena con il cellulare mentre l’uomo con l’anziana madre si avviava verso l’auto per deporre la spesa». La lite continua e l’uomo, secondo la testimone, le ha toccato la spalla come per provare a calmare quella ira spropositata, chiedendo di smetterla. A quel punto «Lei si è buttata a terra, così, d’improvviso. Mi sono avvicinata e ho chiesto alla signora (che non sapevo chi fosse) se avesse bisogno d’aiuto perché pensavo fosse svenuta», spiega ancora la crocerossina, ma la replica della Lapia la fa lasciare di stucco «Non ha visto che sono stata aggredita, che mi hanno spinto?», ma lei le controreplica «Signora ma di cosa sta parlando? Aggredita? Guardi che ho visto tutto e non l’ha aggredita nessuno». Poi il verbale riporta tutto e da ore, dice la testimone, viene sentita dai poliziotti per confermare questa versione che evidentemente è all’opposto rispetto alla denuncia fatta da Mara Lapia. Resta un mistero aperto anche perché l’ospedale di Nuoro ha refertato 30 giorni di prognosi per una clavicola rotta alla deputata M5s e ovviamente da qualche parte quelle lesioni sono arrivate.. (agg. di Niccolò Magnani)
CONDANNA DALLA BOLDRINI: “EPISODIO GRAVISSIMO”
Solidarietà a Mara Lapia da ogni fronte politico dopo la brutale aggressione di ieri, con la deputata del Movimento 5 Stelle picchiata in seguito a una lite in un supermercato. Ecco il messaggio di Laura Boldrini: «Solidarietà alla deputata Lapia. Quello che le è accaduto è gravissimo e inaccettabile. Le auguro di rimettersi prima possibile e di rivederla presto alla Camera». Numerosi i messaggi di vicinanza giunti da Forza Italia, ecco il post su Twitter del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani: «Solidarietà al deputato italiano Mara Lapia,aggredita oggi a Nuoro. La violenza contro una donna è da vili. Qualunque sia la ragione che spinge un uomo a farlo». Infine, ecco le parole di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: «Da @FratellidItaIia piena solidarietà e auguri di pronta guarigione alla collega Mara #Lapia, aggredita e brutalmente picchiata nel parcheggio di un supermercato. Ci auguriamo che i responsabili siano assicurati il prima possibile alla giustizia». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“MI URLAVA ‘TI AMMAZZO'”
La deputata M5s Mara Lapia ha raccontato a Radio Capital l’aggressione brutale subita in un supermercato di Nuoro, in Sardegna. «Quell’uomo di certo sapeva chi fossi, ha iniziato ad insultarmi davanti a tutti». Dalla violenza verbale è passato a quella fisica. «Nel parcheggio mi ha colpito con pugni e calci». La deputata grillina ha rivelato anche di non aver ricevuto alcun aiuto: «Nessuno mi ha difesa, solo una ragazza nera chiedeva aiuto e gridava “La sta ammazzando”». I danni che ha riportato sono seri: una frattura costale, altre costole incrinate, problemi ad un polmone e varie contusioni, per un totale di 30 giorni di prognosi. Il suo aggressore aveva cominciato a guardarle male già prima di arrivare alla cassa poi, quando ha detto alla commessa di stare attenta perché le aveva rovesciato addosso alcune lattine di Coca Cola sporcandola, è esploso. «Le hanno sporcato il vestito nuovo”, mi apostrofava deridendomi. “Voi appestate i posti dove entrate, si sente la tua puzza dentro tutto il supermercato”, ha detto cercando il consenso degli altri presenti». Dopo aver provato a convincere l’uomo a smettere di insultarla, ha fotografato la targa della sua macchina prima di allontanarsi. Questo gesto avrebbe fatto scattare l’ira dell’uomo che l’ha seguita nel parcheggio e l’ha colpita violentemente. Come riportato da Repubblica, prima le ha sferrato un pugno sul petto e l’ha sbattuta sulle auto. E non ha esitato a inferire con un calcio al fianco quando la donna era già a terra. (agg. di Silvana Palazzo)
IL MESSAGGIO DEL VICEPREMIER DI MAIO
Dal Di Maio “famoso” a quello meno sotto i riflettori del Pd, continua la solidarietà per l’aggressione brutale subita dalla deputata M5s a Nuoro: «Mi unisco a Francesco Desogus nell’esprimere tutta la mia vicinanza a Mara Lapia per quanto le è successo. Forza Mara, ci vediamo presto», scrive il vicepremier M5s mentre il suo collega deputato quasi omonimo (Marco Di Maio, del Pd) scrive su Twitter «Tutta la solidarietà possibile alla collega del M5S Mara Lapia, aggredita verbalmente e fisicamente in un supermercato. Non c’è alcune differenza di opinione politica che possa giustificare forme di violenza verbale e fisica». Sulla Nuova Sardegna viene dato un’iniziale ricostruzione di quanto sia successo ieri nel primo pomeriggio nella sua Nuoro: «Mara Lapia ha dapprima avuto un diverbio alle casse del Lidl di via Don Bosco a Nuoro con un uomo, che poi l’ha seguita e raggiunta fin nel parcheggio del supermercato». A quel punto pare che l’aggressore (noto alle forze dell’ordine) le ha sferrato un fortissimo pugno sul petto e l’ha sbattuto sull’auto davanti a diversi testimoni sotto choc. A quel punto, prima di essere fermato, le ha sferrato un calcio al fianco mentre la deputata M5s era giù a terrà: un pestaggio in piena regola che fa gridare allo scandalo non solo il mondo della politica. (agg. di Niccolò Magnani)
MARA LAPIA, DEPUTATA M5S AGGREDITA IN SUPERMERCATO
La deputata M5s Mara Lapia è stata vittima di una brutale aggressione a Nuoro. È stata infatti picchiata selvaggiamente ieri in un supermercato da un uomo. Prima è stata aggredita verbalmente, poi fisicamente. Portata in ospedale, è stata subito presa in cura dai medici che le hanno diagnosticato una frattura alle costole e diverse contusioni. Sono subito partite le indagini per ricostruire quanto accaduto, intanto è arrivata la condanna dell’episodio da Francesco Desogus, candidato M5s alla presidenza della Regione Sardegna. «Si tratta di un fatto inaccettabile e ingiustificabile, soprattutto perché rivolto da un uomo contro una donna. Condanniamo ogni tipo di violenza ma quella contro le donne è particolarmente odiosa e merita tutta la nostra riprovazione». Sulla vicenda della deputata picchiata selvaggiamente è intervenuto anche Francesco Dell’Uva, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera. «È gravissimo e intollerabile che un uomo, in modo becero e disumano, si accanisca violentemente nei confronti di una donna fino a ridurla in quelle condizioni».
SOLIDARIETÀ PER LA DEPUTATA GRILLINA
«A nome di tutto il gruppo del MoVimento 5 Stelle dico a Mara che le siamo vicini e che abbiamo bisogno di lei. Tutti noi sappiamo che sei una donna forte e ti risolleverai da questo brutto incubo», ha proseguito Francesco Dell’Uva. «Un fatto gravissimo e intollerabile» anche per Stefano Patuanelli, capogruppo del M5s al Senato. «Esprimo a Mara la vicinanza mia e di tutto il gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle al Senato, augurandole di tornare presto al lavoro perché abbiamo bisogno della sua tenacia», ha scritto in una nota. La brutale aggressione subita dalla deputata M5s Mara Lapia è stata condannata anche dai colleghi dell’opposizione, che le hanno rivolto auguri di guarigione e messaggi di solidarietà. «Fatto gravissimo, ancor più se l’aggressore avesse agito per motivi “politici”. Abbassiamo i toni, tutti, e difendiamo con il nostro esempio la civiltà del confronto che è fondamento della democrazia», il commento su Twitter di Andrea Romano (PD).