Matteo Salvini sbaglia: ne è convinto Silvio Berlusconi, che ha parlato del governo Lega-Movimento 5 Stelle in una lunga intervista ad Adnkronos. Il Cavaliere ha spiegato: «Salvini oggi gode di consenso personale grazie al suo dinamismo e alla sua capacità di intercettare alcuni umori dell’elettorato, ma commetterebbe un grave errore se ritenesse di poterlo mantenere pur continuando a venir meno alle attese degli elettori di centrodestra, dal taglio delle tasse, alla semplificazione burocratica, alle grandi opere», sottolineando che «l’esecutivo sta andando sulla strada opposta». Il leader di Forza Italia ha precisato: «Voglio ricordare che anche questo governo, come i cinque ultimi, non è stato scelto dagli italiani – l’ultimo voluto dagli elettori è stato il governo Berlusconi nel 2008, dieci anni fa – ma è il frutto di una manovra di palazzo che ha messo insieme gli opposti». E rilancia un possibile nuovo esecutivo di Centrodestra: «La maggioranza relativa degli italiani aveva scelto il centrodestra: oggi questa maggioranza, secondo i sondaggi, sarebbe assoluta. Sarebbe logico che un nuovo governo ne fosse finalmente espressione».



BERLUSCONI SU MANOVRA E REGIONALI

Prosegue Silvio Berlusconi, parlando della manovra economica: «Se l’Italia eviterà la procedura di infrazione sarà una piccola riduzione del danno. Non parlerei davvero di successo di un governo che – partito sfidando l’Europa con vere e proprie sceneggiate ad uso elettorale – è ora costretto a rimangiarsele in modo confuso». E ha aggiunto: «E’ del tutto evidente che il problema non è qualche decimale. E’ una manovra che non prevede nulla per tagliare le tasse, per attrarre investimenti, per far ripartire la crescita e l’occupazione. Al contrario è una manovra recessiva che combatte la crescita e trascina l’Italia verso la povertà. E’ tutta da riscrivere, ma non basterà cambiarla, bisogna cambiare questo governo». Infine, una battuta sulle prossime elezioni regionali: «Ci siamo sentiti in queste ore con gli altri leader del centrodestra e penso ci incontreremo questa settimana. Come sempre, il nostro criterio di scelta non sarà quello di una spartizione di incarichi fra i partiti ma invece l’individuazione in ogni realtà del candidato che presenta le caratteristiche migliori, per competenza, prestigio ed esperienza: il nostro obbiettivo non è solo vincere le elezioni, è soprattutto assicurare ad ogni regione cinque anni di buon governo all’altezza delle legittime attese degli elettori».

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