Ora è ufficiale: l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato la risoluzione che recepisce per intero il Patto Globale per la regolare migrazione, il famoso Global Compact per i Migranti che ha diviso e segnato i diversi Paesi internazionali negli ultimi mesi. Dopo gli accordi presi a Marrakesh solo due settimane fa, il Global Compact diviene effettivo con 152 voti a favore, 5 contrari e 12 astenuti, tra cui l’Italia. L’esito giunto dal Palazzo di Vetro a New York segue di pochi giorni l’accordo, anch’esso incardinato, del “gemello” Global Compact per i Rifugiati, dove invece l’Italia votò a favore (con l’ira di Giorgia Meloni contro l’alleato di Centrodestra Matteo Salvini). Sul fronte immigrazione invece il Governo italiano ha deciso di non decidere (anche se ricordiamo che il Global Compact non è vincolante per gli aderenti alle Nazioni Unite): con un voto alla Camera la maggioranza Lega-M5s ha approvato una mozione (277 voti favorevoli, 224 contrari e tre astenuti) in cui si pospone la decisione di prender parte al Global Compact fino «a data da destinarsi».
IL “DOPPIO” VOTO DELL’ITALIA
«Abbiamo parlamentarizzato la discussione, l’importante è entrare nel merito. Il Global compact non è lo strumento per valutare se l’Italia è nel consesso dei grandi», ha spiegato il Premier Giuseppe Conte parlando con i cronisti al Quirinale per il tradizionale scambio di auguri istituzionali con il Presidente della Repubblica. «Siccome è un documento programmatico ci consente una certa serenità – ha aggiunto sempre Conte -. Se si partecipa così emotivamente si rischia la crisi come in Belgio»: il Premier Michel infatti si è dimesso dopo che l’adesione al Global Compact aveva determinato una spaccatura insanabile nella già fragile maggioranza. Sotto Manovra ed Elezioni Europee, il Governo gialloverde non se l’è sentita di imbattersi in un tema altamente divisivo, con la Lega assolutamente contraria al Patto dell’Onu e il M5s invece più dedito all’accettarlo (specie con la costola grillina del Presidente Fico). Solo qualche giorno fa invece il Governo italiano aveva deciso di aderire al Global Compact per i Rifugiati, marcando una decisa differenza con quello “astenuto” oggi: «un accordo – quello sui rifugiati – che ha di sicuro il potenziale per fornire una migliore protezione e aiuto ai 68,5 milioni di rifugiati e sfollati interni oggi presenti a livello globale – numero record – offrendo allo stesso tempo benefici per lo sviluppo alle comunità ospitanti», spiega il focus di Agi.