Sono iniziate soltanto da pochi minuti le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo sul maxiemendamento alla manovra nell’Aula del Senato, dopo una giornata a Palazzo Madama che definire “convulsa” è dire poco. Come riportato dall’Ansa, per l’approvazione della Legge di Bilancio si andrà dunque sicuramente oltre la mezzanotte, con il voto del testo a notte inoltrata determinato dalle modifiche dell’ultimo minuto che hanno suscitato le proteste veementi delle opposizioni. La maggioranza – ha spiegato il capogruppo dei senatori Pd Andrea Marcucci – ha deciso di andare avanti ad oltranza, fino a notte fonda. Per cui dopo che verrà approvata in Aula la proposta di calendario ci sarà una discussione generale che durerà 3 ore e mezza, visto che la maggioranza ha rinunciato ad intervenire in quella fase per guadagnare tempo. Dopodiché si passerà alla chiama per approvare ogni cosa di notte”. In Aula e nei corridoi, come riportato da Huffington Post, in più di un’occasione si è sfiorata la rissa. Secondo l’Ansa, la senatrice Pd Simona Malpezzi ha accusato la collega questore Laura Bottici (M5S) di “averle messo le mani addosso”. Sull’episodio la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha dichiarato:”Se c’è stato qualche atteggiamento offensivo sarà verificato. Io non l’ho visto ma lo verificherò nell’interesse della garanzia dei diritti di tutti”. Un clima di tensione mai visto, un Parlamento balcanizzato. E una Manovra da che vedrà finalmente la luce, forse quella dell’alba. (agg. di Dario D’Angelo)



SENATORI PD OCCUPANO BANCHI GOVERNO

Sono previste per le 23.30 le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo sul maxiemendamento alla manovra, con il Partito Democratico pronto a tutto per dare battagli al Governo, fino ad occupargli i banchi. Pochi minuti fa, infatti, alcuni senatori dem hanno occupato i banchi dell’esecutivo gialloverde: la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati li ha invitati ad allontanarsi, chiedendo l’intervento dei questori. Minuti di tensione a Palazzo Madama, con il Pd che è annunciato ricorso alla Consulta «affinché si pronunci sulle enormità che si sono compiute sotto i nostri occhi», aggiunge Marcucci, «viste le gravissime violazioni dell’articolo 72 della Costituzione». La seduta è stata sospesa per diversi minuti, con Tg Com 24 che parla di un pesante litigio tra esponenti di Lega e Forza Italia: «Litigio tra senatori di Fi e Lega nell’Aula del Senato: la forzista Licia Ronzulli è stata vista litigare con alcuni colleghi della Lega. La capogruppo Anna Maria Bernini è intervenuta per sedare gli animi». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



M5S CONTRO TECNICI

E’ arrivato il via libera in Commissione sulla manovra, con il testo che va in Aula. Slitta l’esame alla Camera, mentre il voto a Palazzo Madama è previsto in serata. Una vera e propria corsa contro il tempo, come spiega Il Fatto Quotidiano, con le limature delle ultime ore al maxiemendamento che hanno mandato su tutte le furie i partiti di opposizione. Pd e Forza Italia hanno chiesto l’intervento della presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, ma è scontro anche all’interno della maggioranza. Adnkronos rivela che il Movimento 5 Stelle ha messo nel mirino nuovamente i tecnici, accusati di remare contro l’esecutivo: «Fonti pentastellate del governo hanno riferito di “errori” contenuti nel testo del maxiemendamento, che è stato presentato oggi al Senato per la fiducia dopo essere arrivato in mattinata sulla scrivania dell’esecutivo gialloverde». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



RENZI: “LO STANNO CAMBIANDO”, FURIA OPPOSIZIONI

Il maxiemendamento non cambia? Così non sarebbe secondo il Partito Democratico. Come denunciato da Andrea Marcucci, Matteo Renzi ha confermato che il testo starebbe subendo modifiche: «Voi non ci crederete ma stanno cambiando di nuovo il maxiemendamento. Questo Governo varca ufficialmente i confini del ridicolo. Meno male che Federico Chiesa ci ha salvato la giornata, dai (in riferimento a Milan-Fiorentina, ndr)». Dure critiche anche dal dem Antonio Misiani: «Il maxiemendamento presentato dal governo è pieno di errori. Il governo, che è arrivato in ritardo bestiale, sta correggendoli a voce. Una cosa penosa…». Anche Liberi e Uguali sul piede di guerra, ecco il tweet di Loredana De Petris: «Il maxiemendamento è arrivato, ma è sbagliato: incongruenze, errori e ulteriori tagli la configurano inequivocabilmente come una manovra recessiva. Altro che manovra espansiva». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

SALVINI “NON CAMBIA”, MARCUCCI “TESTO SBAGLIATO, STANNO CORREGGENDO”

«Questa è la versione definitiva, non cambia più. L’abbiamo letta e riletta. Ora l’accendiamo, come dicono al Grande Fratello»

, queste le parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha fatto il punto della situazione sul maxiemendamento alla manovra giunto al Senato. Tg Com 24 evidenzia che è ancora in corso nella Commissione Bilancio del Senato l’esame del maxiemendamento, con le opposizioni che non placano le proteste. Secondo Daniela Santanchè di Fratelli d’Italia si tratta di una manovra «scritta a Bruxelles, alla faccia di chi diceva che bisognava sbattere i pugni sul tavolo in Europa. E poi credo che metta al centro che di fatto sta nascendo un terzo partito al governo, il partito dei tecnici». Duro il dem Andrea Marcucci: «La farsa continua. Dopo una settimana di attesa, in Senato arriva un maxiemendamento sbagliato. Ora la maggioranza è chiusa da un’ora a correggere. Incapaci fino all’ultimo. Incapaci e pericolosi». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

IL COMMENTO DI DI MAIO

Il Governo M5s-Lega ha posto la fiducia sul maxiemendamento alla manovra, opposizioni infuriate: seduta sospesa al Senato. Ore di grande tensione, con il dem Maurizio Martina che non ha dubbi: «Un maxiemendamento scandaloso. Nel merito e nel metodo. Tagli al sociale, alle università, aumenti di IVA e accise. Tutto per accontentare la sete di propaganda dei due Vice. Contro l’Italia e gli italiani manovra». Intervenuto a Fortune Italia, il vice premier Luigi Di Maio ha invece elogiato la bontà della legge di bilancio: «Le clausole di salvaguardia le abbiamo disinnescate quest’anno. C’era un aumento di 12,5 mld di euro di Iva ma non ci sarà. Anzi, disinnescheremo anche quelle dell’anno prossimo e degli anni seguenti. Tengo a dire che abbiamo cercato un dialogo con l’Ue e anche la presa di coscienza di Moscovici nella dichiarazione fatta in questi giorni, in cui ha fatto capire chiaramente che c’è un nuovo scenario in Europa nel quale quello che è successo nelle piazze francesi deve far riflettere, ne è la prova», riporta Tg Com 24. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

FICO: “PARLAMENTO DEVE RIMANERE CENTRALE”

Sono in corso le discussioni in senato sul maxiemendamento, tutte le novità che il governo ha introdotto nella manovra per ottenere l’ok dell’Unione Europea. Sono continuate, come prevedibile, le proteste dell’opposizione, a cominciare dagli esponenti del Partito Democratico e da quelli di Forza Italia, che si erano già fatti sentire nella giornata di ieri. Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Camera, il grillino Roberto Fico, che parlando da Napoli ha ammesso: «Molti si lamentano del fatto che la legge non è stata discussa dal Parlamento e hanno ragione, però non succede solo da oggi. Noi dobbiamo far sì che questa cosa non succeda più perché i presidenti della Camera e del Senato non vogliono che il Parlamento lavori in questo modo. Il Parlamento – ha aggiunto e concluso – è e deve rimanere centrale, però è chiaro che spesso c’è un problema da questo punto di vista». Poco dopo le ore 14:00, a seguito della bollinatura della Ragioneria di stato, il testo è arrivato in Senato e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, ha posto la fiducia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

MANOVRA, MAXIEMENDAMENTO: VOTO IN DIRETTA

Se le opposizioni parlano di Parlamento umiliato e sfregiato dopo l’ennesimo rinvio del maxiemendamento alla Manovra, col voto in Senato calendarizzato per stasera a poche ore dalla presentazione del testo di legge, d’altro canto il governo si affanna a giustificare lo slittamento e a rivendicare un orgoglio di natura tutta politica. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, ha infatti dichiarato:”Noi abbiamo difeso la sovranità dell’Italia, la legge di bilancio arriva in ritardo perché per la prima volta da anni ci ha lavorato il Governo e non l’ha dettata l’Ue. Rispettiamo il Parlamento, chiamato ad esaminare un testo che rispecchia la volontà dei cittadini e non i diktat di qualche tecnocrate. Consegniamo alle Camere la manovra del popolo e non la solita letterina Ue, ora è nostro dovere lavorare tutto il tempo necessario per approvarla“. Fraccaro ha aggiunto: “Abbiamo condotto una trattativa in Europa per portare a casa una manovra finalmente espansiva che inverte la rotta dell’austerity. Non abbiamo ceduto sulle misure per rilanciare la crescita economica e sociale del Paese, a partire da reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero. È stato necessario più tempo per presentarla perché l’ha scritta Roma e non Bruxelles. Abbiamo difeso le nostre riforme in Europa evitando anche la procedura di infrazione, un percorso meno facile del solito ma questo ci ha consentito di non tradire i cittadini“. Non la pensano così le opposizioni…(agg. di Dario D’Angelo)

MAXIEMENDAMENTO, NAPOLITANO: “DEMOCRAZIA UMILIATA”

Si terranno questa sera, a partire dalle ore 20:30, le operazioni di voto riguardanti il maxiemendamento della manovra. Dopo la bagarre in aula degli ultimi due giorni, il senato è chiamato ad esprimersi in merito alle novità presentate dall’esecutivo all’Unione Europea per ottenere l’approvazione di quest’ultima. Numerose le critiche nei confronti del governo, e l’ultima arriverebbe dall’ex presidente della repubblica, il senatore a vita Giorgio Napolitano. Stando a quanto scrive stamane l’edizione online di Libero, pare che l’ex capo dello stato abbia rivolto parole durissime all’operato del governo dopo quanto accaduto negli ultimi giorni: «Condivide profondamente – spiegano fonti vicine a Napolitano – l’allarme espresso dalla senatrice Bonino per la umiliante condizione riservata al Parlamento in occasione della legge di Bilancio». L’ex presidente parla quindi di “democrazia umiliata”, parole sicuramente di peso vista la fonte, e che con grande probabilità lo stesso Napolitano avrà condiviso con Mattarella, visto che mercoledì scorso, in occasione degli auguri di Natale in Quirinale, i due sono stati visti colloquiare a lungo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

MANOVRA, VOTO SUL MAXIEMENDAMENTO SLITTA A QUESTA SERA

Slitta nuovamente il voto in senato sulla manovra. Anche nella giornata di ieri, quella designata per il passaggio del maxiemendamento già approvato da Bruxelles, si è verificata una fumata nera a seguito delle accese proteste dell’opposizione, in primis di Forza Italia e del Partito Democratico. Di conseguenza, dopo ore di seduta, la stessa è stata interrotta per riprendere i lavori quest’oggi. La comunicazione ufficiale è arrivata dalla pagina Twitter del Senato della Repubblica Italia, che fa sapere: «Sabato 22 dicembre alle 14 seguito esame ddl. #QuestioneFiducia preannunciata da Governo su emendamento interamente sostitutivo 1a sezione: alle 16 discussione generale, alle 20,30 dichiarazioni voto, segue votazione nominale per appello». Come si legge, i lavori riprenderanno questo pomeriggio alle ore 14:00, con le discussioni sul testo, mentre dalle 20:30 si terranno le votazioni (in fondo alla pagina il video
con la diretta streaming). «Confidiamo che nella giornata di domani la manovra al Senato possa essere approvata. So che siamo in zona Cesarini», ha detto ieri il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, al termine del consiglio dei ministri di ieri.

MANOVRA, VOTO SUL MAXIEMENDAMENTO IN DIRETTA

Il premier doveva tenere la conferenza stampa di fine anno prima di Natale, ma a questo punto, visti i lunghi lavori sulla manovra, slitterà il tutto a dopo le festività, molto presumibilmente il prossimo 27 dicembre. Dopo l’esito della votazione in senato, che sarà senza dubbio positivo anche se non mancheranno le solite tensioni, il governo presenterà il maxiemendamento con le variazioni sulla legge di bilancio alla Camera per il via libero definitivo: servirà quindi un nuovo “sì” da parte di Montecitorio, e già si prevedono scintille. Il giorno prestabilito sarà il 27 dicembre, mentre i decreti legge per la quota 100 e il reddito di cittadinanza arriveranno in consiglio dei ministri a inizio mese di gennaio. Tutti coloro che vorranno seguire in diretta le discussioni in senato sulla legge di bilancio e la successiva votazione, potranno usufruire della pagina web dello stesso Senato della Repubblica Italiana, o eventualmente, attivare il video direttamente dalla pagina Youtube ufficiale di Palazzo Madama che trovate qui sotto. Di seguito il video della diretta streaming dal Senato

LA DIRETTA STREAMING DAL SENATO