Sta facendo discutere la decisione del ministro Giulia Grillo di azzerare il Consiglio superiore di Sanità revocando la nomina dei 30 componenti non di diritto dell’organo tecnico-consultivo del ministero della Salute, lasciando in carica di fatto solo i membri delle isituzioni (ministero stesso, Aifa, Istituto superiore di sanità) che hanno un posto legato al loro incarico. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, l’ex ministro della Salute del governo Berlusconi, Girolamo Sirchia, ha ipotizzato che dietro la decisione di Giulia Grillo possa esserci un ragionamento di tipo politico:”Se il ministro ritiene di non avere nel Consiglio superiore di sanità persone che hanno la sua fiducia, ma invece hanno una visione diversa della sanità, allora è nelle facoltà del ministro avviare un rinnovamento del Css“. Secondo Sirchia, dunque “nessuno discute il valore scientifico e tecnico dei componenti, ma forse era una questione di fiducia politica. Capisco l’amarezza del gruppo uscente, ma comprendo anche che un ministro che si trova alla sua prima esperienza, alla prima ‘uscita’ da ministro, possa volere dei pareri ‘garantiti al 100 per cento’ anche dal punto di vista politico“. (agg. di Dario D’Angelo)
GIULIA GRILLO, “SEGNALE DI DISCONTINUITA'”
Il ministro Giulia Grillo ha deciso di rimuovere il consiglio superiore della sanità. Una decisione che ha destato un po’ di stupore all’interno dello stesso Consiglio, ma che è stata comunque accettata, come del resto non si poteva fare altrimenti. «Il Consiglio superiore di sanità – il comunicato pubblicato dalla stessa esponente dell’esecutivo, come riporta Agenpress – è organo di consulenza tecnico-scientifica del ministro della Salute e, dunque, ho deciso di dare un segnale di discontinuità rispetto al passato rinnovando la composizione dei 30 membri di nomina fiduciaria». La Grillo sottolinea come quello gialloverde sia il governo del cambiamento, e di conseguenza, «come ho già fatto per le nomine di mia competenza nei vari organi e comitati del Ministero, ho scelto di aprire le porte ad altre personalità meritevoli». Il ministro spiega il perché della decisione avvenuta nella giornata di ieri: «La decisione di revoca degli organismi collegiali, e dunque del Css – conclude – andava presa entro il 5 dicembre, ossia a sei mesi dalla fiducia del mio Governo al Parlamento (5-6 giugno 2018). Ringrazio tutti i componenti uscenti del Css, di cui mi preme sottolineare l’indiscutibile valore tecnico-scientifico, ma è tempo di dare spazio al nuovo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SILIQUINI: “NESSUN PREAVVISO”. MA DALLAPICCOLA…
Il ministro della Salute Giulia Grillo ha rimosso tutti i componenti di nomina del Consiglio superiore della sanità (Css). La decisione è stata comunicata con la pubblicazione di un decreto di revoca in data odierna. Roberta Siliquini, presidente uscente, sarebbe dovuta restare in carica per tre anni. Su Twitter ha colto l’occasione «per ribadire il mio sincero ringraziamento a straordinari colleghi ed eccellenti scienziati che si sono prestati con dedizione, rigore, competenza e indipendenza scientifica al servizio del Paese». Ma ha sottolineato la sua sorpresa per la comunicazione ministeriale giunta senza alcun preavviso. Invece restano in carica solo i membri delle istituzioni (Ministero, Aifa, Istituto Superiore della Sanità) che hanno un posto legato al loro incarico. Tra i trenta membri del Consiglio che sono stati revocati oggi dalla ministra Grillo figurano nomi illustri, come quelli dei genetisti Dallapiccola e Novelli, passando per il farmacologo Garattini, il ginecologo Scambia e l’oncologo Napoleone Ferrara.
SILIQUINI: “NESSUN PREAVVISO”. MA DALLAPICCOLA…
La presidente uscente del Consiglio superiore di sanità (Css), Roberta Siliquini, all’Ansa ha espresso il suo stupore per la decisione della ministra Grillo. «Non vedo alcuna ragione scientifica alla base della decisione di revocare la nomina dei componenti non di diritto dell’organismo». Inoltre, ha spiegato che la revoca delle nomine è stata annunciata oggi senza preavviso attraverso una lettera. «Il ministro Grillo in questi mesi non ci ha mai convocato. Non c’è dunque alcuna ragione scientifica per tali revoche». Di diverso avviso è Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma, che non si dice stupito per la decisione. «Vorrà costruire una sua squadra e trascorso qualche mese, teniamo conto che nel frattempo ha avuto una gravidanza, ha potuto fare le sue scelte. È vero che non abbiamo mai incontrato la ministra, ma abbiamo incontrato vari sottosegretari». Il Consiglio superiore di sanità è il massimo organo di consulenza tecnico scientifico del ministro della Salute. Il ministro vi si rivolge anche dirimere questioni o problematiche di valenza tecnico scientifica prima dell’adozione di atti legislativi, regolamentari o amministrativi.