Lorenzo Fontana a tutto tondo in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Adnkronos. Il ministro della Famiglia, citato a proposito del possibile rimpasto di governo, ha parlato della Lega e del leader Matteo Salvini: «Penso che Matteo Salvini sia – per carisma e capacità – l’uomo politico che meglio interpreti il cambiamento che vogliamo portare in Europa. L’obiettivo è trovare un momento di ritrovo e sintesi in una convention nei primi mesi del prossimo anno». Prosegue Fontana: «Stiamo lavorando alla costruzione di una coalizione ampia, partendo dall’avanzata delle forze identitarie. Ritengo che la futura coalizione identitaria potrà aspirare ad essere la seconda, per numero e peso politico, in seno all’Europarlamento». Il ministro non ha dubbi: il voto alle prossime elezioni Europee «sarà un appuntamento decisivo: in tutta Europa – e non solo – assistiamo a un cambio di paradigma, dopo che a lungo le forze globaliste hanno imposto la loro visione omologante».



LORENZO FONTANA TRA MANOVRA E NATALITA’

Lorenzo Fontana ha poi parlato della manovra economica: «Nel complesso, per famiglia e disabilità l’investimento che abbiamo ottenuto in bilancio sfiora i 3 miliardi di euro. Già in questa legge di bilancio i fondi per la famiglia, per la non autosufficienza, per le politiche sociali sono stati tutti incrementati in misura significativa e strutturale e sono state introdotte misure per favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro», Sottolinea il ministro: «Penso al fondo famiglia passato da 4,4 a 100 milioni di euro, a regime, all’aumento degli incentivi per gli asili nido da mille a 1.500 euro, ai 444 milioni investiti per gli incentivi alla natalità, alla maggiore flessibilità sui congedi, al tavolo aperto sul welfare aziendale, allo smart working per le mamme o per i lavoratori con figli con disabilità, che hanno bisogno di assistenza». Una battuta sul delicato tema della natalità: «Per la natalità stiamo lavorando a un piano strutturale, in cui siano inserite misure a regime per il rilancio demografico. Vogliamo uscire dalla logica dei bonus e pensare che, per il bene del Paese, qualsiasi governo che verrà dovrà attuare investimenti costanti a favore dei nuovi nati e per il sostegno alla famiglia. Una delle prossime sfide sarà quella di tentare di introdurre l’Iva agevolata per l’acquisto dei pannolini o di altri generi necessari per la prima infanzia. E a inizio del prossimo anno partirà un tavolo con le aziende che hanno scelto di investire nel welfare, a servizio dei propri dipendenti e delle rispettive famiglie, ottenendo grandi risultati, anche in termini di produttività».

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