E’ ufficiale: secondo quanto stabilito dalla Manovra Economica del Governo, cambieranno forma il congedo di maternità e il bonus diciottenni. Le donne in dolce attesa potranno restare sul posto di lavoro, se le loro condizioni di salute lo consentiranno, fino al nono mese di gravidanza, sfruttando i cinque mesi di congedo maternità tutti in blocco anche dopo il parto. Servirà un certificato medico per poter utilizzare questa opzione. Per quanto riguarda invece il bonus maternità, esso sarà invece corrisposto in base all’ISEE dichiarato dal nucleo familiare, ed aumenterà da 1000 a 1500 euro l’importo destinato all’iscrizione dei figli all’asilo nido. I fondi per il bonus cultura per i diciottenni subiranno invece una contrazione, passando da 270 e a 230 milioni di euro, con la formula della card cultura che, seppur in forma ridotta, sarà comunque confermata. (agg. di Fabio Belli)



CONTE MARTEDI’ A STRASBURGO

In una intervista all’Adnkronos, il premier Conte ha anticipato che martedì prossimo farà un viaggio con la sua delegazione a Strasburgo da Jean Claude Juncker per portare la proposta italiana di “modifica” alla Manovra Economica: «Vedrò Juncker martedì prossimo (11 dicembre, ndr) a Strasburgo. Sto lavorando alla nostra proposta, sono ottimista». Nello stesso giorno in cui si terrà il voto decisivo per la Brexit nel Parlamento inglese, Conte proverà a convincere la Commissione Ue che la Legge di Bilancio italiano non “merita” la procedura d’infrazione: «cercheremo di adottare qualche accorgimento per rafforzare il piano degli investimenti», spiega ancora il Presidente del Consiglio confermando quanto già affermato ieri nell’intervista all’Avvenire, «il mio obiettivo è evitare all’Italia una procedura d’infrazione che fa male al nostro Paese e rischia di far male anche all’Europa. Sto mettendo a punto una mia proposta che l’Unione Europea non potrà non prendere in considerazione». Ancora non è chiaro se vi sarà un altro vertice di Governo con i vice Salvini e Di Maio oltre al Ministro Tria, ma di certo nelle prossime ore – dopo l’approdo in aula della Manovra – emergeranno le prime “anticipazioni” sulle presunte modifiche inserite nel piano economico.



TUTTE LE NOVITÀ PER LE NEO-MAMME

Con la manovra 2019 del governo gialloverde, cambia il congedo per la maternità. Le donne che vorranno potranno lavorare fino al nono mese, previa ovviamente autorizzazione del medico, di modo da portarsi poi il periodo di astensione fino ad un massimo di 5 mesi, dopo il parto. Il sistema attuale prevede invece un obbligo di astensione dal lavoro di almeno uno/due mesi, ma con le riforme volute dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, cambierà il meccanismo. Non sono mancate le polemiche sui social, a cominciare da quanto scrive su Twiter Angelo Toffaletti: «#congedo #maternita al lavoro fino al nono mese, peccato che suoni come “Se vuoi puoi, se puoi devi” #medioevo». Dario invece precisa: «Prevedo abusi…. #Manovra: cambia il congedo di #maternità, al lavoro fino al nono mese». Infine il pensiero di Simone Fagioli, che non si riferisce direttamente alla manovra, ma che in tema di maternità scrive: «Stamattina ad #Agora é stato detto che lavoro e maternità non sono in contraddizione. Credo @serenabortone che la madri debbano avere una giusta #maternità che permetta alla donna di stare più tempo possibile con il neonato, senza perdere il posto di lavoro». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TRIA NON SI DIMETTE: PAROLA DI SALVINI

Le ipotesi circolate nelle ultime ore (e non sono certo “nuove”) sulle possibili dimissioni di Giovanni Tria dopo le tante difficoltà attive sulla Manovra Economica, vengono escluse nella maniera più categorica dal vicepremeir leghista Matteo Salvini. «Il ministro dell’Economia e il premier vanno di comune accordo. Il Corriere della Sera (che aveva lanciato il retroscena, ndr), e non solo, scrivono tante cose di fantasia. A me piace il genere fantasy e quella notizia fa parte di questo filone. La scorsa settimana si doveva dimettere Savona, magari la prossima toccherà a me», conclude il Ministro dell’Interno. Nel frattempo emergono alcuni dettagli tra i vari emendamenti presentati dalla Lega alla Manovra di Bilancio da quesa sera in Parlamento: come anticipa l’Ansa, cambia il congedo di maternità per le neomamma lavoratrici. «Chi vorrà (con via libera del medico) potrà rimanere al lavoro fino al nono mese, portandosi ‘in dote’ l’intero periodo di astensione di 5 mesi a dopo il parto», ha presentato la Lega in Commissione Bilancio, precisando come il nuovo sistema venga proposto «in alternativa all’attuale», che impone l’obbligo di astensione (da uno a due mesi) prima della nascita del bambino.

MANOVRA, DI MAIO: “MANTENIAMO LE PROMESSE”

I due fronti sulla Manovra sono sempre gli stessi e dureranno per diverse settimane ancora: da un lato il voto in Parlamento, con il via libera della Commissione Bilancio che porterà questa sera alle ore 20 l’approdo finalmente in Aula della Legge di Bilancio. Dall’altro, la lunga, difficile e complessa trattativa tra Roma e la Commissione Ue per evitare la procedura d’infrazione in attesa di presentare la Manovra stessa entro il 31 dicembre 2018: nel mezzo, il “triumvirato” del Governo gialloverde si muove con triplice “ruolo”, dove ognuno – ogni giorno – prova ad interpretare la delicata partita delle promesse elettorali e le “promesse” con la Ue. A dettare la linea però stamattina un insolitamente “netto” Giuseppe Conte spiega alla Repubblica che «Con la commissione Ue devo parlare io. Sono io il presidente del Consiglio». I puntini sulle “i” messi, anche se non sempre bastano per frenare la frenesia dei vicepremier impegnati a dar seguito alle promesse con il proprio elettorato: «non abbiamo mai interrotto il dialogo con Bruxelles» e sempre Conte precisa che purtroppo «la fretta di realizzare reddito di cittadinanza e riforma della Fornero si scontrano con i tempi tecnici necessari».

SALVINI RILANCIA: “QUOTA 100 E REDDITO A INIZIO ANNO”

Le riforme però si faranno, lo dice Conte e lo ripete con forza il vice Di Maio: «Adesso portiamo a casa la Manovra evitando la procedura d’infrazione e mantenendo le promesse. Il nostro governo ha presentato una nuova ricetta economica in controtendenza con il passato dell’itali e con il presente degli altri Paesi europei. E questo crea attriti e discussioni», spiega il Ministro del Lavoro in un Forum all’Ansa. Non poteva certo mancare l’intervento di Matteo Salvini – sempre per quella “strategia a tre teste” di cui sopra – che sulla Manovra spiega con forza: «Il mio obiettivo è che quota 100 per le pensioni e il reddito di cittadinanza entrino in vigore all’inizio dell’anno. I tecnici stanno lavorando e i politici hanno il dovere di mantenere gli impegni presi con milioni di italiani». L’attesa ora è tutta per l’esordio a Montecitorio questa sera, quando parallelamente a Porta a Porta Luigi Di Maio dovrebbe iniziare a presentare tutti i dettagli tecnici sul Reddito di Cittadinanza, il vero rebus ancora non risolto di questa Manovra Economica.