“Panda 1.2 costerà di più? Scelgano la Panda 1000″, questa la soluzione secondo la pentastellata Laura Castelli, finita nuovamente nel caos per la gaffe. Lega e M5s cercano l’intesa, ma non mancano le polemiche. Ecco le parole del segretario della Fim Marco Bentivogli ai microfoni de Il Sole 24 Ore: «Con questo emendamento il piano di 5 miliardi di euro che Fca ci ha presentato nei giorni scorsi rischia di diventare carta straccia. Per noi non avrebbe più valore? No, è diverso: può non avere più significato, essendo cambiate le condizioni che l’hanno permesso. È il Governo che rende carta straccia questo piano, costruito su determinati presupposti. Da tempo abbiamo incalzato i produttori sulla necessità di accelerare la transizione verso l’elettrico: ora che abbiamo raggiunto un’intesa, Fca e i lavoratori hanno bisogno di almeno 20 mesi per mostrare i primi risultati, ma se gli tagliamo le gomme alla svolta in questo modo, sottraendo mercato e risorse finanziare, non raggiungeremo mai l’obiettivo finale». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DI MAIO: “NESSUNA TASSA”
Il ministro del lavoro, Luigi Di Maio, torna a parlare dell’ecotassa, specificando nuovamente che non si tratta di alcuna nuova imposta a carico degli italiani: «Nessuna tassa sulle automobili degli italiani – dice il leader del Movimento 5 Stelle ai microfoni di Radio 24 – in Senato dopo un confronto con aziende e lavoratori, troveremo modo per migliorare norma, ma senza fare marcia indietro. Il nostro obiettivo è incentivare l’uso delle auto ecologiche – ha aggiunto – che avranno bonus fino a 6mila euro Ma non ci faranno litigare su questo». Il vice-presidente del consiglio, a proposito del “litigio” interno all’esecutivo, ha aggiunto: «Il contratto? Salvini parla del 2021, rispetto alle condizione economiche globali, e fa un discorso condivisibile perché se vogliamo migliorare il contratto, va bene». Di Maio conclude la sua intervista così: «Per ora facciamo la legge di bilancio, dopo il 2019 al lavoro per migliorare il contratto. Per ora approviamo l’anticorruzione e la riforma della procedura penale». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ECOTASSA: SCONTRO NEL GOVERNO, LEGA DICE NO
E’ scontro nel governo per l’ecotassa, gli incentivi che l’ala del Movimento 5 Stelle vorrebbe introdurre per l’acquisto di auto ecologiche, accompagnati da disincentivi per chi invece compra dei veicoli inquinanti. Da una parte ci sono appunto i grillini che vorrebbero questa norma salva ambiente, dall’altra la Lega, invece contraria a nuove tasse a prescindere. Fatto sta che è scoppiato il caos negli scorsi giorni, con numerosi consumatori, ma anche rivenditori e produttori di auto che hanno chiesto spiegazioni, allarmati per questa nuova ecotassa che sembrerebbe tra l’altro aiutare solo chi acquista auto di grossa cilindrata e costose (come ad esempio una Bmw Serie 7), penalizzando invece chi compra le utilitarie, leggasi la Panda (l’auto più venduta in Italia) e la Fiat 500. Ma quanto vale questa ecotassa? Stando ai calcoli effettuati da Il Sole 24 Ore, il governo conta di erogare bonus per circa 335 milioni di euro, a fronte di 340 milioni invece ottenibili dalle tasse per le auto inquinanti. Difficile comunque che tale norma possa passare visto la seria intenzione della Lega di votare “no”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ECOTASSA: CONTE FA DA PACIERE
Oltre all’avvocato del popolo, anche “notaio”: come già ampiamente “previsto”, sarà il Premier Giuseppe Conte a dover districare – come spesso accade – le intricate matasse del Governo gialloverde questa volta sul tema dell’ecotassa. Dopo il vertice a Palazzo Chigi, dove è stato posto il voto di fiducia per la Manovra alla Camera tra domani e sabato, il premier ha fatto il punto con Salvini e Di Maio in merito anche alle forti discussioni su incentivi, bonus-malus e “tasse” sull’automobile. «Tensioni nel governo sulla ecotassa? Il clima assolutamente tranquillo e sereno, abbiamo deciso di effettuare un supplemento di riflessione e quindi abbiamo rinviato ai prossimi giorni, c’è ancora il passaggio al Senato, quindi c’è ancora tempo per gli emendamenti», precisa il Presidente del Consiglio. Come emerge in realtà da questo pomeriggio, Salvini stavolta non è intenzionato allo scontro con Di Maio bensì con una parte del M5s (quella “minoritaria” di Fico?) che fa le barricate per tenere il provvedimento ecologico nella Manovra: la Castelli si è esposta nonostante poco prima il suo leader avesse “frenato” in merito alla medesima ecotassa sull’auto. (agg. di Niccolò Magnani)
SALVINI: “NON AVRÀ I VOTI DELLA LEGA”
Se non è scontro, poco ci manca: dopo le parole della Castelli che si dice “con Di Maio” sul fatto di insistere nel tenere l’ecotassa sull’auto all’interno della Manovra, Salvini intervistato dal Forum Ansa replica quasi stizzito. «Non esiste, l’ecotassa non avrà i voti della Lega»: ora tocca a Conte ricucire, come sempre, mentre si discute anche sul fronte più ampio della Manovra Economica e delle risposte da presentare alla Commissione Ue per scongiurare la procedura d’infrazione. “Con” Salvini si schiera anche il Codacons, che in una lunga nota dichiara guerra «contro qualsiasi nuova imposizione fiscale sulle auto». Non solo, secondo il comitato per i consumatori diretto da Carlo Rienzi (tra l’altro eletto con M5s, ndr) «I governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno utilizzato gli automobilisti come ‘bancomat’, inserendo tasse a loro carico e aumentando le accise ogni volta che serviva reperire risorse economiche e trovare coperture finanziarie, e ancora una volta siamo in presenza di un emendamento teso a colpire unicamente tale categoria di cittadini. In tal senso la tassa sulle auto sarebbe incostituzionale perché introdurrebbe discriminazioni a danno di una sola tipologia di contribuenti e rappresenterebbe esclusivamente un sistema per fare cassa». (agg. di Niccolò Magnani)
IL MINISTRO COSTA: “TENIAMO CONTO DI CHI COMPRA LA PANDA”
Continua il dibattito sull’ecotassa, una serie di bonus/malus che il governo starebbe pensando di introdurre per incentivare l’acquisto di auto più green, e facendo così diminuire l’inquinamento. La polemica è scoppiata perché la norma pronta ad essere introdotta, pur dall’animo nobile, sembrerebbe favorire l’acquisto di auto costose e dalla grossa cilindrata, piuttosto che la classica utilitaria. A riguardo ha detto la sua anche il ministro dell’ambiente Sergio Costa, esponente del Movimento 5 Stelle, che parlando durante la trasmissione di Rai Radio 1, Radio Anch’io, ha ammesso: «Abbiamo un principio europeo, chi inquina paga, che non è repressivo, ma preventivo: se tu non intendi allinearti alla salvaguardia del pianeta, devi essere sfavorito. Ecco perché c’è l’incentivazione sulle auto elettriche, che deve essere estremamente sostenuta, e dall’altra parte bisogna bilanciarla tenendo conto della povera gente, che magari ha la ‘pandarella’ e ha difficoltà». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ECOTASSA, IL PARERE DI CASTELLI
Se la Lega e il Movimento 5 Stelle continuano nella “sfida a distanza” sul fronte della Ecotassa, la Sottosegretario all’Economia Laura Castelli torna in scena – dopo qualche giorno di “silenzio” in seguito alle tante gaffe accumulate nel giro di poco tempo – per confermare l’intenzione del Governo di voler tenere tanto l’incentivo sulle auto elettriche quanto le “tasse” sulle emissioni di CO2. «La volontà è quella di tenerla. Sta nel contratto di governo»; non solo, la Castelli ha poi aggiunto che «le persone meno abbienti non sono colpite e che la norma non è stata letta in maniera approfondita visto che non colpisce né chi ha ha un’auto vecchia né chi acquista un’utilitaria sotto una certa cilindrata». Nel frattempo però lo scontro interno alla maggioranza non è “invenzione” della stampa e la Manovra Economica, per problemi di coperture e anche per emendamenti proprio come l’Ecotassa, procede a lentissimo scorrimento con il voto di fiducia. (agg. di Niccolò Magnani)
LEGA: “LA CAMBIEREMO AL SENATO”
L’ecotassa sull’auto è senza dubbio uno degli argomenti di maggiore dibattito delle ultime ore. Il governo starebbe pensando di introdurre una riforma per incentivare l’acquisto delle auto elettriche e nel contempo penalizzare chi compra auto inquinanti. A riguardo ha parlato Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, che ha spiegato: «A proposito del bonus malus sulle auto introdotto nella manovra economica alla Camera. Pur condividendo il fatto che vada incentivato l’acquisto di elettriche, siamo però contrari a un aggravio di costi per chi acquista auto di normale dotazione. Pertanto, cambieremo la norma al Senato». Fermo restando che al momento la norma non è ancora entrata in vigore e che il ministro Di Maio ha annunciato che necessita di ulteriori correttivi, su Twitter sono molti che si sono schierati contro l’introduzione di tale possibile riforma. Ikari ad esempio scrive: «Fatemi capire, chi può permettersi auto elettriche da 40000€ si ritroverà gli incentivi e chi deve chiedere un prestito per un auto da 10000€ un ulteriore costo? Questa non si chiama #ecotassa ma diseguaglianza sociale». C’è chi comunque l’approva, come ad esempio Tiziano Pucci, che sempre attraverso il noto social specifica: «Di idiozie ne ho sentite parecchie sulla nuova #ecotassa persone che guardano al passato. Finalmente il governo fa “Politica” guardando al futuro e pensando al clima. Abbiamo bisogno di più officine di meccatronica per trasformare il parco auto circolante. #piuazioniperilclima». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ECOTASSA AUTO: SALVINI DICE NO
La possibile introduzione di una ecotassa sulle auto, leggasi dei bonus-malus legati all’emissione di CO2, ha fatto il giro del web e creato un acceso dibattito. Sulla questione è intervenuto subito il ministro dell’interno, Matteo Salvini, che senza entrare nel merito ha voluto specificare la propria contrarietà e della Lega all’introduzione di una nuova tassazione: «Sono assolutamente contrario a ogni tassa nuova sulle auto che sono già tra le più tassate d’Europa – parla il leader del carroccio – nel nome dell’andare avanti, mettere nuove tasse sicuramente è l’ultima delle cose da fare: sulle automobili, se si vuole aiutare chi compra un’auto elettrica che inquina meno è giusto farlo, ma senza penalizzare chi ha o chi avrà un’auto a benzina o diesel perché l’auto in Italia è già tassata a livelli folli. Quindi mettere nuove tasse sulle automobili mi sembra la cosa meno utile da fare in questo momento». Sulla stessa linea d’onda la Cgia di Mestre, con Paolo Zabeo che ha ammesso: «Già oggi in Italia sul settore dell’auto grava un carico fiscale di oltre 70 miliardi di euro all’anno. Un record negativo che nessun altro Paese ci invidia. Con questa ennesima stangata, inoltre, a pagare un conto salato sarebbe anche una buona parte dei 150 mila addetti che trovano lavoro nel settore dell’autoriparazione». Va sottolineato come il ministro del lavoro, Di Maio, abbia parlato di possibili correzioni alla norma, soprattutto per quanto riguarda eventuali tasse sull’acquisto di un’utilitaria, come potete trovare qui sotto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ECOTASSA AUTO: RETROMARCIA DI DI MAIO
Nuova tassa sull’auto al vaglio del governo. Si tratta di un sistema di bonus-malus di cui l’acquirente potrà godere, o in caso contrario, dovrà pagare, in base alle emissioni di CO2 dell’automobile che sta per comprare. L’idea dell’ala grillina dell’esecutivo è quella di incentivare la diffusione dell’elettrico, che in Italia ha ancora un mercato di nicchia, con dei bonus fino a 6.000 euro. Sulla proposta, che ha già creato polemiche e dibattiti sul web, è intervenuto poco fa il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Magio, che attraverso un video su Facebook ha fatto sapere: «Ho deciso di convocare un tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo economico, per migliorare gli incentivi per l’auto elettrica, ibrida e a metano, con i costruttori, a partire da Fca, e con le associazioni dei consumatori. Insieme troveremo la soluzione giusta per centrare due obiettivi: proteggere noi e i nostri figli dall’inquinamento, senza pesare sul portafogli». E sugli incentivi maggiori per chi acquista un’auto di grossa cilindrata rispetto ad una piccola 500, Di Maio aggiunge: «La norma va migliorata subito per non penalizzare nessuno, in particolare chi ha bisogno di acquistare un’utilitaria». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ECOTASSA AUTO: COME FUNZIONA?
Il governo gialloverde è pronto ad introdurre una nuova tassa sull’auto ed è subito polemica. Obiettivo dell’ala grillina dell’esecutivo è quello di incentivare la vendita di auto elettriche, come riferito nelle scorse ore dal vice premier Luigi Di Maio: «Ieri sera in legge di bilancio abbiamo introdotto un bonus malus sulle auto che permette di pagare meno tasse e avere meno aggravi in base a quanto fa di emissioni la macchina. Le auto elettriche costeranno di meno e finalmente le portiamo sul mercato, dove finora hanno avuto una quota irrisoria. Ci saranno fino a 6 mila euro di incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica». L’emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio alla Camera premerebbe le auto che producono emissioni molto basse, e nel contempo, introdurrebbe una tassa sull’acquisto delle auto ad alimentazione tradizionale. Facendo un esempio concreto, acquistando un Euro 6 l’acquirente sborserebbe in più rispetto ad oggi, fra i 150 e i 3000 euro, a seconda del livello di emissioni di CO2.
ECOTASSA AUTO, SALVINI DICE NO
I 6000 euro di incentivi si avranno solamente nell’acquisto di un’auto elettrica pura, con emissioni di CO2 fino ad un massimo di 20 g/km. Si scende a 3000 per le auto fra i 20 e i 70 g/km di emissioni, per poi arrivare a 1.500 euro di incentivi se le emissioni arrivano fino a 90 g/km. Dai 110 g/km di emissioni si pagherebbe invece la sovrattassa: 150 euro per la prima fascia (fino ai 120 g/km), quindi 300 per la seconda, 400 per la terza e via discorrendo. Dati alla mano, chi volesse acquistare una Bmw 740e godrebbe di un incentivo fino a 3000 euro, mentre chi volesse comprare una piccola 500 dovrebbe pagare una sovrattassa da 300 euro. Il sistema bonus/malus, come anticipato, ha creato non poche polemiche, a cominciare dallo stesso Salvini, che ha ammesso senza troppi giri di parole: «Sono contrario a qualsiasi tipo di nuova tassa».