Oggi nuovo vertice di governo per la manovra, esecutivo gialloverde al lavoro su quota 100 e reddito di cittadinanza. Il testo approda al Senato dopo il via libera della Camera alla fiducia, con gli esponenti della maggioranza Lega-M5s che faranno il punto della situazione a Palazzo Chigi verso le ore 12.00. Giuseppe Conte spinge per il deficit al 2 per cento, il ministro dell’Economia Giovanni Tria spinge per una percentuale ancora inferiore ma, come evidenzia Il Sole 24 Ore, i vicepremier Salvini e Di Maio non intendono scendere sotto il 2,1 per cento al massimo. Nuove critiche arrivano da Forza Italia e da Antonio Tajani, presidente dell’Europarlamento: «La manovra va stravolta completamente, non crea lavoro. I soldi del reddito di cittadinanza andrebbero destinati alle imprese che assumono giovani attraverso sgravi fiscali, ai ragazzi bisogna dare il lavoro». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI: “NO PROCEDURA PER ZERO VIRGOLA”
Matteo Salvini ha 360% sul Governo, la Manovra e tutti i fronti più caldi della politica non solo italiana: dopo aver conquistato la piazza di Roma ieri con la manifestazione che ha “oscurato” ancora una volta il M5s, il leader della Lega si fa ancora più “messaggero” di avvisi (o ultimatum?) per l’Unione Europa dagli studi di Rai 3 con Lucia Annunziata. «Quello che di buono abbiamo fatto in sei mesi non le abbiamo fatto da solo, lo ha fatto il governo Lega-M5s. Riconosco la concretezza di Giuseppe Conte e di Luigi Di Maio, le sfide dei prossimi mesi sono delicate. In Europa esercitiamo il buonsenso», ha rilanciato il vicepremier davanti alle telecamere di “In mezz’ora di più”. Non solo, per Salvini l’andare a Bruxelles non significa un “abbassare” le pretese e le promesse fatte al proprio elettorato, bensì «se vado a Bruxelles e faccio due passi in avanti e mi mettono due dita negli occhi, non è un affronto al governo ma agli italiani. Vogliamo scene come quelle di Parigi? Mi rifiuto di pensare che a Bruxelles per uno zero virgola mandino commissari e sanzioni».
“A TUTTA” SALVINI: GOVERNO, MANOVRA E GILET GIALLI..
Il riferimento al “dramma” dei gilet gialli per le strade della Francia, Salvini non intende ricevere “lezioncine” dalla Commissione Ue né tantomeno dall’Eliseo. «Quando prendi in mano una bottiglia incendiaria e la scagli contro un poliziotto non sei un rivoluzionario ma un cretino», attacca Salvini che però non risparmia nessuno «Macron è stato visto come il campione dell’europeismo da mettere in contrasto a Salvini, e così ha fatto, sui migranti e altro. La storia è che se avesse pensato di più ai francesi e non all’Italia avrebbe meno problemi». Rinnova il rapporto di fiducia con il M5s ma nello stesso tempo è ben conscio di poter esercitare ora il ruolo di forza all’interno del Governo, con i piani completamente ribaltati rispetto all’immediato post-4 marzo. Poi il capitolo tasse: niente ecotassa sull’auto («Tartassare chi ha auto a benzina e diesel non esiste L’auto in Italia è già ipertassata senza inventarsi nuove tasse») mentre sulla patrimoniale, «io non vorrei che qualcuno voglia mettere mano sul risparmio e le case degli italiani mettendo una patrimoniale. Se qualcuno ti impone le sanzioni allora ti viene da dire metti la patrimoniale. Ma questa è la cosa più lontana dall’idea della Lega, ed è così anche per gli alleati di governo». La settimana che si apre dovrebbe avere entro martedì la “risposta” di Conte a Juncker con una specifica proposta di manovra “ritoccata” nei punti chiave in attesa che si sposti al Senato l’intero iter decisivo per approvare la Legge di Bilancio.