Si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà verso Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, minacciato dagli esponenti di Fratelli d’Italia di essere sollevato dal suo ruolo in caso di vittoria elettorale del centrodestra. Il Consiglio di Amministrazione del Museo ha ribadito la propria solidarietà e il suo sostegno al direttore, diffondendo questa nota: “Solidarietà e piena condivisione per la gestione dell’istituzione e le operazioni culturali condotte a partire dalla sua nomina. La direzione ha dimostrato di avere saputo trasformare il Museo Egizio in un grande ente di ricerca. Al contempo vi sono sempre stata attente scelte economiche e gestionali e una particolare sensibilità verso la fruizione da parte del pubblico.” Dunque ancora un gesto di vicinanza, anche se le smentite da parte dei vertici di Fratelli d’Italia sembrano comunque aver fatto rientrare, almeno in parte, il caso. (agg. di Fabio Belli)



DA RIMINI SOLIDARIETA’ AL DIRETTORE

Il sindaco di Rimini “chiama” Christian Greco, il direttore del museo Egizio di Torino attaccato da Giorgia Meloni a causa degli sconti ai visitatori di lingua araba. «Se mai l’allucinante/divertente “editto bulgaro” di Fratelli d’Italia nei suoi confronti sortisse il suo effetto, Le dico già che il futuro Museo Internazionale Federico Fellini di Rimini sarebbe onorato di offrirLe la direzione», ha dichiarato Andrea Gnassi. Il primo cittadino romagnolo però non crede a questa eventualità: «Sicuramente non accadrà perché contrario a leggi, logica, numeri, buonsenso, progetti attuati». Rimini comunque sarebbe lieta di accogliere Christian Greco, apprezzato da Gnassi per le sue «straordinarie capacità, in grado di far fare un salto culturale alla gestione dei beni culturali e intellettuali, divulgandone la conoscenza e l’attualità», ma soprattutto per la frase “la cultura è universale”. È quello che – ha aggiungo il sindaco di Rimini – vuole fare infatti anche il museo Federico Fellini. (agg. di Silvana Palazzo)



POLEMICA ANCHE CON MINISTRO DARIO FRANCESCHINI

Giorgia Meloni ha smentito la notizia secondo cui vorrebbe cacciare il direttore del museo Egizio, Christian Greco, ed è tornata a criticare i biglietti scontati per gli arabi. Il responsabile della comunicazione di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, ha definito questa vicenda “una fake news costruita ad arte da alcune agenzie”. I toni sembravano essersi placati venerdì con l’incontro tra la leader di Fdi e il direttore dell’Egizio, ma la bufera è divampata nuovamente dopo che al museo è arrivata una nota di solidarietà dei comitati scientifici del Mibact, gli esperti che affiancano il Consiglio superiore dei beni culturali. “Noi le persone competenti come Cristian Greco, con esperienza internazionale e indipendenti le abbiamo chiamate a dirigere i musei italiani. La destra minaccia di cacciarle perché non ubbidiscono. È proprio vero: il lupo perde il pelo ma non il vizio”, ha scritto su Twitter il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Secca la replica di Mollicone: “Consiglio al ministro Franceschini di ricordarsi la sua carica istituzionale e di censurare loro non noi”. (agg. di Silvana Palazzo)



LEADER FDI CHIARISCE, “È UNA BUFALA!”

La polemica sollevata sulle presunte dichiarazioni di Fratelli d’Italia rispetto al direttore del Museo egizio di Torino, Christian Greco, ha raggiunto ovviamente anche Giorgia Meloni che si è trovata costretta, oggi, a replicare con una smentita. Lo riporta TgCom24 che riprende proprio le parole del leader Fdi: “La notizia secondo cui Fratelli d’Italia vorrebbe cacciare il direttore del Museo egizio è una bufala inventata dalla stampa”, ha dichiarato. Contro le sue presunte parole era intervenuto anche il governatore del Piemonte, Chiamparino, definendo le dichiarazioni molto gravi. Secondo Giorgia Meloni, tuttavia, quanto finora venuto a galla sarebbe da considerarsi semplicemente una notizia “montata ad arte dalla sinistra per coprire una iniziativa idiota del museo”, ha poi aggiunto, riferendosi alla decisione di Greco di fornire biglietti di ingresso gratuiti a giovani coppie di origine araba. La polemica può dirsi dunque definitivamente chiusa? (Aggiornamento di Emanuela Longo)

“IN CASO DI VITTORIA LO CACCEREMO”

E’ in atto una polemica tra Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e Christian Greco, il direttore del Museo egizio di Torino. Il partito ci Centrodestra ha già promesso con una nota ufficiale di cacciare Greco non appena avrebbe vinto le prossime elezioni politiche. Ma cosa aveva spinto la Meloni ad annunciare questa azione clamorosa? Greco sarebbe reo di aver lanciato una offerta riservata a giovani coppie arabe. Nello specifico, ingressi scontati al museo egizio per immigrati di origine araba, un gesto che però non era affatto piaciuto alla rappresentante politica, che si era addirittura presentata davanti alla sede del museo torinese per contestare la promozione del direttore. A detta della Meloni, quello adottato rappresentava un atto discriminatorio nei confronti delle famiglie italiane. Greco, al tempo stesso, aveva replicato spiegando che si era trattato di un modo per incrementare gli ingressi. La querelle ha sollevato un vero e proprio caso politico anche se proprio nei confronti di Christian Greco non sono mancati attestati di solidarietà, come riporta TgCom24, citando le parole del governatore della Regione Piemonte: “Dichiarazioni di inaudita gravità”.

GIORGIA MELONI CONTRO CHRISTIAN GRECO: LE REAZIONI

La protesta dello scorso giovedì organizzata da Giorgia Meloni proprio di fronte al Museo egizio di Torino aveva rappresentato la dura presa di posizione del leader Fdi. Non era bastata la spiegazione del direttore Greco, che aveva ribadito anche la presenza di sconti per varie tipologie di utenti, come ad esempio per le coppie in vista di San Valentino. Intanto, Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, si è esposto in modo chiaro prendendo le difese di Greco: “Sono dichiarazioni di inaudita gravità che tradiscono la natura intollerante di costoro; sarebbe bene che i loro alleati in doppiopetto berlusconiano si pronunciassero”, aveva auspicato. A scendere in campo era stato anche il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, che ha ribadito il ruolo eccellente svolto dal direttore attuale del Museo: “Il direttore è bravissimo. Noi a fare i direttori dei musei abbiamo mandato persone competenti; la destra dice invece: ‘quando arrivano se non ubbidiscono li cacciamo via’”. Quindi ha preso le difese di Greco spiegando anche lui come la sua scelta di adottare determinati sconti si sia mischiata ad altre promozioni in atto.