E alla fine il “mistero” si è svelato: David Borrelli non lascia il Movimento 5 Stelle per “motivi di salute”. Ma per fondare un nuovo movimento: il “giallo” dell’eurodeputato ex M5s si risolve con un nuovo post su Facebook dopo che per 24 ore si era reso di fatto irreperibile a tutto e tutti. «Ieri ho preso una decisione difficile che merita qualche spiegazione, perché sto leggendo troppe fantasiose ricostruzioni. Non ho problemi di salute e non ne ho mai accennato», scrive Borrelli, anche se in realtà il comunicato del Movimento 5 Stelle recitava proprio “motivi di salute” e “scelta sofferta”. L’eurodeputato dunque non sarebbe implicato in nessuno scandalo Rimborsopoli, ma sarebbe invece “stufo” dell’andamento avuto negli ultimi mesi del suo ex partito, con una sorta di frattura finale con Di Maio e Casaleggio, neanche nominati in questo addio ufficiale scritto. «Auguro al MoVimento 5 Stelle una strada costellata di ambiziosi traguardi e grandi successi. Per tredici anni il Movimento è sempre stato la mia casa, l’ho visto nascere ed ho avuto il privilegio di assistere molto da vicino a tutte le tappe di questa avventura. Ora è arrivato per me il momento di cambiare percorso». Come scrive poi nelle ultime righe ancora Borrelli, «nella vita mi sono sempre occupato con grande intensità di imprenditori e risparmiatori. Per questo ho deciso di aderire ad un nuovo progetto: un movimento, che nascerà a breve, e che si occuperà proprio di imprenditori e risparmiatori. Lo devo a loro, lo devo alla mia vita». 



“È IRREPERIBILE”

Dov’è finito David Borrelli? Il “mistero” politico sull’irreperibilità dell’eurodeputato che da ieri non fa più parte del Movimento 5 Stelle prosegue e fa da parallelo al caos Rimborsopoli che sta mettendo in forte difficoltà lo stesso M5s. «Questa mattina (ieri, ndr) l’eurodeputato David Borrelli ha ufficializzato il suo ingresso nel gruppo dei non iscritti. Borrelli ha comunicato alla delegazione italiana del MoVimento 5 Stelle che la sua è stata una scelta sofferta ma obbligata da motivi di salute. Prendiamo atto che Borrelli non fa più parte del MoVimento 5 Stelle»: così ieri in una nota di Laura Agea, capo delegazione M5s al Parlamento Europeo, di fatto apriva il piccolo terremoto Borrelli nel Movimento. David è uno dei tre fondatori della piattaforma Rousseau e fino a poco tempo fa era anche uno dei fedelissimi di Luigi Di Maio: oggi però, il giorno dopo l’addio improvviso, il giovane leader politico a domanda posta su dove sia finito Borrelli, risponde «non l’ho sentito e nemmeno mi ha risposto al telefono. Dovete chiedere a lui». Non solo, il vice-presidente del Parlamento europeo ed esponente del Movimento 5 Stelle Fabio Massimo Castaldo, all’agenzia DIRE ha spiegato «Al momento non siamo in grado di dire se il caso del collega Borrelli sia legato alla vicenda dei rimborsi, anche perché non abbiamo avuto modo di parlare con lui dal momento che si e’ reso irreperibile». Da ultimo, una breve dichiarazione all’Ansa dell’europarlamentare Remo Sernagiotto (Noi con l’Italia) apre ulteriori dubbi su cosa possa essere realmente successo sull’asse Borrelli-Rousseau: «Sono un po’ deluso, perché non condivido certe questioni nel movimento…”, così mi diceva durante un viaggio aereo qualche giorni fa Venezia-Bruxelles». Rischia di ripetersi ancora la storia per il Movimento, da Valentino Tavolazzi (il primo espulso tra i parlamentari M5s), passando per Federico Pizzarotti, sindaco di Parma in rotta di collisione con Grillo e arrivando fino ai casi di Rimborsopoli di questi giorni: le elezioni si avvicinano ma i vecchi fantasmi non accennano a lasciare la compagine pentastellata.



L’OMBRA DI RIMBORSOPOLI

Luigi Di Maio ha detto in modo chiaro ieri su Facebook che «Rimborsopoli sarà un boomerang per altri partiti»: intanto però, con le ore che passano, si addensano altre nubi sul Movimento 5 Stelle sul caso di David Borrelli. Uno de fedelissimi di Casaleggio fino a qualche tempo fa, di colpo se ne esce dal Movimento per “motivi di salute”, rimanendo però ancora in Parlamento Ue. Inevitabili le polemiche degli avversari politici: «nel Gruppo Misto ci sono forse più dottori?, ironizza Francesco Bonifazi del Pd sulla strana decisione dell’eurodeputato ormai ex M5s. Le ipotesi sul “caso Borrelli” si stanno profilando e nessuna è particolarmente augurante per Di Maio: da un lato uno strappo deciso contro la leadership di Casaleggio, dall’altro un possibile coinvolgimento di Borrelli nel caso dei rimborsi falsi. Resta ovviamente la verità di quanto detto dall’eurodeputato come motivazione ufficiale, i “motivi di salute”, della sua rinuncia all’essere iscritti al Movimento, ma più il tempo passa e più questa “versione” sembra sempre meno credibile agli occhi degli osservatori politici. Oggi lui ha minacciato querele contro chi mette in dubbio le sue motivazioni, ma al momento proprio la mancanza di altre spiegazioni dell’eurodeputato hanno aumentato “le voci” dietro il possibile addio dell’ex M5s.

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