«Una delle campagne elettorali più brutte mai viste»: il senso comune di commentatori, analisti e degli stessi semplici elettori sta pervadendo sempre di più questi giorni pre-Elezioni Politiche 2018. Il 4 marzo l’Italia si avvia a formare un nuovo Parlamento che però, se i sondaggi e le previsioni venissero rispettate, potrebbe per nulla portare un nuovo governo. I numeri ad oggi non danno la maggioranza a nessuno dei tre maxi blocchi in concorrenza tra loro: M5s primo partito nel Paese, Pd forse prima lista in Parlamento (sfruttando i voti della coalizione) e Centrodestra prima coalizione in Italia. Tutti potrebbero vincere ma in realtà ad oggi nessuno lo farebbe per davvero visto che i numeri per formare un Esecutivo al momento latitano. Tra “promesse” elettorali che somigliano sempre più a sparate achiappa-voti, il cittadino medio si trova di fronte alla domanda, “ma io, davanti a quelle due schede, che croce metterò?”. Questo ovviamente per chi ancora crede nel voto, mentre un 40% circa di italiani forse hanno già deciso di non recarsi alle urne, preparando un livello di astensionismo tra i più alti di sempre alle Politiche Nazionali. Alla fine converrà rimboccarsi tutti le maniche per provare a vedere non tanto il “meno peggio” ma per scorgere col lanternino quei rappresentanti nelle proprie liste (di fatto bloccate) che possano consigliare un percorso di lavoro in Parlamento non “populista” ma per il popolo, non “ideologico” ma con delle idee, non “politicante” ma per la politica. Non sarà semplice e forse quella “croce” nella segretezza dell’urna verrà seguita da un’altra croce, questa volta però più come un segno di preghiera per affidare a “qualcun altro” le sorti di un Paese bizzarro e dal futuro fragilissimo.Clicca qui per vedere i dati in tempo reale delle elezioni politiche 2018 e delle elezioni regionali 2018
COME SI VOTA ALLE ELEZIONI POLITICHE
Già, ma intanto come si vota a queste Elezioni? Al link qui sotto potrete trovare i facsimile della scheda elettorale che con la nuova legge del Rosatellum Bis vede un assetto inedito per il voto alla Camera e al Senato. Ogni elettore avrà due schede, una per la Camera (scheda rosa) e una per il Senato (scheda gialla), nel Lazio e in Lombardia ci sarà anche una terza scheda per le Regionali. Le schede saranno divise in rettangoli: nella parte superiore di ogni rettangolo è riportato cognome e nome del candidato uninominali, nella parte inferiore la liste o le liste che lo supportano. Ogni elettore darà il proprio voto «con l’unica scheda sia per la parte uninominale (candidato unico della coalizione, indicato con nome e cognome sopra i simboli che lo sostengono) che per la proporzionale, dove i partiti corrono per se e sulla quale si applicano le soglie di sbarramento», scrive il sito del Viminale. Attenzione a non annullare il voto: non è infatti valido il voto disgiunto (votare un candidato e una lista che non lo sostiene) e non ci sono le preferenze, quindi non è possibile di fatto porre una preferenza tra i candidati inseriti nel listino di partito che ogni elettore troverà nella propria scheda elettorale. CLICCA QUI PER IL FACSIMILE DELLA SCHEDA ELETTORALE DI CAMERA E SENATO