Nelle passate ore è stata sollevata la polemica in merito alla moglie di Matteo Renzi, Agnese, la quale è stata definita Francesco Torselli e Giovanni Donzelli, esponenti di Fratelli d’Italia una privilegiata, per via di un presunto pass che le avrebbe permesso di transitare ovunque, in auto a Firenze, comprese le Ztl e le aree pedonali. Lo staff del primo cittadino fiorentino ha parlato di “richiesta per motivi di sicurezza arrivata da Palazzo Medici Riccardi” ma la prefettura, interpellata da Il Fatto Quotidiano, si è detta estranea ad una istanza simile relativa alla vettura della moglie del segretario Pd. “È l’ennesimo privilegio, uno schiaffo ai cittadini”, hanno tuonato a gran voce Torselli e Donzelli, in riferimento a quel pass chiesto dalla segreteria del sindaco Nardella il 21 settembre scorso e rilasciato dalla Sas, la società che si occupa dei servizi alla strada di Firenze valevole fino al 2021. Stando a quanto riferito da Palazzo Vecchio, quella richiesta arrivata direttamente dalla prefettura per motivi di sicurezza sarebbe un documento riservatissimo. La questione però sembra essere tutt’altro che chiusa dal momento che sarebbe entrato di diritto in campagna elettorale, facendo intervenire, via social, lo stesso Matteo Renzi che in un post, questa mattina ha minacciato querele a coloro che hanno diffuso la notizia, bollando la foto dell’auto intestata alla moglie Agnese immortalata sul Lungarno come “fake news”.
MATTEO RENZI, IL PASS AUTO ALLA MOGLIE: LA SUA VERITÀ
“Guardate questa foto. E domandatevi fino a che punto può arrivare la malafede”, così ha esordito l’ex premier Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook postando l’immagine della foto dello “scandalo”. Il segretario del Pd ha prontamente attaccato i due esponenti del Centrodestra i quali, a sua detta, avrebbero pedinato per giorni interi la congiunta fino a scattare la foto mentre Agnese, tornando da scuola, entra nel Lungarno Diaz, proprio accanto agli Uffizi. “Chiunque conosca Firenze sa che – durante i lavori di questi mesi – quella strada è l’unico passaggio per poter tornare a casa, in via Guicciardini. Un passaggio obbligato. Chi è residente o comunque ha il parcheggio in centro deve attraversare quella come unica strada per arrivare in Oltrarno. Deve passare di lì. A meno di non scegliere l’elicottero, ma in Piazza Pitti si atterra male”, chiarisce Renzi con un pizzico di ironia, denunciando al tempo stesso l’estrema malafede e l’odio diffuso. L’ex premier ha attaccato poi quanti hanno sostenuto che la moglie girasse in auto per Firenze “gratis”. “Per stare a Firenze noi abbiamo affittato (come molti che stanno in centro) un posto auto in un garage. Pagando come tutti”, chiarisce. Quindi, come riporta ancora Il Fatto Quotidiano, Renzi passa alle minacce seppur velate: “I giornali e i siti che hanno scritto il contrario potranno devolvere il risarcimento danni all’Ospedale Pediatrico di Firenze, il Meyer”. Il quotidiano però, ribadisce: “che l’auto intestata ad Agnese Renzi possa circolare e parcheggiare ovunque è scritto nero su bianco su un documento ufficiale della società Sas, che ha concesso il super permesso auto “su richiesta della segreteria del sindaco”. Punto”. Quindi, prosegue Il Fatto, indipendentemente dal posto auto in centro a Firenze in locazione, “il contrassegno c’era, c’è e rimarrà valido fino al 2021. Per gentile concessione di chi si è seduto dopo di lui sulla poltrona più importante di Palazzo Vecchio”, sebbene sia stata avanzata la prefettura che, inevitabilmente, ha dovuto smentire.