Ad inizio febbraio Veronica Lario ha deciso di fare ricorso contro la sentenza della Corte di Appello di Milano che aveva di fatto annullato la decisione della causa di divorzio intentata al Tribunale di Monza tanti anni fa: le motivazioni che l’ex first lady aveva addotto alla scelta del ricorso sono stati presentati anche pubblicamente dagli avvocati della signora Lario, con queste considerazioni. «Veronica Lario, su richiesta di Silvio Berlusconi, ha rinunciato in giovane età alla carriera di attrice per dedicarsi interamente alla casa, alla famiglia e all’allevamento dei tre figli Barbara, Eleonora e Luigi. Una situazione in cui il mio ex marito avrebbe tratto due vantaggi:’potersi dedicare più liberamente e intensamente alle molteplici attività imprenditoriali e costruirsi un’immagine di capo di una famiglia felice, largamente sfruttata nella propria vita politica». Parole dure che forse stanno all’origine del nuovo scontro avvenuto in mezza diretta tv tra Berlusconi e l’ex moglie. La sentenza d’appello aveva dato ragione all’ex Cavaliere ma la Lario intende reagire e provare a ribaltare l’esito della sentenza. «È surreale e iniqua l’ipotesi, come invece stabilito dal tribunale di Milano, che la signora sia obbligata a restituire tre annualità del maxi assegno (circa 45 milioni) a Berlusconi compresi gli importi da lei doverosamente versati al fisco e praticamente irrecuperabili», si leggeva su Repubblica nelle carte presentate dagli avvocati.
LE CARTE DANNO RAGIONE A VERONICA?
«Il mio ex marito mente»; «La mia ex moglie mente, o gli avvocati non li hanno notificato tutto». Comunque la si guarda, tra Berlusconi e Veronica Lario il “sereno” sembra proprio non arrivare mai. Ci si è messa la giornalista “alludente” Lilli Gruber che a schermi quasi spenti sui titoli di coda ha tirato in ballo la vicenda, stucchevole una volta di più, del caso-divorzio in casa Berlusconi. L’ex moglie, famosa anche per le lettere a Repubblica in pieno scandalo “bunga-bunga”, ha fatto ricorso in Cassazione contro la recente decisione della Corte di Appello di Milano di revocare l’assegno da 1,4 milioni di euro al mese disposto in un primo momento dal divorzio ufficiale presso il Tribunale di Monza. Ora però uno dei due “contendenti” mente, anche se tutti e due si danno addosso: quello che però pare verificato, secondo La Stampa, è che la proposta scritta di “rinuncia agli assegni da restituire” non sarebbe mai arrivata ai legali della signora Lario. E intanto i “gossip” proseguono..
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NUOVO SCONTRO SUL DIVORZIO
Silvio Berlusconi e Veronica Lario: sembra di essere di nuovo tornati indietro di anni, quando veniva “usata” la moglie dell’allora Cavaliere per mettere in difficoltà il premier di Forza Italia in pieno “RubyGate”, oppure ancora prima con le famose “ragazze sedute sulle ginocchia” di Berlusconi nella villa in Sardegna. Del resto, con la campagna elettorale che in zona Arcore sembra sempre più simile alla precedenti in un “eterno ritorno” del tempo, non ci si stupisce di nulla: tutto nasce ieri sera a Otto e mezzo quando Berlusconi, ospite della Gruber, subisce una domanda insidiosa proprio in chiusura di trasmissione. La rossa giornalista chiede infatti se, per caso, Silvio fosse disposto al bel gesto – “beau geste” ha esclamato Lilli Gruber per fare un po’ di teatro – di rinunciare ai 46 milioni di euro che la Lario dovrebbe restituire dopo recente sentenza di annullamento degli assegni di divorzio che Berlusconi ha versato negli ultimi anni dopo il risarcimento record stabilito in una prima sentenza. «Ho fatto il beau geste di non chiederglieli indietro, le ho proposto di tenersi gli assegni»; tutti felici e finita la storia? Manco per sogno, visto che Veronica Lario all’Ansa ieri sera ha fatto sapere «non ho ricevuto alcuna offerta in tal senso». Bene, direte voi che vi sarete anche già un bel po’ stufati (e non siete i soli, ndr), fine delle trasmissioni, a nessuno interesserà di andare ancora oltre a parlare di un divorzio che poco, anzi nulla ha a che fare con le prossime Elezioni.
BERLUSCONI, “VOGLIO CHIUDERE LA LITE CON VERONICA”
Ecco, sbagliate di nuovo: questa mattina a Radio Capital con Massimo Giannini, nella nuova intervista di Silvio Berlusconi viene di nuovo richiesto di dar spiegazioni alle parole di donna Veronica (la madre di Barbara, Eleonora e Luigi, ndr). E Berlu allora attacca: «mente o i suoi avvocati non le hanno riferito la nostra proposta. Noi saremmo lieti di chiudere la vicenda senza avere neppure un euro dalla signora Lario, non facendo valere l’obbligo di riavere 46 milioni. Vedremo cosa risponde», ribadendo poi quanto riferito ieri sera su La7, ovvero «io avevo anche detto ‘chiudiamola qui’, ma la signora, su consiglio di un suo terribile avvocato, non ha accettato e ha fatto ricorso in Cassazione». Ma come potete ormai immaginare, la saga non è certo finita qui, con la seconda smentita di Veronica Lario nel giro di poche ore (sembra proprio che il periodo del litigio non sia finito!): «Non è vero che il mio ex marito, Silvio Berlusconi, mi ha detto di essere disponibile a rinunciare alla restituzione degli assegni che mi ha versato nel corso del divorzio. Non ho mai ricevuto questa offerta», spiega Veronica, che poi precisa «Ho dovuto presentare ricorso in Cassazione perché il dottor Berlusconi, il giorno dopo il deposito della sentenza di appello (quella con cui è stato revocato dal marzo 2014 l’appannaggio mensile all’ex moglie, ndr), mi ha notificato il provvedimento dei giudici facendo partire i termini” per impugnarlo davanti alla Suprema Corte». La campagna elettorale continua, la saga dei Berlusconi pure mentre la pazienza degli italiani, inizia, a venir meno, specie contro chi ritiene che queste “vicende” interessino davvero agli elettori impegnati con lavoro, tasse, fisco, scuola ed emergenza sicurezza.