Torna a #CartaBianca il leader di Liberi e Uguali Massimo D’Alema, in quello che ormai è il suo “giardino di casa” visto che tra 2017 e 2018 quella di questa sera sarà la quinta ospitata nel programma preserale di Bianca Berlinguer (ore 18.25 su RaiTre). A una settimana dalle Elezioni Politiche, la campagna elettorale prosegue nello scontro sempre più acceso tra gli opposti estremismi – neofascismo e antagonisti di sinistra, con gli scontri a Torino solo per andare di poco indietro nel tempo – e gli intrighi di palazzo per trovare il bandolo della matassa, o della maggioranza, visto l’ipotesi stallo per la mattina del 5 marzo 2018. LeU viene accusato dal Pd non solo di aver tradito il progetto di casa comune della Sinistra (e gli stessi ribaltano l’accusa a Renzi) ma anche di rappresentare un “pericolo” per i collegi uninominali: il segretario Pd ha più volte ricordato in questa campagna elettorale che un voto per D’Alema è un voto in realtà per Salvini, visto che nei collegi “unici” un voto a LeU vale come un voto in meno alla coalizione di Centrosinistra, avvantaggiando l’elezione del candidato di Salvini-Berlusconi-Meloni. Ovviamente D’Alema anche questa sera spiegherà che tale teoria non corrisponde alla verità per LeU, come ha ribadito ieri sera in un comizio a Lecce: «Nessuno è in grado di vincere le elezioni e governare, tanto è vero che, al di là del fragore, dietro le quinte si intrecciano le possibili alleanze e il trasformismo. Berlusconi già prenota la compravendita dei parlamentari, di quei venti che il M5s ha espulso dal suo seno e sono sul mercato del trasformismo politico ancor prima del voto».
Questa sera a #cartabianca alle 18:25 su @RaiTre #MassimoDAlema sarà ospite di #BiancaBerlinguer.
Ospite della puntata anche #ManuelAgnelli, leader degli @weareafterhours e conduttore di #Ossigeno. pic.twitter.com/GKt4xX665w— #cartabianca (@Cartabiancarai3) 23 febbraio 2018
DAL “COMPAGNO” PRODI AL “BERLUSCHINO” RENZI
Dopo gli scontri negli scorsi giorni sul fronte “fascismo”, il leader di LeU – che più di tutti ha puntato forte in questa campagna elettorale per segnalare il pericolo delle nuove destre e cercare di recuperare così più voti possibili dal Pd – ha aggiunto che «Questo ci fa capire cosa sta diventando la politica nel nostro Paese e quanto sia necessaria una forza come Liberi e Uguali che dal punto di vista della moralità si distingua da tutto questo». Una campagna elettorale che ha visto l’ex Ds e Pd provare a scontrarsi in prima persona – lui che di solita agisce in secondo piano e nell’ombra – contro i suoi ex compagni di partito, anche con toni piuttosto duri: è di pochi giorni fa l’attacco diretto a Romano Prodi, suo storico e solidale compagno di partito, quando l’ex premier ha ricordato che un voto tolto al Pd oggi è un voto in meno per Gentiloni e per il progetto di un serio centrosinistra. «È lunare pensare che oggi possa vincere il Pd. Tra la gente trovo malessere, disagio e rabbia contro chi ha governato, attuando una politica sbagliata e inconsapevole del grado di difficoltà che c’era nel Paese», spiega D’Alema in un comizio in Salento. Secondo il leader di Liberi e Uguali la scelta di Prodi di sostenere Gentiloni in realtà favorisce Renzi, e per questo lo definisce un compagno “in errore”: «Diciamo la verità con questa legge elettorale, che Prodi reputa scandalosa e Gentiloni ha fatto passare con 8 voti di fiducia, non si vota Gentiloni ma Renzi. Se la lista “Insieme'”non supera il 3% il voto va a Renzi, quindi Prodi voterà per Renzi e Casini senza dirlo nemmeno a se stesso” ed esprimendo un voto non utile né per sé, né per il Paese». L’attacco a Renzi poi passa inevitabilmente nella “minaccia” che LeU vuole segnalare nel possibile patto post-Elezioni tra Forza Italia e Pd: il “berluschino segretario”, come ha più volte detto in passato D’Alema, potrebbe essere un pericolo per il Centrosinistra. E per questo, secondo Massimino, il voto a LeU è necessario per il futuro del Paese. Resta da capire ora se gli elettori lo seguiranno..