Vittorio Sgarbi ha attaccato in tanti modi Luigi Di Maio in questa campagna elettorale, ma quello più irriverente lo ha usato ieri. Candidato con la lista Rinascimento nello stesso collegio del candidato premier del Movimento 5 Stelle, Sgarbi ha paragonato il rivale ad un lassativo. “Per cagare non usate Guttalax, usate Di Maio! Il lassativo che non vi abbandona, il lassativo che vi aiuta. Prendete Di Maio: fa veramente cagare!”, dice il famoso critico d’arte nel video trasmesso su Facebook direttamente dalla tazza del water. Sgarbi è infatti ripreso con tanto di braghe calate con in mano lo smartphone su cui a tutto schermo ha una foto di Luigi Di Maio. Non è la prima volta che Vittorio Sgarbi si esprime contro di lui. Dopo averlo definito “uno scarafaggio” e “una scoreggia di Grillo”, stavolta il politico si è lasciato andare ad un nuovo eccesso attribuendo al pentastellato prodigiose proprietà lassative. Ospite nella redazione di Libero, Sgarbi ha rincarato la dose: “Ambra Di Maio non ha un’idea. È un lassativo perfetto, perché fa cagare, altro che Guttalax”.



VITTORIO SGARBI: VIDEO CHOC CONTRO LUIGI DI MAIO

In una ipotetica scala di valori che tiene conto degli insulti di Vittorio Sgarbi, forse è meglio essere delle capre che come dei lassativi… Il candidato di Rinascimento in un video di poco meno di un minuto ha consigliato agli internauti che hanno problemi ad andare di corpo di guardare l’immagine di Luigi Di Maio, perché funzionerebbe meglio del Guttalax. Questo in sostanza il messaggio lanciato dal critico d’arte che ha ovviamente fatto discutere. Sono tanti comunque gli attacchi che il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha ricevuto da Sgarbi, con il quale auspica un confronto “culo a culo, così scappa”. Di Maio è stato definito anche “l’Ambra Angiolini teleguidata da Grillo”. Ci è andato pesante anche qualche giorno fa: “Puoi votare uno scarafaggio come quel Di Maio? Di Maio è bello da vedere nell’imitazione che ne fa De Luca, uno che non ha studiato nulla, che si veste da manichino, che fa la fighetta. Puoi votare uno così? Poi è chiaro che gli elettori votano ciò che gli assomiglia”.



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