Sui migranti, sulla sicurezza, sul lavoro e i rapporti in Europa: è un Gentiloni a tutto campo quello che per la prima volta negli studi di Domenica Live conduce il pubblico e gli elettori Pd verso la “normalizzazione” rispetto agli exploit e provocazioni del segretario Matteo Renzi. Secondo il premier, il prossimo Governo dovrà essere bravo a continuare le riforme iniziate e il lavoro svolto in questi ultimi 5 anni: chiaro, Gentiloni si augura sia una forza di centrosinistra, ma è conscio che i numeri sono difficili per il suo Pd. Non parla di “patto del Nazareno” ma spiega, «chiunque andrà al governo dovrà garantire uno status di credibilità e serietà. L’appello agli elettori è quello di non scegliere populismi ma forze serie in grado di governare per il bene dell’Italia». La D’Urso poi chiede se vi siano particolari differenze di vedute con Renzi sulla gestione del Pd in questa campagna elettorale e non solo: la risposta è prevedibile ma sincera, «ecco diciamo che non siamo proprio due gocce d’acqua. Le differenze si vedono ad occhio nudo anche di carattere, ma questo non togli il lavoro e lo sforzo comune di andare al governo di nuovo e continuare le riforme iniziate». E sulle Larghe Intese? «Non si possono fare accordi con forze estremiste, è troppo importante il lavoro che dobbiamo fare». In mezzo c’era stata la domanda sull’immigrazione con il Premier che ha sancito come un ottimo viatico il lavoro fatto da Minniti: «non si può eliminare il fenomeno, ma si può con il lavoro serio e paziente regolamentare le immigrazioni. Intanto abbiamo evitato altre morti e questo lo considero già un risultato straordinario». (agg. di Niccolò Magnani)



“NON RESTATE A CASA, BISOGNA BATTERE IL POPULISMO”

Paolo Gentiloni a Domenica Live: l’attuale premier sarà ospite di Barbara d’Urso per partecipare al dibattito sulle Elezioni 2018. Per il presidente del Consiglio il voto per le politiche «è una scelta di campo». Gentiloni oggi si è detto preoccupato «per le posizioni populiste, nel centrodestra e nel M5s, che mettono in discussione i capisaldi europei costruiti in 60 anni». Il premier ha poi parlato dell’importanza del voto utile «contro il populismo o si torna al passato» e ha spiegato che «solo un centrosinistra guidato dal Pd può attuare le riforme in grado di affrontare il disagio sociale». Nell’incontro elettorale del Partito democratico con Walter Veltroni ha precisato che questo «non è il tempo delle ripicche», anche se «governare è molto difficile». Nemmeno l’ondata di gelo che si sta abbattendo sull’Italia deve frenare i cittadini: «Non è un buon motivo per rifugiarsi sotto le coperte. Tutti vogliamo migliorare il mondo e non si fa rivedendo il libro dei propri ricordi».



ELEZIONI 2018, PAOLO GENTILONI A DOMENICA LIVE

Alle prese con la campagna elettorale per le politiche, Paolo Gentiloni ha presentato la consultazione come un bivio e ha attaccato il centrodestra. «In nessun paese europeo, tranne in Austria, c’è stata una saldatura tra la destra moderata e quella estremista. Berlusconi usa ripetere che sarà lui il garante, ma i rapporti di forza con la Lega non sono paragonabili a quelli del passato», ha dichiarato il presidente del Consiglio nell’intervista concessa a Repubblica. Il centrosinistra però non arriva alle elezioni nelle condizioni migliori dopo la scissione interna al Partito democratico e la nascita di Liberi e Uguali: «Non è la prima volta che assisto a una scissione a sinistra. Questo però è un passaggio particolarmente doloroso, ci sono molte persone amiche che stimo, è più rischioso che mai. Non mi pare il momento di voti segnaletici». Infine, ha smentito le voci su dissidi con Matteo Renzi, segretario del Pd: «I miei rapporti con Renzi sono più che buoni, il partito ha un leader e io non mi metto a parlare di Pd a una settimana dal voto».

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