Terremoto in Puglia e politica di centrosinistra scossa a meno di un mese dalle Elezioni Politiche: l’assessore all’Ambiente, Filippo Caracciolo, si è dimesso dopo l’annuncio di indagini a suo carico per un appalto sospetto nella costruzione della Scuola Giovanni XXIII (una scuoia media di Corato). «Tale decisione – informa una nota di Caracciolo – è motivata esclusivamente dall’intento di tutelare l’amministrazione regionale e di consentire una serena prosecuzione delle indagini»: l’assessore della giunta Emiliano è anche candidato per il Partito Democratico alla Camera nel collegio uninominale e anche per questo motivo la notizia dell’indagine a suo carico fa sobbalzare i palazzi della politica nazionale e non solo regionale. Caracciolo è indagato dalla Guardia di Finanza – che ha provveduto a perquisizioni nell’ufficio e nella casa dell’ormai ex assessore – avviene all’interno dell’inchiesa “Arca Puglia” che lo scorso 5 dicembre ha visto l’arresto dell’imprenditore Massimo Manchisi, «titolare dell’impresa che sarebbe stata favorita dall’intervento di Caracciolo», spiega Repubblica Bari. L’accusa formulata vede Caracciolo nel ruolo di corruttore sul presidente della commissione aggiudicatarie della gara per favorire l’impresa di Manchisi nella costruzione della scuola, in cambio della promessa di appoggio per le prossime elezioni.
EMILIANO, “SAPRÀ CHIARIRE OGNI DUBBIO”
Ogni accusa ovviamente dovrà essere valutata dai magistrati e la difesa porterà opportune documentazioni per scagionare l’imputato al momento ancora senza commenti ufficiali, al di fuori della nota prodotta questa mattina. Nel frattempo, il Governatore Emiliano ha passato le deleghe dell’Ambiente all’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese, e nello stesso tempo ha rilanciato una difesa strenua del proprio assessore indagato: «una persona di fiducia sul fatto. Caracciolo chiarirà completamente ogni dubbio sollevato dall’Autorità Giudiziaria sulla sua condotta», spiega il leader della minoranza Pd. Tacciono ancora il Partito Democratico nazionale e il segretario Renzi, e allora è ancora Emiliano ad aggiungere: «La cultura istituzionale e politica della quale Filippo Caracciolo è portatore lo ha indotto a tutelare le istituzioni che rappresenta prima di ogni altra cosa. E non posso che apprezzare questo gesto che contribuisce a consentire una, mi auguro, rapida conclusione delle indagini senza turbare la regolare attività della giunta regionale».